Block Notes n. 21, novembre 2015

Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia

A cura di M. Oliviero, G. Creston, G. Roversi e M. Vespa

 

In questo numero.

1.      Dalle agenzie di stampa regionali:

Chi controlla l’Agenzia dei controlli? Aperto il bando per il DG, con un piccolo incidente

Reddito di autonomia, arrivano le prime misure

Aziende ospedaliere addio. Maroni: valorizzeremo le nostre eccellenze ospedaliere

Maroni: 3 milioni per presidio ospedaliero Calcinate/Bg

Ospedale San Carlo, nota della DG Salute: investiti 53,1 milioni

Ricerca e innovazione, industria della salute

Garavaglia: via ticket nonostante Roma

Maroni: nessuna tangente pagata

Maroni:con questa riforma reale integrazione tra sanitario e socio-sanitario

Maroni: nostro modello potrebbe essere esteso dal governo alle altre regioni italiane

Maroni: tengo le deleghe al welfare fino a quando la riforma sarà attuata

Fecondazione eterologa, Maroni: faremo ricorso contro la sentenza del Tar

Fecondazione eterologa, nota della Regione

Maroni: cronoprogramma di attuazione verrà rispettato

Maroni: con riforma risparmi per ridurre liste di attesa e ticket

 

2.      Dalle agenzie di stampa nazionali:

ü     Patto per la Salute da rivedere?”

ü     CREA: il mancato aumento del fondo sanitario è un taglio

 

1.      Dalle agenzie di stampa regionali:

Ø     Da “Settegiorni PD”, newsletter del gruppo PD al Consiglio regionale

È uscito il n. 330 del 18 settembre 2015

Chi controlla l’Agenzia dei controlli? Aperto il bando per il DG, con un piccolo incidente.

Roberto Maroni vuole a tutti i costi nominare l’ex assessore al welfare Maria Cristina Cantù, sua fedelissima, alla guida dell’Agenzia dei controlli che dovrà vigilare sulla sanità lombarda. Un ruolo importante, perché l’agenzia durante le ultime fasi della battaglia d’Aula sulla riforma è stata dotata di ampi poteri. Ma nella stessa riforma il Pd ha ottenuto anche che d’ora in poi le nomine in sanità vengano fatte sulla base del merito, con la valutazione di un’agenzia indipendente, non più a discrezione della giunta regionale. Così dovrà avvenire, ma nel frattempo Maroni, ansioso di portare a casa incappa in un errore non da poco. Una furbizia, più che altro, che non è sfuggita al Pd. La delibera pubblicata sul bollettino ufficiale aveva subito un ritocchino rispetto a quella approvata dalla Giunta: tra i requisiti richiesti è spuntata la laurea in legge o in materie economiche, una restrizione che favorisce proprio la Cantù. Dopo la nostra denuncia, però, è arrivata la correzione. “È un grave pasticcio, spiegano Sara Valmaggi e Carlo Borghetti, non è ammissibile che il Bollettino ufficiale pubblichi un testo differente da quello approvato in giunta. La riforma doveva portare trasparenza e liberare le nomine dalla politica, questo è quanto il Pd ha ottenuto con la battaglia sulla riforma in Aula. Maroni sta partendo con il piede sbagliato, è inaccettabile che, ancora prima che il bando fosse pubblicato, circolasse il nome di chi, nelle intenzioni del Presidente, ricoprirà il ruolo del direttore della futura agenzia”.

 

È uscito il n. 333 del 9 ottobre 2015

Reddito di autonomia, arrivano le prime misure. Bonus Affitti, Bonus Bebè e un contributo per i disoccupati di lungo periodo

