Block Notes n. 8, marzo 2009

Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di E. Lattuada, G. Roversi e M. Vespa

In questo numero:

Dalle Agenzie di stampa
Mammografie e colonscopie, taglio a liste d’attesa
Scheda del Dipartimento Welfare CGIL sul riparto tra le Regioni dei 3 miliardi di finanziamento per programma di investimenti in sanità
Più salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Fondo UNRRA: 3 milioni di euro per assistenza e riabilitazione di anziani e disabili
Sanità: in Gazzetta riparto programma pluriennale di investimenti in sanità
Sanità: accordo Stato-Regioni su medici specializzandi
Sanità: in Stato-Regioni accordo per PSN 2009
Anteprima del n. 5/2009 di “Prospettive sociali e sanitarie”
La spesa per le pensioni in Italia
Promozione dell’attività fisica nei bambini e negli adolescenti: le linee guida Nice 2009

Links

Dalle agenzie di stampa regionali.
Da “Lombardia notizie”, Notiziario della giunta regionale del 31marzo 2009
Mammografie e colonscopie, taglio a liste d’attesa. Tolto il limite di spesa alle prestazioni per prevenzione tumori.
Alcuni esami diagnostici necessari alla prevenzione e alla diagnosi precoce di patologie oncologiche frequenti come il tumore al seno e al colon retto (mammografia mono e bilaterale, ecografia mammaria mono e bilaterale, colonscopia) o riferiti a campagne di screening (pap test, ricerca di sangue occulto nelle feci) diventano prestazioni cosiddette “extra budget”, senza limiti di spesa. Verranno cioè remunerate in base all’effettiva erogazione, indipendentemente dal loro numero. Inoltre, proprio perché non ci sono limitazioni alle risorse, per tutte le prestazioni “extra budget”, i tempi di attesa delle attività svolte in regime pubblico non dovranno essere superiori a quelli previsti con la libera professione o a pagamento; in altri termini, per queste prestazioni non ci saranno più due iste d’attesa di diversa lunghezza. Il finanziamento complessivo per tutte queste attività sarà di 1,32 miliardi di euro per il 2009. Sono questi alcuni dei principali punti del provvedimento approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, sulla “gestione del servizio sociosanitario”. “La delibera - ha spiegato in conferenza stampa il presidente Roberto Formigoni, affiancato dallo stesso assessore Bresciani - prosegue e aggiorna il percorso di continuo miglioramento della qualità del sistema sanitario, che ha già visto nei mesi scorsi l’approvazione delle nuove regole per l’accreditamento delle strutture e il controllo sulle prestazioni”. “Con questa decisione sulle prestazione extra budget – ha proseguito Formigoni - viene dato un rinnovato segnale di attenzione alla prevenzione dal momento che è previsto il pagamento a consuntivo di tutte le prestazioni erogate e la probabile drastica riduzione se non l’azzeramento dei tempi di attesa”. “E’ un provvedimento importante - ha aggiunto Bresciani - assunto privilegiando l’interesse dei cittadini e dal quale ci attendiamo un netto miglioramento dei tempi d’attesa”. Una rinnovata attenzione alla prevenzione dunque, ma anche la razionalizzazione delle prestazioni di pronto soccorso, l’attivazione di sperimentazioni sulle malattie rare e la riabilitazione di pazienti in stato vegetativo, misure che vanno a completare il quadro del provvedimento approvato dalla Giunta. Pronto soccorso - A partire dal 1° maggio 2009, il rimborso per le prestazioni di pronto soccorso non sarà più maggiorato del 50% rispetto alle stesse prestazioni non erogate nell’attività di pronto soccorso ma del 25%. “Questo ha lo scopo – ha sottolineato Breciani - di incentivare un utilizzo più appropriato del pronto soccorso e di stimolare le aziende ospedaliere a rivedere e perfezionare i loro modelli organizzativi”. Per quanto riguarda invece i Dea (Dipartimento Emergenza Accettazione) ed EAS (Emergenze Alta Specialità), anche in ragione dell’incremento delle tariffe già stabilito con una precedente delibera, si stabilisce che l’incremento delle tariffe del 5% sia riferito ai ricoveri con diagnosi di emergenza di particolare complessità (infarto, emorragia cerebrale, politraumi e i parti). Per le prestazioni non rientranti in queste categorie e che hanno un valore superiore alla media, l’incremento delle tariffe sarà pari al 3%. Sperimentazioni - Nell’ASL di Brescia sarà sperimentata la possibilità di assegnare alle famiglie con pazienti affetti di malattie rare una dote economica vera e propria, che rappresenti una risorsa dal punto di vista dell’integrazione e dell’organizzazione dei servizi necessari. Nell’ASL di Bergamo sarà invece attivata una sperimentazione con nuove tecnologie dedicate all’attività di riabilitazione dei pazienti in stato vegetativo persistente (riabilitazione motoria passiva). Fondo socio sanitario - Allo scopo di dare un segnale importante di certezza nella programmazione dei flussi finanziari per le aziende fornitrici, in questa fase di crisi economica, viene ribadita la richiesta di garantire l’impegno al pagamento di tutti i fornitori, secondo i tempi previsti dalla media regionale, che nel 2009 viene portata a 90 giorni. Questo significa che il Fondo Socio Sanitario da un lato garantirà la certezza dei tempi ai fornitori e, dall’altro, permetterà di recuperare al sistema risorse economiche non più dovute per gli interessi passivi.

