Eluana. Formigoni: valuteremo ricorso a Consiglio di Stato.


Nella riunione della Giunta regionale di oggi, è stata discussa la sentenza del Tar sul caso di Eluana Englaro ma è stato deciso di rinviare ogni determinazione su un eventuale ricorso al Consiglio di Stato al momento in cui sarà disponibile la sentenza, (“che si preannuncia vasta e articolata”) e saranno stati effettuate tutte le più accurate valutazioni. E’ quanto ha riferito oggi pomeriggio il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, rispondendo alle domande dei giornalisti. “A 24 ore dalla sentenza del Tar - ha detto Formigoni – non posso che confermare la convinzione già espressa che si tratti di un sentenza contraddittoria sotto molti punti di vista. Innanzitutto, non si può decidere della vita e della morte di una persona per via giudiziaria e tanto meno per via amministrativa. Inoltre, non esiste una legge su cui fondare questa deliberazione”. Formigoni ha ribadito che “il compito di fare le leggi spetta al Parlamento eletto dal popolo e non alla magistratura”. “In ogni caso - ha sottolineato Formigoni - mentre compiamo le nostre valutazioni, non intendiamo dare corso alle indicazioni della sentenza, che ci appaiono infondate”. “Va sempre ricordato - ha detto ancora il presidente – che stiamo discutendo di un tema di fondamentale importanza, che riguarda la nostra identità e cioè se sia lecito o meno dare la morte ad una persona, che pure in stato di incoscienza non smette di essere una persona. Per quanto riguarda in particolare Eluana Englaro stiamo parlando di una donna che non è sottoposta a cure intensive e che vive in una condizione che nessuno è in grado di dire con assoluta certezza irreversibile. Qui si chiede di togliere alimentazione e idratazione a una persona, cosa che condurrebbe chiunque a morte certa”. E se il padre di Eluana decidesse di dare attuazione lui alla sentenza - hanno chiesto ancora i giornalisti - la Regione metterebbe in atto misure per opporsi? “No - è stata la risposta del Presidente - noi non intendiamo minimamente interferire nelle scelte delle persone e del padre di Eluana in particolare; certamente non possiamo essere obbligati a fare noi quello che nessuna legge ci impone di fare; anzi, chi decidesse di agire nel senso indicato dalla sentenza potrebbe essere chiamato in giudizio”. Sul “vuoto legislativo” di cui si parla in questi giorni, Formigoni ha inoltre invitato a tenere presente che “è il Parlamento che decide quali leggi fare e quando farle; ci sono innumerevoli materie non regolate da leggi ed è giusto che sia così”. Ad una domanda su ritenesse giusto fare una legge ad hoc su questo tema in particolare, Formigoni ha risposto che “occorre fare un approfondimento molto serio; ci sono argomentazioni pro e contro”.
 

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