La Giunta regionale lombarda ha approvato le misure che costituiscono il progetto di reddito di autonomia lombarda annunciato mesi fa da Maroni. Cinque le linee di azione, ma due di esse sono veramente riconducibili al concetto di reddito di autonomia o di inclusione, e sono l’Assegno di Autonomia e il Progetto di Inserimento Lavorativo. Il primo è destinato ad anziani over75 e disabili (tra 16 e 35 con disabilità intellettiva, oltre i 35 se reduci da trauma o patologia invalidante) ed è un voucher di 400 euro al mese per un anno, a cui può accedere il soggetto che abbia un reddito fino a 10mila euro Isee. La delibera indica la platea: 520 anziani e 470 disabili. Il secondo è un contributo di 300 euro mensili per un massimo di sei mesi destinato a disoccupati da almeno trentasei mesi, con redditi Isee inferiori a 18mila euro. Le altre tre misure sono invece riconducibili ad un più generale sostegno al reddito. Sono il Bonus Affitti (800 euro mensili una tantum per persone con reddito Isee/fsa compreso tra 7mila e 9mila euro residenti nei 155 comuni lombardi ad elevata tensione abitativa), il Bonus Bebè (800 euro una tantum per il secondo figlio, 1.000 dal terzo in avanti, per le famiglie con redditi Isee fino a 30mila euro) e, infine, l’esenzione dal superticket per visite ed esami per i redditi familiari imponibili fino a 18mila euro. Le misure dovrebbero diventare strutturali nel 2016 e a disposizione sono stati messi 250 milioni di euro. Per il Bonus bebè, il Bonus Affitti e l’Assegno di Autonomia è previsto il requisito dei cinque anni di residenza in Lombardia. “È un primo passo - commentano il capogruppo Enrico Brambilla e . Ora queste misure dovranno trovare una veste legislativa che dia loro stabilità, le razionalizzi e le estenda il più possibile alle famiglie che in Lombardia sono nella fascia di reddito più bassa, e per questo si lavorerà al tavolo consiliare che si riunisce da un paio di settimane. Per noi è fondamentale definire a livello regionale una serie di misure che siano inclusive e che possano dare risposte sia a coloro che si trovano in condizioni di povertà assoluta, sia a chi è in difficoltà economica per aver perso il lavoro”.

 

È uscito il n. 336 del 30 ottobre 2015

Aziende ospedaliere addio. Bocciati gli emendamenti Pd, territori inascoltati.

Il centrodestra fa quadrato e dice no alle richieste del Pd di mantenere autonome le grandi aziende ospedaliere lombarde, caratterizzate dall’alta specialità delle cure che esse sono in grado di fornire. Si tratta del Niguarda di Milano, gli Spedali Civili di Brescia, il Papa Giovanni XIII di Bergamo, il San Gerardo di Monza e l’Ospedale di Circolo di Varese. Con un emendamento “canguro” firmato dai due relatori della riforma della sanità lombarda, il leghista Fabio Rizzi e Angelo Capelli di Ncd e votato mercoledì mattina dalla maggioranza in modo unanime in Commissione sanità, gli emendamenti del Pd sono automaticamente decaduti. Nulla da fare anche per la più razionale distribuzione dei poliambulatori ex ICP, che saranno tutti spostati sotto la competenza dell’ASST nord Milano, e per il ridisegno delle ASST della Brianza, per le quali l’assemblea dei sindaci aveva formulato ben tre proposte alternative. Bocciato anche lo spostamento di Angera (VA) all’ASST dei Sette Laghi e lo scorporo dei comuni dell’Alto Lario dalla ATS della Montagna. La “riflessione” sul nuovo assetto era stata ottenuta dall’opposizione nella fase finale della discussione della riforma, ai primi di agosto, ma i tre mesi trascorsi da allora non sono serviti a far cambiare idea a Maroni e alla maggioranza. “Maroni compie un errore che avrà effetti duraturi, dichiarano per il Pd il capogruppo Enrico Brambilla e la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi. I grandi ospedali lombardi hanno una specificità nell’alto livello delle cure che gli è riconosciuta anche al di fuori dei confini regionali e nazionali. Il rischio è che venga meno la loro funzione e che vengano snaturati. La maggioranza non ha voluto ascoltare le nostre ragioni e soprattutto ha sbarrato la porta al dialogo con il territorio che aveva pur manifestato le proprie richieste nelle forme estremamente anguste che gli erano state concesse. Possibile che nemmeno un’osservazione fosse fondata? La verità è che troppa era la paura della maggioranza di tornare a dividersi su questa delicata materia e con l’emendamento canguro ogni rischio è stato scongiurato”.

 

Ø     Da “Lombardia Notizie”, notiziario della Giunta regionale della Lombardia

Dal notiziario del 22 settembre 2015

Maroni: valorizzeremo le nostre eccellenze ospedaliere.