Dalle Agenzie di stampa nazionali.
Dalla Cgil nazionale, Dipartimento welfare: www.cgil.it
19.03.09 - Scheda Del Dipartimento Welfare CGIL sul riparto tra le Regioni dei 3 miliardi di finanziamento per programma di investimenti in sanità
La Scheda tratta una breve storia degli investimenti in sanità, le decisioni contenute nel Patto per la Salute e nelle Leggi Finanziarie 2007/2008 e il Decreto di Riparto tra le Regioni dei 3 miliardi aggiuntivi previsti dalla Finanziaria 2008 (Decreto CIPE 18.12.2008 in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo 2009).

Dalla Newsletter di “Governo italiano.it”, News letter n. 13 del 31 marzo 2009
Più salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Un decreto che non ha carattere innovativo ma che perfeziona il quadro normativo in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, teso a “spostare l’approccio dalle regole agli obiettivi, dal profilo formale, che spesso diventa formalistico, agli obiettivi”. Con queste parole il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha introdotto l’illustrazione del decreto nel corso della conferenza stampa a margine del Consiglio dei Ministri lo scorso 27 marzo. Tale decreto è rigorosamente coerente con i principi e i criteri direttivi della delega concessa in tale materia dal Parlamento al Governo nella passata legislatura, ma punta a correggere gli errori materiali e tecnici presenti nell’attuale disciplina (decreto legislativo n. 81 del 2008) approvata - come sottolinea il comunicato stampa del Ministero - a Camere ormai sciolte e in tutta fretta. Dunque un intervento che mira a superare le difficoltà operative e le criticità evidenziate dall’applicazione delle nuove regole: “Il testo - ha osservato il ministro Sacconi nel corso della conferenza a Palazzo Chigi - fu prodotto in un contesto di contrapposizione fra le organizzazioni dei lavoratori da un lato e quelle dei datori di lavoro dall’altra. Non solo Confindustria, ma tutte e quattordici le organizzazioni dei datori di lavoro. Ora confido in un larghissimo consenso delle parti sociali”. In altre parole, l’interesse è che le norme vengano rispettate, che la struttura organizzativa permetta un’effettiva applicazione delle regole, che l’attività di vigilanza sia mirata e intelligente, che l’intero apparato sia sostenuto da una robusta collaborazione tra le parti e che le sanzioni effettive ed efficaci, “perchè la semplificazione e la certezza interpretativa concorrono alla sicurezza”, ha spiegato il Ministro. Le correzioni introdotte dal decreto tendono a superare le difficoltà operative, per esempio sul potere di sospensione dell’impresa. In particolare, in questo caso, si passa dal concetto di “reiterazione della violazione” a quello di “violazioni plurime”. Se cioè nel Testo Unico - ha sottolineato Sacconi - la sospensione era prevista in caso di violazioni dello stesso tipo reiterate nel tempo, ora è prevista anche nel caso in cui alla prima verifica si riscontrino violazioni varie. L’auspicio è che si vada verso il superamento della cultura sanzionatoria a favore di una maggiore attenzione all’aspetto preventivo, a tutte quelle azioni che hanno senso ex ante, a cominciare da una maggiore formazione e una migliore effettiva informazione. “Il governo vuole puntare per il futuro sulle misure che hanno come obiettivo la competitività” - ha detto il Ministro, ricordando che l’Esecutivo ha “voluto rendere agevole la regolarizzazione dei rapporti di lavoro con i voucher con cui dare forma regolare al lavoro stagionale”. Un intervento che Sacconi trova utile estendere: “Abbiamo presentato in questi giorni al Parlamento norme che hanno lo scopo di rendere ancor più agevole, soprattutto nelle attività di raccolta, questa opera di regolarizzazione”. L’assetto della riforma sarà definitivo una volta completata le fase del confronto fra Governo, parti sociali e Regioni, per la costruzione di un complesso di regole condiviso e in linea con le migliori regolamentazioni europee e internazionali.

