Block Notes n. 14, giugno 2015

Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia

A cura di M. Oliviero, G. Creston, G. Roversi e M. Vespa

 

In questo numero:

1.      Dalle agenzie di stampa regionali:

“Zero ticket”, ma per chi?

Le badanti hanno una legge

I numeri della residenzialità in Lombardia

Cure intermedie. Quale scenario per la Lombardia?

 

2.      Dalle agenzie di stampa nazionali:

La ricerca dell’Osservatorio di UniSalute

GB. Il peso del deficit finanziario del NHS

WHO-World Health Statistics 2015

Banca d’Italia. Crollano i redditi degli operatori nei servizi sanitari e sociali

Usa. Ricerca sui ricoveri ospedalieri negli ultimi anni di vita

Aiop promuove riforma dei Drg

Conferenza Nazionale Card

Intervista a Gabriele Pelissero (Aiop)

Malattie croniche. Lanciato il progetto InNov@FIMMG

Epatite C. Ricerca Università Tor Vergata

Obamacare. Il 13% degli iscritti alla riforma non può pagare l’assicurazione

D Epatite C. AIFA: sì all’eradicazione, ma serve un piano nazionale

Standard ospedalieri. Il regolamento in Gazzetta

“Caos ticket”. Ogni Regione fa per sé

Ricerca Censis. Sanità sempre più privata

Il futuro delle cure primarie

Dall’Oms uno statement sul taglio cesareo

Privatizzare gli ospedali? La via del project financing

La revisione costituzionale e la salute

Accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore

Tra il medico e l’infermiera non mettere il comma

Diritto alla salute e riforma del titolo V

Il percorso della riorganizzazione delle reti ospedaliere

Sanità USA allo specchio

La parabola della rana bollita

La sfida del Ssn: nuovi standard ospedalieri e contenimento della spesa

Il Reddito di Inclusione Sociale - REIS

Oms: le statistiche sanitarie mondiali e l’Italia

Sanità. Debolezza e forza del sentire etico

Riforma del Terzo settore. Verso la privatizzazione del welfare

L’Italia dei parti cesarei

Le elezioni regionali dimenticano i tagli alla sanità

 

1.      Dalle agenzie di stampa regionali.

Ø      Da “Settegiorni PD”, newsletter del gruppo PD al Consiglio regionale

È uscito il n. 314 dell’8 maggio 2015

“Zero ticket”, ma per chi? Gli esentati dovevano essere 800mila ma sono meno di un decimo.

Doveva essere un sollievo dal ticket farmaceutico per 800mila lombardi, lo è stato per 75mila. Meno di un decimo. I lombardi avrebbero dovuto pagare 40 milioni in meno e invece hanno pagato 6,7 milioni in più. Sono queste le misure del flop del provvedimento della Regione Lombardia chiamato pomposamente “Zero Ticket” e pubblicizzato con una campagna costata quasi 300mila euro nel corso del 2014. I dati relativi al periodo 1 aprile 2014 - 31 marzo 2015 sono stati resi noti martedì mattina dall’assessore regionale alla salute Mario Mantovani rispondendo ad una interrogazione del Pd, illustrata in Aula da Carlo Borghetti. Il ticket farmaceutico è una voce della compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini e costa in media ad ogni lombardo 3,22 euro per ogni acquisto in farmacia. È la quota più alta in Italia.

Vai all’articolo e alle tabelle sui ticket in Lombardia

 

È uscito il n. 316 del 22 maggio 2015

Le badanti hanno una legge. La nuova norma prevede corsi di formazione, sportelli per i cittadini e contributi alle famiglie.

Corsi di formazione, sportelli per i cittadini e contributi alle famiglie. D’ora in poi non sarà più un ‘far west’ la ricerca di una badante per il proprio congiunto. Se fino ad adesso ci si affidava al passaparola o alla casualità, sperando spesso di aver fortuna e aver azzeccato la persona giusta, oggi, in Lombardia, ci sono delle regole precise. Il consiglio regionale ha infatti approvato all’unanimità la prima legge sulle badanti e l’assistenza familiare è diventata un elemento della rete dei servizi alla persona, con la collaborazione di Comuni, del Terzo Settore e della Regione. “È la fine del far west”, ha commentato subito dopo l’approvazione il relatore Carlo Borghetti, del Pd, che è anche primo firmatario della proposta. Leggi tutto

 