“Uno dei punti salienti del nuovo sistema di welfare è il riequilibrio dell’asse di cura tra ospedale e territorio e questo serve per valorizzare entrambi, non c’è riduzione delle aziende ospedaliere e non c’è nessuna chiusura degli ospedali”. Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, oggi, all’Ospedale Niguarda di Milano, incontrando gli operatori sanitari durante la presentazione della Riforma sanitaria. “Con questa Riforma, ha proseguito, miriamo a una reale integrazione tra sanitario e socio-sanitario, per dare servizi ancora migliori al cittadino, in particolare nella presa in carico della persona anche una volta fuori dall’ospedale, con la continuità assistenziale delle cronicità e delle fragilità. Vogliamo il mantenimento e lo sviluppo delle eccellenze ospedaliere per rendere eccellente anche il territorio”.

 

Dal notiziario del 25 settembre 2015

Maroni: 3 milioni per presidio ospedaliero Calcinate/Bg.

La Regione Lombardia ha approvato il progetto esecutivo per l’adeguamento a Presidio Ospedaliero Territoriale (POT) dell’Ospedale di Calcinate (Bg) e lo ha finanziato con uno stanziamento di 3 milioni di euro.

 

Ospedale San Carlo, nota della DG Salute: investiti 53,1 milioni.

Nel corso degli ultimi anni Regione Lombardia ha finanziato interventi di ammodernamento strutturale, impiantistico e tecnologico dell’Ospedale San Carlo per 53,1 milioni di euro”. Lo precisa una Nota della Direzione generale Salute, spiegando che questi fondi serviranno anche al rinnovamento generale della struttura, affinché corrisponda alle nuove normative, esigenze e idee di sanità. Negli anni 2013/15 l’Azienda ospedaliera ha infatti concluso diversi interventi, alcuni già iniziati precedentemente, di adeguamento e messa in sicurezza del presidio.

 

Dal notiziario del 30 settembre 2015

Ricerca e innovazione, industria della salute.

In Lombardia il sistema della ricerca dell’industria della salute è composto da 13 Università, 7 Facoltà di Medicina, 2 Facoltà di Bioingegneria, 28 ospedali con sedi di corsi universitari, 19 IRCCS, 288 centri di ricerca con attività nel settore salute e 186 centri con linee di ricerca sulle biotecnologie non alimentari. Ricerca biomedica. Per quanto riguarda la ricerca biomedica, la Lombardia è la regione europea con la più alta densità di lavoratori specializzati nelle medie e alte tecnologie, con il: 60 per cento delle sperimentazioni cliniche rispetto al totale nazionale, con 2270 studi clinici, di cui il 45,7 per cento a Milano, 70 per cento degli operatori italiani nel campo delle biotecnologie, 60 per cento degli insediamenti farmaceutici produttivi a livello nazionale.

 

Dal notiziario del 19 ottobre 2015

Garavaglia: via ticket nonostante Roma. Da governo nuovi tagli devastanti alle regioni

“Via il ‘superticket’ ambulatoriale”. C’è anche questo nel ‘Reddito di autonomia’ recentemente varato dalla Regione Lombardia. Lo ha detto l’assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia. “Era una promessa che avevamo fatto e l’abbiamo mantenuta. Riguarda 500.000 nuove famiglie, portando così i cittadini lombardi che godono di esenzioni in base al reddito a circa 2 milioni di persone. In questo caso non ci sono fasce d’età, tutte le famiglie che hanno un reddito sotto i 18.000 euro, non pagano il ticket. Già eravamo la regione dove si pagavano meno ticket d’Italia e con questo intervento abbiamo migliorato ulteriormente questo primato”. Tagli governo devastanti. Garavaglia ha confermato la volontà della Regione Lombardia di proseguire sulla linea della riduzione dei ticket fino alla loro abolizione. Un impegno che però rischia di essere vanificato a causa “dei tagli alla Sanità che Roma continua a fare. Anzi, li stanno pure aumentando: la Legge di stabilità prevede due miliardi di riduzione per l’anno venturo e in quelli successivi tagli ancora più devastanti alle Regioni, fra i 5 e gli 8 miliardi. È una cosa di cui i giornali parlano poco, ma che, purtroppo, sta accadendo”.