Fondo UNRRA: 3 milioni di euro per assistenza e riabilitazione di anziani e disabili.
Con la Direttiva del Ministro dell’Interno del 19 febbraio 2009 sono stati determinati gli obiettivi generali per la gestione del Fondo UNRRA (Amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione) per il 2009. L’impiego della Fondo UNRRA per finanziare progetti a favore di minori, giovani, emarginati, tossicodipendenti ovvero progetti riguardanti attività di integrazione, finalizzate alla prevenzione di situazioni e comportamenti a rischio di devianza, abbandono o degrado sociale, fu stabilito con l’accordo stipulato il 12 novembre del 1947 tra il Governo italiano e l’UNRRA (Amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione), reso esecutivo con decreto legislativo del 10 aprile 1948, n. 1019. Con l’istituzione dei Dipartimenti presso il Ministero dell’interno la gestione del Fondo UNRRA è inserita tra le competenze del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, che ha fornito con la Circolare n. 3 del 18 marzo 2009 le indicazioni necessarie sui requisiti che devono possedere i progetti, nonché sulle modalità di accesso agli stessi. La Direttiva individua priorità e criteri per l’assegnazione dei contributi - la cui entità è di 3.000.000 di euro - per l’esecuzione di progetti aventi di mira l’assistenza e la riabilitazione di anziani e disabili. I contributi sono destinati ad interventi socio-assistenziali in favore di: persone anziane affette da gravi patologie (nella misura di 1.000.000 di euro), persone disabili che siano in stato di bisogno (nella misura di 2.000.000 di euro). Possono avanzare richiesta di contributo enti pubblici nonché organismi privati aventi personalità giuridica ovvero regolarmente costituiti ai sensi degli articoli 14 e seguenti del codice civile o con requisiti espressamente previsti dalle specifiche normative del settore, che svolgono da almeno 5 anni attività rientranti nella specifica area di intervento. I progetti devono indicare la tipologia di intervento cui fanno riferimento, il numero dei soggetti destinatari e, in caso di acquisto di mezzi di trasporto, apparecchiature ed altri materiali destinati ai servizi, le loro caratteristiche tecniche. Possono essere finanziate: a) le spese per potenziare i centri socio-assistenziali riabilitativi, comprese quelle di costruzione, di ampliamento e di ristrutturazione e quelle per attrezzature ed arredamenti; b) le spese di funzionamento di centri e servizi socio-assistenziali, comprese quelle per apparecchiature, strumentazioni, mezzi materiali, mezzi di trasporto, automezzi destinati ai servizi, nonché per il rimborso ad operatori e volontari e per la informatizzazione dei servizi, con esclusione di veri e propri oneri di ordinaria gestione. Alla Circolare è allegato il modello da utilizzare per la domanda, che deve essere inviata, attraverso raccomandata con avviso di ricevimento, entro il 31 maggio 2009 alla Prefettura territorialmente competente.