Ø      Da “Lombardia sociale”: www.lombardiasociale.it

Lombardia Sociale è un progetto realizzato da IRS - Istituto per la ricerca sociale - e promosso da Acli Lombardia, Caritas Ambrosiana, Confartigianato Persone, Confcooperative, Gruppo Segesta, FNP Cisl Lombardia, Fondazione Cariplo, Legacoopsociali, SPI Cgil Lombardia, UIL Pensionati, Auser Lombardia, Arci Lombardia. Per iscriversi alla newsletter: newsletter@lombardiasociale.it

Dalla newsletter IV, del 15 maggio 2015

Autismo. Un quadro di dettaglio sui primi dati di attuazione della dgr 392 sulla presa in carico delle persone con autismo. CDD. Educatori sanitari nei Centri Diurni: un commento alla recente sentenza del TAR. POR FSE. Le peculiarità del Piano lombardo, obiettivi e linee d’azione. Dipendenze. Prevenzione e dipendenze in Lombardia: a che punto siamo? Rsa Aperte. Considerazioni a partire dal racconto diretto dell’esperienza bergamasca. Fondo Sostengo. Nuove risorse, variazioni sui criteri e allocazioni. Ultime indicazioni sulle misure per coniugi separati. Disabilità. Dal paradigma funzionale a quello esistenziale. Cosa cambiare nel modo di operare con la disabilità. Conciliazione. Considerazioni ad un anno dall’avvio dei Piani: le sfide accolte dai territori lombardi.

 

Dati e ricerche. I numeri della residenzialità in Lombardia: tra evoluzione temporale ed equità territoriale. Ricognizione sul sistema d’offerta per la residenzialità. Analisi dei dati disponibili su Open data regionale. di Valentina Ghetti

A quanto ammonta l’offerta residenziale in Lombardia? Quante strutture e quanti posti? Quale evoluzione ha subito in questi ultimi anni? Come è distribuita territorialmente l’offerta e che livello di copertura del bisogno garantisce? Inizia, con questo approfondimento sulla residenzialità, una ricognizione sullo stato dell’offerta del welfare sociale lombardo. Vai all’articolo e alle tabelle.

 

Cure intermedie. Quale scenario per la Lombardia? La nuova rete d’offerta tratteggiata dalla dgr 3833/2015. Contributo di Renzo Bagarolo, Responsabile attività Sanitaria e Assistenziale, Istituto Palazzolo - Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, Milano

Allo scopo di riordinare le attività riabilitative per adulti, nel 2013 Regione Lombardia ha stabilito di istituire la rete delle Cure Intermedie, afferente alla DG Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato, nella quale confluirà anche l’assistenza post acuta realizzata ai sensi della DGR n. 3239/2012. La recente DGR 3833/2015 dà attuazione normativa ad una proposta di sperimentazione avanzata dal Tavolo Tecnico. L’autore, membro del Tavolo, dopo aver ricostruito il punto da cui si è partiti, entra nel dettaglio del quadro che si prefigurerà nei prossimi mesi. Leggi l’articolo.

 

1.      Dalle agenzie di stampa nazionali

Ø      Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it

Dalla Newsletter del 25 maggio 2015.

Per il 47% degli italiani sanità pubblica è peggiorata ma resta punto di riferimento”. La ricerca dell’Osservatorio di UniSalute.

La metà degli italiani percepisce un peggioramento nella qualità del servizio della sanità pubblica ma si apprezzano l’accessibilità dei costi e la competenza del personale. Il privato piace per i tempi rapidi. Fabris: “Ma sanità pubblica e privata non devono essere viste in contrapposizione”.

Leggi tutto.

 

GB. Il peso del deficit finanziario sul NHS fa tremare le vene e i polsi al governo inglese.

I dati ufficiali sulla spesa corrente che  hanno mostrato come sugli ospedali  l’eccesso di spesa di 1 mld di sterline. La situazione è difficile e la preparazione del documento di programmazione economico finanziaria a partire dal mese di luglio si presenta complessa per le finanze inglesi.

Leggi tutto.

 

Dalla Newsletter del 26 maggio 2015.

WHO-World Health Statistics 2015. Italiani secondi al mondo per aspettativa di vita alla nascita (83 anni) e in buona salute (73 anni). Quasi dimezzata mortalità tra i 15 e i 60 anni.