 

Dal notiziario del 12 ottobre 2015

Maroni: nessuna tangente pagata, “chi dirà ancora una cosa del genere risponderà legalmente”.

“La sanità lombarda non paga tangenti”, lo ha ripetuto più volte il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, durante il suo intervento in Aula a Palazzo Pirelli sulla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. “Il nostro è un sistema sano - ha detto - e invito chi continua ad associare la nostra sanità al termine ‘tangenti’ a una maggiore cautela, perché da ora in avanti, chiunque lo farà sarà chiamato legalmente a rispondere di questa falsità”.

 

Dal notiziario del 20 ottobre 2015

Maroni:con questa riforma reale integrazione tra sanitario e socio-sanitario.

“Uno dei cardini di questa riforma del nuovo Welfare lombardo è il riequilibrio dell’asse di cura tra ospedale e territorio, in una logica di valorizzazione di entrambi i sistemi e di continuità assistenziale. Vogliamo una reale integrazione tra sanitario e socio-sanitario nella presa in carico e la continuità assistenziale della persona, per questo mettiamo insieme i due Assessorati alla Sanità e al Welfare in un unico Assessorato”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, presentando, questo pomeriggio, a Brescia, la riforma dell’evoluzione del Sistema socio-sanitario lombardo. “Con questa riforma, ha aggiunto il presidente, vogliamo che l’eccellenza che abbiamo nei nostri ospedali in Lombardia venga portata fuori dalla porta degli ospedali ed essere estesa all’assistenza del malato una volta uscito dall’ospedale”.

 

Maroni: nostro modello potrebbe essere esteso dal governo alle altre regioni italiane.

“Quando viene fatta una legge come questa, una legge che il Governo ha definito ‘difforme dal sistema attuale’, in casi come questi il Governo la impugna di fronte alla Corte Costituzionale. In questo caso non è successo. Il Ministero della Salute, con cui abbiamo interloquito durante la stesura della riforma, ha detto che questa riforma, pur rappresentando un disallineamento notevole alla articolazione organizzativa del Servizio sanitario nazionale, ha una ratio di innovazione legislativa, ovvero razionalizzare e rendere più efficace ed efficiente il Sistema sanitario regionale, per cui si ritiene che l’assetto regionale delineato da questa riforma può essere considerato un modello sperimentale, soggetto a verifica nei prossimi tre anni, che potrà costituire un modello organizzativo che potrebbe essere esteso ad altri modelli regionali”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, presentando a Brescia la riforma dell’evoluzione del Sistema socio-sanitario lombardo. “Il Governo, quindi, ha proseguito il presidente, ha riconosciuto che questa riforma contiene elementi di novità così interessanti che il Ministero della Salute ci dice: attuate la riforma, vediamo se funziona e, in quel caso, la estenderemo in altri contesti regionali. È una cosa che ci riempie di orgoglio e anche di responsabilità, perché abbiamo definito il modello del futuro e ora, con il Ministero, faremo questa verifica nei prossimi tre anni e, se dimostreremo, come penso, che questo è il modello giusto per i prossimi vent’anni, il modello lombardo verrà esteso a tutte le Regioni italiane”.

 

Dal notiziario del 23 ottobre 2015

Maroni: tengo le deleghe al welfare fino a quando la riforma sarà attuata.

“Tengo la delega al Welfare perché dobbiamo attuare la riforma, entro fine anno dovremo nominare tutti i nuovi direttori generali, procedere al riassetto e per questo serve la guida del presidente. Per questo ho deciso di mantenere la delega fino a quando la riforma sarà attuata. E’ un impegno intenso ma sono disponibile a farlo con entusiasmo”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, aggiungendo: “Grazie alla mia esperienza di governo sono in grado di organizzare questo delicato settore, lo farò finche sarà utile farlo per attuare la riforma e garantire servizi migliori alla Regione”.

 

Dal notiziario del 28 ottobre 2015

Fecondazione eterologa, Maroni: faremo ricorso contro la sentenza del Tar.