Dalla Conferenza delle Regioni: http://www.regioni.it/newsletter
Newsletter Regioni.it n. 1331 del 19 marzo 2009
Sanità: in Gazzetta riparto programma pluriennale di investimenti in sanità.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 18.3.2009 è stato pubblicato il decreto del Cipe del 18 dicembre 2008: “Riparto delle risorse finanziarie, pari a 3 miliardi di euro, stanziate dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244, per la prosecuzione del programma pluriennale nazionale straordinario di investimenti in sanità, articolo 20, legge 11 marzo 1988, n. 67 e successive modificazioni. (Deliberazione n. 97/2008)”. Le risorse, stanziate dalla Finanziaria 2008, pari a 3.000.000.000 di euro in aggiunta alle risorse già disponibili per il programma pluriennale di interventi nel settore degli investimenti in sanità avviato dall’art. 20 della legge n. 67 del 1988 e successive modificazioni, sono ripartite per 2,950 mld. di euro tra le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano (tabella allegata) per la prosecuzione dei programmi regionali di riqualificazione strutturale e tecnologica delle strutture del Servizio sanitario nazionale. Per quanto compatibile con la programmazione regionale e nazionale, le regioni potranno tener conto delle seguenti priorità: ristrutturazione edilizia e ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico finalizzato al potenziamento delle unità di risveglio dal coma; realizzazione di strutture residenziali e acquisizione di tecnologie per gli interventi territoriali dedicati alle cure palliative, ivi comprese quelle relative alle patologie degenerative neurologiche croniche invalidanti. I restanti 50 mil. sono stati accantonati come riserva per finanziare: il potenziamento e la creazione di unità di terapia intensiva neonatale, l’acquisto di nuove metodiche analitiche per effettuare screening neonatali per patologie metaboliche ereditarie (10 mil.), Istituti zooprofilattici sperimentali (20 mil.) attrezzature e tecnologie per la medicina penitenziaria (10 mil.) e interventi urgenti individuati dal Ministero (10 mil.).
Scarica il decreto e l’allegato riparto tra le regioni:
http://www.regioni.it/mhonarc/details_news.aspx?id=158534

Newsletter Regioni.it n. 1335 del 25 marzo 2009
Sanità: accordo Stato-Regioni su medici specializzandi.
L’urgenza di arrivare rapidamente alla determinazione del fabbisogno di medici specialisti da formare nel prossimo triennio accademico (2008-9; 2009-10, 2010-11) ha portato a dare il via libera oggi all’accordo Stato-Regioni. “Siamo riusciti a migliorare il testo – ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - partendo da una proposta ministeriale inadeguata, ottenendo risultati già per l’anno accademico in corso, in particolare per quel che riguarda l’avvio delle scuole di medicina di emergenza e urgenza. Restiamo critici su determinate priorità formulate dal Ministero dell’istruzione e università in particolare rispetto a determinate discrasie: ci troviamo di fronte infatti a scuole con copertura dei fabbisogni al 90% e altre che superano appena il 10%. Consideriamo invece molto positivo – ha concluso Errani - il fatto che sin dal prossimo anno ci sarà un percorso decisionale condiviso fra Ministeri della Salute e dell’Università e Regioni per rispondere in modo migliore ai bisogni formativi espressi dalle regioni sulla base di criteri omogenei e trasparenti”. Si avvia quindi il percorso per la formazione universitaria degli specialisti in medicina di emergenza urgenza. L’accordo consentirà infatti l’inserimento di almeno 50 contratti per questa specializzazione, da avviare nei 25 atenei che ne hanno fatto richiesta e che hanno già pronto il piano di studio. Tra sei anni usciranno dalle aule i primi specialisti in questa fondamentale branca clinica, che diventa così una disciplina organicamente incardinata nel sistema formativo della sanità. E’ stato anche concordato l’impegno per completare l’anno prossimo il fabbisogno di professionisti richiesto dalle Regioni. Un ‘‘tavolo politico”. Governo-Regioni avrà il compito di monitorare il percorso. “Si tratta di una novità decisiva per i nostri servizi - commenta l’assessore toscano per il diritto alla salute, Enrico Rossi, che e’ anche coordinatore della commissione salute della Conferenza delle regioni - alla quale abbiamo a lungo lavorato. L’esigenza formativa in questo settore era tanto pressante da spingerci, fin dal 2004, ad avviare in Toscana un progetto di qualificazione in medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e la Harvard Medical Faculty Physicians. Abbiamo precorso i tempi e investito risorse, ma questo ci ha concesso di formare al più alto livello centinaia di giovani medici e di assicurare con essi ai pazienti dei pronto soccorso e del 118 della Toscana un servizio al passo con gli indirizzi professionali più avanzati”. Soddisfazione è stata espressa anche dal sottosegretario alla salute, Ferruccio Fazio: “a breve potranno partire i concorsi secondo i nuovi ordini delle scuole di specializzazione”.