Pubblicata l’edizione 2015 con i dati sanitari mondiali. L’Italia si conferma tra i Paesi con le migliori performance in termini di stato di salute. Oltre che per l’aspettativa di vita, che ci vede secondi solo al Giappone, si registra una drastica riduzione dell’indice di mortalità per tutte le cause tra i 15 e i 60 anni che passa dai 129 casi di morte su 1000 abitanti nel 1990 agli 83 del 2013, per gli uomini, e da 60 casi a 38 per le donne. Leggi l’articolo. Vai al rapporto integrale.

 

Dalla Newsletter del 27 maggio 2015.

Banca d’Italia. Crollano i redditi degli operatori nei servizi sanitari e sociali: in 8 anni perso il 13,2% della retribuzione “reale”. Ma la spesa sanitaria riprende a crescere (+0,9% nel 2014).

L’incremento della spesa sanitaria dovuto soprattutto all’aumento del costo per beni e servizi (+3,5%). Il personale dei servizi sanitari e sociali segna invece una perdita secca del valore delle sue retribuzioni. Dal 2006 al 2014 la paga oraria “reale” (deflazionata) è calata da 19,7 euro a 17,4 euro. Nelle regioni in Piano di rientro livelli di assistenza restano inferiori alla media.

Leggi l’articolo. Vai alla relazione.

 

Dalla Newsletter del 28 maggio 2015.

Studio Usa. I ricoveri ospedalieri negli ultimi anni di vita portano ad un’accelerazione della disabilità.

Anche se spesso l’ospedalizzazione può essere l’unica opzione quando sono necessarie cure urgenti, in molti altri casi si potrebbero considerare altre alternative permettendo ai pazienti di conservare una certa indipendenza e una qualità della vita migliore. Leggi l’articolo.

 

Dalla Newsletter del 29 maggio 2015.

Aiop promuove riforma dei Drg. Pellissero: “Ma si dovrà applicare a tutti, pubblico e privato”.

Per il presidente Pelissero si tratta di una svolta epocale. Ma il Dg della programmazione del ministero della Salute, Botti avverte: “I tempi delle rendite di posizione sono finiti”. Anche il privato deve dimostrare di essere realmente una risorsa per il sistema. Leggi l’articolo.

I punti chiave del progetto del Ministero.

 

Conferenza Nazionale Card. Gentili: “Focalizzare distretti su presa in carico paziente cronico”.

Professionisti del Distretto sanitario riuniti a Bologna con al centro la mission delle cure territoriali. Ricciardi (Iss): “Anche per le cure territoriali tempo di grandi trasformazioni”. Silvestro (Ipasvi): “Distretto spazio essenziale per ripensamento e nuova organizzazione”. Cricelli (Simg): “Obiettivi comuni: individuiamo insieme un nuovo modello”. Leggi tutto.

 

Dalla Newsletter del 31 maggio 2015.

Intervista a Gabriele Pelissero (Aiop): “Le diseconomie stanno tutte nelle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche”.

Pronto a dare battaglia sui tagli che si stanno abbattendo sull’ospedalità privata, il presidente dell’Aiop, al suo secondo mandato, controbatte ricordando che le aree di inefficienza della sanità sono nelle aziende sanitarie e ospedaliere di diritto pubblico. Qui bisogna intervenire. Leggi tutto.

 

Dalla Newsletter del 3 giugno 2015.

Malattie croniche. Lanciato il progetto InNov@FIMMG. Con le cure a “chilometro zero” risparmi fino a 3 mld di euro l’anno.

Da settembre, in Toscana, Marche, Umbria e Puglia, 100 medici di famiglia saranno formati per avviare le prime Unità di Medicina Generale, che potranno erogare esami di primo livello per la diagnosi, il monitoraggio e la gestione delle malattie croniche. Una proposta da trasferire nel rinnovo dell’Acn. Leggi l’articolo. Link al Progetto.

 

Dalla Newsletter del 4 giugno 2015.

Epatite C. Università Tor Vergata: in Italia quasi un milione di malati. Ma solo il 45% è noto. Oltre 50% casi al Sud.

Eradicazione possibile in 5 anni ma solo avviando screening di massa e curando tutti i sieropositivi. Trattare solo i più gravi non garantisce sconfitta totale del virus. I dati rilevati grazie a un modello su “misura” per l’Italia messo a punto da un team multidisciplinare dell’Ateneo romano quale contributo alle scelte sanitarie da adottare. Anche perché il dibattito di queste ultime settimane sta assumendo toni e contenuti sempre più “politici”, allontanandosi dalle questioni sostanziali. Che rimangono quelle dell’accesso e dell’efficacia ed efficienza degli interventi sanitari pubblici.