“Riteniamo di essere nel giusto e quindi faremo ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar”. Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a proposito della sentenza del Tar sulla fecondazione eterologa.

 

Fecondazione eterologa, nota della Regione.

“L’annullamento delle delibere riporta la situazione allo status quo ante, cioè al giorno prima dell’adozione di quegli atti: in quel giorno le prestazioni PMA eterologhe erano lecite, ma non garantite dal servizio pubblico”. Lo dice una Nota di Regione Lombardia in riferimento a quanto deciso dal Tar. “Pur non cambiando dunque niente nel concreto, conclude la nota, Regione appellerà, per contestare il principio di diritto che appare non solo errato e contrastante con la pacifica giurisprudenza costituzionale in materia di diritti finanziariamente condizionati, ma anche foriero di responsabilità ove applicato”.

 

Dal notiziario del 29 ottobre 2015

Maroni: cronoprogramma di attuazione verrà rispettato.

“Abbiamo già iniziato ad attuare questa riforma, il prossimo passo è la nomina, entro lunedì prossimo, del direttore generale della nuova Agenzia di controllo. Poi il Consiglio regionale approverà la legge che mantiene l’Allegato 1, che riguarda il disegno dell’organizzazione territoriale. Entro fine anno, invece, nomineremo i nuovi direttori generali delle nuove Ats e delle nuove Asst. Per cui abbiamo tempi certi e rapidi e il cronoprogramma verrà rispettato”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, presentando a Varese la riforma dell’evoluzione del sistema sociosanitario lombardo presso l’Università dell’Insubria.

 

Maroni: con riforma risparmi per ridurre liste di attesa e ticket.

“Non abbiamo bisogno di ridurre la spesa, questa riforma non è stata fatta per tagliare i costi o chiudere gli ospedali, perché, per fortuna, come Regione Lombardia non ne abbiamo bisogno. Siamo una Regione virtuosa, la Regione Lombardia ha deficit zero, quindi non abbiamo la necessità di tagliare i costi per ridurre il deficit”. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, presentando, a Varese, la riforma dell’evoluzione del Sistema socio-sanitario lombardo presso l’Università dell’Insubria. “Però questa riforma porterà a ulteriori risparmi di spesa, ha annunciato il presidente, perché avremo una maggiore efficienza e, dunque, una riduzione dei costi di gestione, che, a regime, stimiamo in 400 milioni di euro. Tutti i soldi che verranno reimmessi nel Sistema socio-sanitario, per esempio per investire sulla riduzione delle liste di attesa o per ridurre i ticket o le rette delle Rsa”.

 

2.      Dalle agenzie di stampa nazionali:

Ø      Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it

Dalla Newsletter del 1° novembre 2015.

Stabilità. Servizio studi Senato: “Stanziamento fabbisogno sanitario deciso senza nuova Intesa Stato Regioni. Patto per la Salute da rivedere?”

Così, in un ampio dossier, il servizio studi di Palazzo Madama fa il punto sul provvedimento e, in particolare, su quanto stabilito all’articolo 32. A ‘discolpa’ dell’Esecutivo viene ricordato che l’articolo 26 del D.lgs 68/2011 ha precisato che, dal 2013, la determinazione del fabbisogno sanitario è fissata in coerenza con il quadro macroeconomico del Paese e nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Leggi l’articolo. Vai al Dossier.

Ø      Dalla “Conferenza delle Regioni”: www.regioni.it/newsletter

Da Regioni.it n. 2821 del 30 ottobre 2015

CREA: il mancato aumento del fondo sanitario è un taglio.

Antonini (Presidente Copaff): la sanità è uno dei pochi settori pubblici in cui l’Italia si trova ai primi posti nelle classifiche internazionali. “Dobbiamo uscire dalla logica che il mancato aumento al fondo non sia un taglio perché non è corretto”, non fa troppi giri di parole Federico Spandonaro, Professore aggregato presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, in occasione della presentazione dell’11° Rapporto annuale Crea Sanità (curato dal consorzio Crea, il gruppo di lavoro dell’Università di Tor Vergata, diretto da Federico Spandonaro). A questo punto occorre una “moratoria a medio termine di ogni tentativo di contrarre ulteriormente la crescita del finanziamento sanitario”. Una richiesta precisa che si leva dal mondo accademico e sostenuta da diversi esperti proprio, nel momento in cui la legge di Stabilità, con il mancato incremento del fondo sanitario per 2 miliardi inizia il suo percorso in Senato. Leggi l’articolo. Vai alla sintesi.