Sanità: in Stato-Regioni accordo per PSN 2009.
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il 25 marzo la proposta per la realizzazione degli Obiettivi prioritari di Piano Sanitario Nazionale per l’anno 2009. In particolare l’Accordo individua linee guida per lo sviluppo di progetti da parte delle Regioni per la cui realizzazione è vincolata la somma di € 1.410.070.000 e indica diverse priorità. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze erogherà alle Regioni a titolo di acconto il 70% delle risorse. La quota residua del 30 per cento sarà erogata a seguito della presentazione di specifici progetti nell’ambito degli indirizzi individuati nell’Accordo. Per le cure primarie e l’assistenza H24 sono riservate risorse pari a 352 milioni di euro. Tali finanziamenti saranno volti a consentire la riduzione degli accessi impropri nelle strutture di emergenza ed il miglioramento della rete assistenziale territoriale. A questo fine è prevista l’attivazione di Ambulatori per la gestione dei codici di minore gravità presso i Pronto Soccorso dove si registra un iperafflusso di utenti. Inoltre è prevista l’attivazione di Presidi Ambulatoriali Distrettuali, gestiti dai medici di Continuità Assistenziale, in cui il cittadino potrà trovare risposta assistenziale continuativa per le 24 ore. Saranno anche attivati Punti di Primo Intervento per garantire una prima risposta sanitaria all’emergenza-urgenza e a situazioni di minore gravità in aree territoriali disagiate o prive di presidi sanitari. Potranno essere predisposti anche specifici progetti di formazione del personale e campagne informative per educare la popolazione al corretto utilizzo dei servizi ospedalieri e territoriali. Inoltre per il progetto “Facilitazione della comunicazione nei pazienti con gravi patologie neuromotorie” è stato confermato il vincolo sulla quota di 10 milioni di euro. Per la presa in carico globale del paziente, e in particolare per le cure palliative e la terapia del dolore, è stata destinata una quota di 100 milioni di euro al fine di superare le carenze assistenziali e le disomogeneità a livello territoriale ancora presenti sulle tematiche riguardanti il dolore, sia cronico sia riferito alla fase terminale della vita, soprattutto a livello pediatrico. Per la non autosufficienza si ritiene di fondamentale importanza incrementare l’assistenza domiciliare integrata in tutto il territorio nazionale per assicurare alla persona fragile e non autosufficiente la permanenza presso il proprio domicilio con l’applicazione di un progetto di cure e assistenza multiprofessionale. Per quanto riguarda i pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza nella fase di cronicità sono stati individuati dei modelli organizzativi volti a garantire lo sviluppo e l’uniformità su tutto il territorio nazionale dell’approccio riabilitativo e assistenziale di questi soggetti. Il Piano Sanitario Nazionale prevede la promozione di una rete integrata di servizi sanitari e sociali per l’assistenza ai malati cronici e particolarmente vulnerabili attraverso il miglioramento e la diversificazione delle strutture sanitarie. Al fine di dare attuazione al PSN, nonché di uniformare su tutto il territorio nazionale l’approccio assistenziale e riabilitativo, le Regioni e le Province autonome possono predisporre progetti finalizzati a realizzare o potenziare nella fase di cronicità: percorsi di assistenza domiciliare nei casi in cui le famiglie siano in grado e desiderose di farlo, previa attivazione della rete di supporti organizzativi e logistici necessaria, percorsi assistenziali in Speciali Unità di Accoglienza Permanente (SUAP) per soggetti in Stato Vegetativo o Stato di Minima Coscienza; Il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini considera fondamentale “dare la massima autonomia possibile alle Regioni nella gestione del trasferimento dei fondi relativi a cure primarie e assistenza nelle 24 ore, non autosufficienza e disabilità, comunicatori vocali, stato vegetativo, cure palliative, ecc… in un momento in cui il prossimo passaggio al Senato del Ddl sul federalismo fiscale permetterà la piena espressione della capacità gestionale anche sul piano finanziario del territorio”.