Leggi l’articolo.

 

Obamacare. Il 13% degli iscritti alla riforma non è più in grado di pagare l’assicurazione.

Agli inizi del 2015 erano 11,7 milioni le persone iscritte alla nuova forma di assistenza sanitaria, ma un censimento di fine marzo rilevava che 1,5 milioni di loro avevano perso l’assistenza perché non più in grado di pagare l’assicurazione. A rischio altri 6,4 mln di persone. Leggi tutto.

 

Dalla Newsletter del 5 giugno 2015.

D Epatite C. AIFA: “Sì all’eradicazione, ma serve un piano nazionale e ci vorranno 6-8 anni. Da subito ‘cure salvavita’ per i 50mila malati gravi”.

“La validità dell’approccio scelto dalle istituzioni centrali trova un’ulteriore conferma nello studio di Tor Vergata, che ha evidenziato come l’eradicazione dell’HCV sia un obiettivo raggiungibile solo a lungo termine e non certo in pochi mesi”. Necessari anche screening che consentano di evidenziare la presenza del virus prima dello sviluppo della malattia. Leggi tutto.

 

Standard ospedalieri. Il regolamento in Gazzetta. Arrivano gli “ospedali di comunità” gestiti dagli infermieri e le grandi reti per patologia. Stop ai privati con meno di 60 letti

Finalmente in Gazzetta l’attesissimo regolamento previsto dalla spending review del 2012. Operativo il nuovo standard p/l abitante e riclassificati gli ospedali che saranno suddivisi in tre livelli funzionali/strutturali. Soglie minime per volumi ed esiti. Dai nuovi standard attesi 3mila pl in meno, ma per la Cgil saranno almeno 10mila i posti letto in meno con i nuovi parametri.

Leggi tutto. Vai al testo del regolamento.

 

Dalla Newsletter del 7 giugno 2015.

“Caos ticket”. Ogni Regione fa per sé. Farmaci, visite e analisi, pronto soccorso: più di 3 miliardi l’anno di spesa. Ma il conto cambia a seconda di dove si abita. E la riforma non arriva.

Un codice verde in pronto soccorso può costare molto caro: anche 100 euro. Ma da altre parti va male se ti fanno pagare i 25 euro nazionali. Sui farmaci per pagare il ticket in farmacia serve un ragioniere al seguito. Lo stesso per visite ed esami con conti che possono lievitare fino a 118 euro. E anche sulle esenzioni è la casbah: ogni Regione esenta chi gli pare. Ma la riforma prevista dal Patto per la Salute è ancora in alto mare. Leggi tutto. Link alle tabelle: Ticket farmaci. Ticket specialistica ambulatoriale. Le esenzioni. Ticket Pronto Soccorso

 

Dalla Newsletter del 9 giugno 2015.

Sanità sempre più privata. Ricerca Censis: spesa out of pocket a 33 mld nel 2014, 1 mld in più in un anno. Il 54% degli italiani indica come priorità del welfare la riduzione liste di attesa.

Cresce la paura degli italiani, il 63,4% si dichiara insicuro rispetto alla copertura sanitaria futura. Si allungano le attese nel pubblico e si amplia il ricorso al privato, che ormai coinvolge anche i redditi bassi: sono oltre 9 milioni gli italiani che hanno effettuato visite specialistiche nel privato a pagamento intero. È quanto emerge da una ricerca Censis-Rbm Salute, presentata oggi al Welfare Day. Leggi l’articolo. Link al documento sulla sanità integrativa.

 

Ø     Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it

Le news del 30.4.2015

Il futuro delle cure primarie. Di G. Maciocco. Da Saluteinternazionale.info.

Il rinnovamento delle cure primarie, da molto tempo proposto e auspicato, procede in mezzo a mille difficoltà e con grande lentezza. Alla base c’è un deficit nella formazione medica. Una formazione che non va incontro ai bisogni dei pazienti e delle comunità, non promuove il lavoro di gruppo, si focalizza su problemi tecnici senza comprendere il contesto più ampio, si concentra sui singoli episodi e tralascia la continuità delle cure, predilige le cure ospedaliere a spese delle cure primarie. E in Italia abbiamo un problema in più. Leggi l’articolo.