 

Ø     Da “SOS Sanità”: www.sossanita.it

Le news del 2.10. 2015

Primo piano. I giochi di parole di Renzi sui tagli alla sanità fanno arrabbiare: la reazione di regioni, sindacati, associazioni (e parere Senato: fondo a 113 miliardi). Sanità, decreto “taglia prestazioni”: il 68,5% degli italiani contro, “lede diritto salute”.

Disuguaglianze di Salute: nell’assistenza dipendono da fattori esterni al sistema sanitario ma anche dalla sua organizzazione.

Interventi. La salute mentale e i tagli alla sanità. Ecco perché si rischia il naufragio. di Fabrizio Starace. Sanità toscana, la riforma che serve. di Gavino Maciocco. Epatite C: quando la speranza ha un costo alto. di Michele Formoso, Anna Maria Marata. Sanità, decreto appropriatezza, come uscire dall’impasse. di Cesare Fassari. Decreto appropriatezza in sanità: obiettivi giusti, applicazione sbagliata. di Pier Luigi Bartoletti. Droghe, l’Onu sceglie la depenalizzazione. di Marco Perduca.

Il welfare aziendale non sostituirà il sindacato. di Annamaria Furlan (intervista di Roberto Salvia).

Prestazioni sanitarie soggette a condizioni di erogabilità - da Sos Sanità

 

Le news del 9.10. 2015

Interventi. Sulla sanità il premier sbaglia a far di conto. di Guglielmo Pepe. Finanziamento sanità: surreali dichiarazioni di Renzi alla Camera. di Stefano Cecconi. Mix culture neomanicomiali e carcerarie: la carta dei servizi di Castiglione delle Stiviere. di Luigi Benevelli

Approfondimenti. Il D.d.L. di riforma Terzo Settore, alcuni punti centrali - da Forum Terzo Settore. Un medico per la persona, la famiglia, la società. 71° Congresso nazionale - da Fimmg. Accesso ai farmaci: le Raccomandazioni - da Cittadinanzattiva. Meno farmaci in età avanzata: studio del Geriatric Working Group - da Aifa.

Salute in Europa: European Health Report 2015 - da Oms.

Andamento spesa sanitaria regionale 2008/2014. Aggiornamento - da Agenas

 

Le news del 16.10. 2015

Primo piano. Tagli al Fondo Sanitario in legge stabilità: Renzi annuncia aumento finanziamento ma i numeri dicono il contrario. Legge stabilità trattativa Governo Regioni su fondo sanità: il finanziamento 2016 scende ancora, costi standard strumentali ? Piano contro la Povertà Adesso !: Alleanza contro la povertà presenta le richieste al Governo per legge di stabilità.

Primo Soccorso stopOPG-REMS: parte il servizio di informazione e pareri per gli internati.

Interventi. Progetto InNov@Fimmg. E’ questa l’innovazione dei medici di famiglia ? di Alice Cicognani, Viviana Forte, Cecilia Francini. Ospedali Psichiatrici Giudiziari ancora aperti, troppe Rems. Lettera aperta al sottosegretario De Filippo. di Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Vito D’Anza, Patrizio Gonnella. Povertà, misure del Governo inefficaci. di Maurizio Bernava. Droghe: la Fini-Giovanardi produce ancora danni. di Salvina Rissa.

La contrattazione sociale negli anni della crisi, occorre innovare. di Maria Guidotti, Beppe De Sario.

Dove andrà il welfare sociale? di Cristiano Gori (intervista di Sonia Guarino).

 

Le news del 24.10. 2015

Primo piano. Prelievi alla sanità per 21 miliardi con le leggi di stabilità del Governo Renzi: per Chiamparino “bicchiere mezzo vuoto” ma intanto si dimette da Presidente della Conferenza Regioni. Cresce la protesta. Sanità a pezzi con meno diritti e più disuguaglianze, mobilitazione dei medici: 10 punti per progettare il futuro del SSN, manifestazione nazionale il 28 novembre. Il futuro è sociale: diamo forza al welfare, mobilitazione del Forum III Settore.

Interventi. Il Patto per la Salute per Renzi è carta straccia. di Guglielmo Pepe. Definanziamento coatto come strategia. di Ivan Cavicchi.

Fondo Sanitario sarà tagliato. E non è finita. Si apre strada per sanità privata a pagamento, ingiusta e dannosa. Serve mobilitazione unitaria. di Stefano Cecconi

 

Le news del 31.10. 2015

Primo piano. Rapporto Crea 2015, spesa sanitaria in Italia più bassa che in Europa:stiamo perdendo il vantaggio in termini di salute. Legge Stabilità continua il “prelievo” dal Fondo Sanitario, risorse dei Lea usate per altri scopi: FSN scende ancora da 113,1 a 111 mld e nuovi tagli fino al 2019, cresce la protesta. Parte la mobilitazione dei lavoratori pubblici: Contratti non spiccioli, pronti ad arrivare allo sciopero generale.

Interventi. Il Governo ci ripensi. In sanità spendiamo meno che nel resto d’Europa. di Enrico Rossi. La ribellione dei medici. di Guglielmo Pepe. Un evento previsto: il calo delle coperture vaccinali in Italia nel 2014. di Luciano Pinto, Giuseppe Di Mauro, Gianni Bona. Responsabilità professionale. Chi decide le Linee Guida? di Alberto Donzelli, Alessandro Battaggia, Paolo Longoni, Giulio Mariani, Luca Mascitelli, Alessandro Nobili, Gianfranco Porcile e Alberto Aronica.

Assalto finale al Servizio Sanitario Nazionale. di Gavino Maciocco.

La bozza del DM Lorenzin sull’appropriatezza. di Ettore Jorio.

 

Ø     Da “Epicentro”: www.epicentro.iss.it

Dal n. 588 del 1.10.2015

Allattamento materno. È dedicata ad allattamento e lavoro la Settimana per l’allattamento materno 2015. EpiCentro propone nuove pagine sul tema: le informazioni generali, i dati epidemiologici italiani completi di infografiche, le principali raccomandazioni sull’alimentazione infantile e le definizioni delle modalità di alimentazione infantile. Coperture vaccinali. Dai ricercatori del Cnesps una riflessione sui dati di copertura a 24 mesi d’età (2000-14) pubblicati dal Ministero; on line anche le infografiche sull’Italia. Salute globale. L’Oms Europa pubblica l’European Health Report 2015 e fa il punto sull’avvicinamento agli obiettivi del programma Health 2020. Leggi l’approfondimento. Stili di vita. Fermare, entro il 2020, la crescente diffusione di sovrappeso e obesità tra i giovani: questo l’obiettivo di Janpa, la Joint Action europea sulla nutrizione e l’attività fisica.

 

Dal n. 589 dell’8.10.2015

Obesità e sovrappeso. Obesity day (10 ottobre): OKkio alla Salute e Passi, il coinvolgimento dell’Italia nella lotta all’obesità infantile e gli ultimi dati sull’eccesso ponderale tra gli adulti. Salute mentale. È dedicato alla dignità nell’ambito della salute mentale il World Mental Health Day 2015 (10 ottobre). On line anche gli ultimi dati Passi sulla depressione tra gli adulti italiani.

 

Dal n. 590 del 22.10.2015

Sicurezza stradale. Ogni anno 1,25 milioni di persone muoiono in un incidente stradale. In Italia il numero di incidenti risulta in diminuzione, ma nel 2013 le vittime erano ancora 3721. Questi i dati che arrivano dal nuovo report Oms sulla sicurezza stradale. Prevenzione del tabagismo. Lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco: tra le novità del nuovo Decreto legislativo, il divieto di fumo in auto in presenza di minori e donne incinte. Vaccinazioni. Calo delle coperture vaccinali in Italia: leggi il contributo (pdf 670 kb) dei vertici della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps).

 

Dal n. 592 del 29.10.2015

Tumori. Analisi dei percorsi diagnostico-terapeutici in oncologia: due report raccontano l’impegno delle Asl lombarde per i tumori colorettale e mammario.

 

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