Da “Prospettive sociali e sanitarie”
Anteprima del n. 5/2009 del 15 marzo 2009.
In apertura, Gavino Maciocco presenta un’analisi del Rapporto Annuale 2008 dell’Oms dedicato all’Assistenza sanitaria di base. L’articolo che segue si sofferma sulla redazione del Bilancio sociale nel caso delle imprese sociali. Viene poi affrontato il tema delle violenze domestiche, portando l’attenzione su un problema poco studiato in letteratura: quello delle violenze subite in gravidanza. Infine, gli ultimi due articoli della serie di contributi relativi ad un modello di intervento interistituzionale integrato sui minori a rischio attuato a Genova. Chiude il numero la rubrica mensile di attualità Accadde domani, curata da Giselda Rusmini.

Newsletter del “Centro Maderna” http://www.centromaderna.it
Indice della Newsletter del 31.3.2009. Sostegno alla domiciliarità degli anziani. Anziani in ospedale: Progetto Codice Argento. Alzheimer: una fotocamera per aiutare la memoria. Degenerazione maculare legata all’età: farmaco a carico del SSN. La spesa per le pensioni in Italia.
Anziani in ospedale: Progetto Codice Argento. (Centro Maderna)
Una corsia preferenziale gestita da personale esperto, per far sì che l’anziano - soprattutto se fragile - sia trattato in base ai suoi reali bisogni di salute e tragga ogni possibile beneficio dal contatto con una struttura medica, e non rischi, per quanto possibile, la perdita dell’autosufficienza. Un percorso che non si esaurisce all’interno dell’ospedale, ma prosegue con il rientro a casa, dove il paziente è seguito e accompagnato da un case manager (chiamato angelo custode), che definisce e aiuta a seguire il tipo di cura più adeguato. E’ l’obiettivo del Progetto Codice Argento, partito come esperienza pilota in quattro regioni: Lazio, Veneto, Toscana e Sicilia. Secondo i dati oggi disponibili, il modello basato sul case management ha prodotto risultati molto positivi in Italia, in Europa e in altri paesi: riduzione dei ricoveri in ospedale e/o in RSA del 35-40% (Italia); riduzione del ricorso al pronto soccorso del 50% (Italia); miglioramento dello stato funzionale (fisico, cognitivo e affettivo) del 30% (Italia); riduzione della spesa sanitaria dal 20 al 29% (Italia); riduzione dell’istituzionalizzazione del 50%; aumento aderenza alle strategie di prevenzione (per esempio alla vaccinazione anti-influenzale) del 25%; riduzione della comparsa di stress psico-fisico nel caregiver del 45% (Europa – studio ADHOC); riduzione della spesa sanitaria con una significativa diminuzione di posti letto ospedalieri per acuti (Canada). Ma per avere un reale case magement bisogna disporre di personale adeguatamente formato, e proprio su questo si basa la prima delle tre parti del progetto. Leggi tutto l’articolo Consulta il Progetto

La spesa per le pensioni in Italia. (Centro Maderna)
Nel 2007 l’importo complessivo annuo delle prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali erogate in Italia è di 232.976 milioni di euro, pari al 15,08% del PIL (+0,02 punti percentuali rispetto al valore dell’indicatore calcolato per il 2006). La spesa complessiva aumenta del 4,2% rispetto al 2006. È quanto emerge dalle rilevazioni annuali sui trattamenti pensionistici e sui loro beneficiari condotte dall’Istat in collaborazione con l’Istituto nazionale della previdenza sociale. I dati analizzati provengono dall’archivio amministrativo dell’Inps – Casellario centrale dei pensionati – nel quale sono raccolti i dati sulle prestazioni pensionistiche erogate da tutti gli enti previdenziali italiani, sia pubblici sia privati.
Vai al documento completo ISTAT (Newsletter ISTAT del 24/03/2009)