 

Dall’Oms uno statement sul taglio cesareo Serena Donati - Cnesps-Iss

L’utilizzo inappropriato di una pratica assistenziale di provata efficacia quale il taglio cesareo (Tc) non si associa a migliori esiti perinatali per le donne e per i bambini: è quanto afferma lo statementdell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) “Who Statement on Caesarean Section Rates”. Leggi tutto

 

Le news del 10.5.2015

Privatizzare gli ospedali? La via del project financing. di Luca Benci.

I servizi non sanitari diventano una gallina dalle uova d’oro per fare rientrare il privato dai costi sostenuti per la costruzione dell’ospedale. Di fatto l’ospedale viene gestito da un privato per un numero enorme di anni con costi di gestione per il socio pubblico che rischiano di essere insostenibili. Secondo la Corte dei Conti del Veneto il project financing non è adatto per gli ospedali. Dal punto di vista dei conti pubblici una vera e propria caporetto. Leggi l’articolo.

 

La revisione costituzionale e la salute. di Ettore Jorio

Il testo di revisione costituzionale, appena approvato in prima lettura dal Parlamento (l’ultimo esaminato dal Senato della Repubblica, che cambierà composizione e funzione), riserva - nella riscrittura dell’art. 117 - non poche novità in materia di sanità cosiddetta percepita, intendendo per tale quella dalla quale dipende l’esigibilità reale del diritto alla tutela della salute. Al riguardo, con la eliminazione tout court della legislazione concorrente, viene attribuita allo Stato la competenza legislativa esclusiva in materia di “disposizioni generali e comuni per la tutela della salute, per le politiche sociali e per la sicurezza alimentare”. Ciò in forza di una sensibile implementazione della lettera m), del comma 2, dell’art. 117 della Costituzione. Di contro, la potestas legislativa delle Regioni viene limitata alla “programmazione e organizzazione dei servizi sanitari e sociali”, per come sancito dal novellato successivo comma 3, divenuto tale con l’abrogazione del già omonimo comma che disciplinava la legislazione concorrente. Leggi l’articolo.

 

Le news del 15.5.2015

Accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, rapporto del Ministro al Parlamento.

Il Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin ha inviato al Parlamento il 5 maggio 2015 il Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della Legge n. 38 del 15 marzo 2010, “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”. La relazione ha la finalità di evidenziare lo stato di attuazione e realizzazione delle reti assistenziali di cure palliative e di terapia del dolore rivolte, sia al paziente adulto, sia al paziente pediatrico. Leggi tutto.   Link al Rapporto.

 

Le news del 22.5.2015

Tra il medico e l’infermiera non mettere il comma. di Marcella Gostinelli, Andrea Vannucci

Il comma 566 della legge di stabilità, volendo ridefinire ruoli e competenze delle professioni sanitarie, ha suscitato un dibattito in cui sono venuti alla luce i peggiori istinti corporativi. Ne parlano un medico e un’infermiera, che si trovano d’accordo: Predefinire rischia di escludere tutto quello che s’impara lavorando e quanto si può cambiare lavorando. Non si tratta solo di più esperienza, anche di nuove e diverse esperienze. Predefinire ostacola ogni innovazione e non aiuta a porsi come dovremmo di fronte alla complessità del malato. Leggi da SaluteInternazionale.info

 

Diritto alla salute e riforma del titolo V. di Nino Cartabellotta. Leggi

Il 10 marzo 2015 la Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura il testo della riforma della Carta Costituzionale, che ora dovrà tornare al Senato. In discussione anche il Titolo V. È necessario assegnare in maniera inequivocabile allo Stato il ruolo di garante del diritto alla tutela della salute assicurando una uniforme erogazione dei LEA in tutte le regioni e riallineando il SSN sui princìpi di equità e universalismo. Leggi da SaluteInternazionale.info

 

Il percorso della riorganizzazione delle reti ospedaliere. di Fulvio Moirano.