Da “Epicentro-Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità: http://www.epicentro.iss.it/default.asp
Epicentro è uno strumento di lavoro per gli operatori di sanità pubblica, messo a punto dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità, nell’ambito del progetto per un osservatorio epidemiologico nazionale. È un portale di epidemiologia che offre aggiornamenti rapidi su differenti argomenti di salute e di strumenti, per esempio progetti che hanno funzionato in altri contesti, questionari, immagini, depliant.
Sul numero 288 di EpiCentro. Clima e salute. Cambiamenti climatici e salute: un tema che i decisori devono considerare nel valutare le priorità di azione e investimento. Questo il messaggio chiave del meeting Oms di Copenhagen di marzo 2009. 24 marzo, World TB Day. Ogni anno la tubercolosi provoca 2 milioni di morti in tutto il mondo: leggi lo speciale sulla giornata mondiale, i dati aggiornati sull’Italia e i nuovi rapporti Oms ed Ecdc-Oms Europa. Sistema di sorveglianza Passi. È on line Passi-one 13, la newsletter del sistema di sorveglianza: in evidenza su questo numero, il racconto di tre esperienze realizzate sul territorio. Pubblicato anche il report 2007 dell’Umbria. Alcohol prevention day 2009. Sono aperte le iscrizioni per l’Alcohol Prevention Day 2009. Il convegno, in calendario il prossimo 23 aprile a Roma, rientra nelle attività previste dal mese di prevenzione alcologica. C’è tempo fino al 21 aprile per registrarsi. Liguria, lo stato di salute. Bassa natalità, una popolazione piuttosto anziana in cui sono diffusi eccesso ponderale e sedentarietà: sono alcuni dei dati del primo rapporto sul profilo di salute della popolazione ligure. Giovani e attività fisica. Promozione dell’attività fisica nei giovani: ecco le linee guida Nice 2009. Il documento è costituito da raccomandazioni per i responsabili della promozione dell’attività fisica.

Promozione dell’attività fisica nei bambini e negli adolescenti: le linee guida Nice 2009.
Il National Institute for Health and Clinical Excellence (Nice) ha pubblicato la guida “Promoting physical activity for children and young people” per la promozione dell’attività fisica nei bambini e negli adolescenti. La guida è costituita da 15 raccomandazioni rivolte ai responsabili della promozione dell’attività motoria nelle fasce d’età considerate nell’ambito del Sistema sanitario nazionale, dell’istruzione, delle pubbliche amministrazioni, del settore pubblico e del privato, del volontariato, dei servizi alla comunità.

Links.
http://www.cergas.unibocconi.it
Sul sito del Cergas - Università Bocconi sono consultabili i risultati delle ricerche effettuate dal Cergas sulla sanità italiana ed in particolare della ricerca svolta per il gruppo merceologico Sanità di Assolombarda sulla sanità privata in Italia e Lombardia. Questa la documentazione disponibile.
Dati SSN: informazioni e tabelle di sintesi sulla struttura, le attività e i risultati del Servizio Sanitario Nazionale, dei Servizi Sanitari Regionali e delle singole aziende, in un’ottica sia di comparazione internazionale, sia di trend storici. Nella sezione assetti istituzionali si presentano i dati relativi al numero, alle caratteristiche delle aziende sanitarie operanti nelle diverse Regioni e alla mobilità dei direttori generali delle aziende stesse.
Rapporto OASI. Ogni anno, dal 2000 al 2008, sulla base delle attività di ricerca e di monitoraggio del SSN svolte da OASI, viene redatto un rapporto che presenta un’analisi dei sistemi sanitari nazionale e regionali, fornendo dati quantitativi, indicazioni qualitative e di tendenza. In questa sezione è possibile scaricare i singoli capitoli di ciascun Rapporto OASI. L’accesso ai documenti è gratuito ed è consentito previa registrazione.
Fotografia dei servizi territoriali delle AUSL. La ricerca, a cura del Laboratorio FIASO Territorio, interessa 13 Asl. Nel Rapporto viene analizzata in concreto la distribuzione delle risorse nei differenti ambiti di attività territoriale, correlandoli fra loro, utilizzando indicatori di struttura e attività. Scarica i lucidi della presentazione del rapporto download (pdf 1.289 Kb)
Scarica il rapporto download (pdf 537 Kb).
Sanità privata. Il Rapporto di ricerca 2006, il Rapporto 2007-2008 e i correlati lucidi presentano e analizzano i dati del settore sanitario privato accreditato in Italia nei diversi segmenti di mercato e nei distinti contesti regionali.

http://www.federfarma.it
Sul sito di Federfarma si possono trovare molte informazioni utili sulla spesa ed i consumi farmaceutici (i dati della spesa farmaceutica dal 1990, i consumi nazionali, l’incidenza della distribuzione diretta nel 2004, la spesa farmaceutica nel 2007, l’incidenza della distribuzione diretta nel 2004, la spesa farmaceutica nel periodo gennaio-dicembre 2008) e sui ticket in vigore nelle regioni, aggiornati al 1° dicembre 2008, ecc…
 

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