L’applicazione del nuovo Regolamento sugli standard ospedalieri. Leggi da Monitor

 

Sanità USA allo specchio. di Gianluca Cafagna, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

La performance del sistema sanitario USA a confronto con altri dieci sistemi sanitari. Esiste una relazione coerente tra la performance dei paesi in termini di equità e le altre dimensioni della performance: minore è il risultato in termini di equità, minore è il risultato delle altre dimensioni. Il gap in termini di performance tra gli Stati sarebbe marcatamente ridotto se fossero estese e migliorate le condizioni d’accesso degli individui nella metà inferiore della distribuzione del reddito. Leggi da SaluteInternazionale.info

 

Le news del 29.5.2015

La parabola della rana bollita. Di Gavino Maciocco

Sulla sanità si gioca una partita vasta e complessa che ha poco a che vedere con la salute dei cittadini. Una partita che si interseca con la riforma del Terzo settore, già approvata alla Camera, e che ha come sfondo i colossali interessi dell’intermediazione finanziaria e assicurativa nazionale e internazionale. Tutto questo deve avvenire nel silenzio generale e lontano da occhi indiscreti (come le trattative TTIP). La temperatura dell’acqua deve crescere, ma lentamente, per ottenere, senza clamori, il disfacimento del servizio sanitario nazionale. Leggi da SaluteInternazionale.info

 

La sfida del Ssn: nuovi standard ospedalieri e contenimento della spesa. Intervista a Giuseppe Chinè Capo di Gabinetto del Ministero della salute.

L’applicazione deil nuovo Regolamento sugli standard ospedalieri. Leggi da Monitor

 

Il Reddito di Inclusione Sociale - REIS

Il documento politico dell’Alleanza contro la povertà in Italia e la presentazione della proposta del Reddito di Inclusione Sociale (REIS). Leggi tutto

 

Le news del 6.6.2015

Oms le statistiche sanitarie mondiali e l’Italia.

Nel nostro Paese si è passati da una aspettativa di vita alla nascita di 77 anni nel 1990 ad una pari a 83 anni nel 2013 (80 uomini e 85 donne). Una crescita che ci vede secondi al mondo dopo il Giappone, dove si raggiungono gli 84 anni. L’aspettativa di vita in salute raggiunge i 73 anni, così come in Spagna. Meglio solo Singapore con 76 anni. Sono alcuni dei risultati che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha reso noti nella pubblicazione “World Health Statistics 2015”, che rappresenta la fonte ufficiale delle informazioni sullo stato di salute della popolazione mondiale. Contiene i dati provenienti da 194 Paesi su una serie di indicatori di mortalità, di malattia e relativi ai sistemi sanitari, tra cui la speranza di vita, le morti per malattie, i servizi e trattamenti sanitari, gli investimenti in materia di salute, così come i comportamenti e i fattori di rischio per la salute.

Leggi dal sito del Ministero.

 

Debolezza e forza del sentire etico. di Vito Mancuso, teologo.

Il testo è tratto dalla lectio magistralis tenuta da Vito Mancuso al Convegno nazionale “Trasparenza, legalità ed etica nel Servizio sanitario nazionale” promosso da Agenas il 3 dicembre 2013, in collaborazione con il Ministero della salute e la Conferenza delle Regioni. Leggi da Monitor

 

Riforma del Terzo settore. Verso la privatizzazione del welfare. Di Marisa Nicchi

L’aspetto più grave di questa riforma è lo schiacciamento dell’esperienza partecipativa e sociale del Terzo settore nella dimensione imprenditoriale e privatistica dei cosiddetti «mercati sociali», magari assistiti dal sistema politico. Difatti, nel testo approvato dalla Camera è prevista la possibilità per le imprese sociali di poter ripartirsi gli utili, cosa finora vietata. il Terzo settore diventerebbe fornitore di servizi a basso costo in sostituzione del welfare pubblico. Leggi da SaluteInternazionale.info

 

Ø     Da “La voce.info”

Dalla Newsletter del 12.5.2015

L’Italia dei parti cesarei. Di Annalisa Scognamiglio

In Italia quasi quattro parti su dieci sono effettuati con un taglio cesareo. I numeri variano molto da provincia a provincia, ma al Sud si concentrano le percentuali più alte. Le possibili cause del costante aumento e le misure per limitare la pratica ai soli casi di effettiva necessità clinica.

Leggi l’articolo.

 

Dalla Newsletter del 26.5.2015

Le elezioni regionali dimenticano i tagli alla sanità. di Gilberto Turati

Domenica prossima si vota in sette regioni. Ma poco si sa di come i candidati governatori intendano realizzare i risparmi di spesa sanitaria previsti dalla Legge di stabilità. Eppure, la sanità resta l’attività principale delle regioni. Le scelte del governo, i tagli e il poco tempo per attuarli.

Leggi l’articolo.

 

Per suggerimenti, notizie, ecc… scriveteci. Il nostro indirizzo è: blocknotes@lomb.cgil.it/  

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies