Block Notes n. 6, febbraio 2015

Dipartimento Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia 
A cura di M. Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa

 

In questo numero:

Dalle agenzie di stampa nazionali:

ü  Liberalizzazioni. Ecco le “lenzuolate” di Guidi. Norme “shock” per le farmacie

ü  Tutti i documenti dei “nuovi Lea”. Costo finale: 414 milioni

ü  Nuovi Lea. Cgil: “Si rischia di approvare un buon provvedimento ma velleitario”

ü  Dossier. La crisi dei Pronto Soccorso

ü  L’Italia agli ultimi posti in Europa per numero di posti letto ospedalieri

ü  La “strage” dei posti letto: dal 2000 tagliati 71.000 letti. E presto ne salteranno altri 3.000

ü  Gli accessi al Pronto soccorso calano ma resta il caos

ü  Personale in calo: quasi 24.000 in meno negli ultimi 4 anni

ü  Corte dei conti: “Sanità particolarmente esposta a illeciti”

ü  Aifa. Spesa farmaceutica territoriale rispetta il tetto ma l’ospedaliera lo sfora del 23%

ü  118. Il personale incide dal 75 all’89% dei costi. E la colpa è del blocco del turn over

ü  Istat. Nascite, nel 2014 solo 509.000. Calo sia per italiane che straniere

ü  Ospedali, si cambia. Presto in Gazzetta il Regolamento con i nuovi standard

ü  Riforma Costituzione. Allo Stato esclusività su politiche salute e sociali

ü  Morire di disoccupazione. Nel mondo 200mila suicidi

ü  Liberalizzazioni. Aifa: quelle già in vigore hanno fallito, italiani hanno speso più di prima

ü  Delega lavoro. Le Regioni rilanciano “il doppio binario” per l’accesso dei medici al Ssn

ü  Report 2014su donazioni e trapianti.. Sistema sempre più efficiente. È record di donazioni

ü  Istat. Sanità italiana: spendiamo sempre meno sia nel pubblico che nel privato

ü  Maternità in Italia. Tre Punti nascita su dieci fuori standard

ü  Nascite. Le mamme scelgono l’ospedale pubblico. Ancora troppi cesarei: sono il 36,7%

ü  Morte Nicole. Sip: ennesima prova delle diseguaglianze del sistema sanitario

ü  Lorenzin: ticket al pronto soccorso. Fallito federalismo sanitario

ü  Stabilità. Intesa Stato Regioni: per la sanità sforbiciata da 2,637 mld.

ü  La Cgil boccia l’Intesa Stato Regioni: Renzi e Lorenzin ipocriti, pochezza delle Regioni

ü  Malattie Rare. Ogni anno 19mila nuovi casi. E il 20% sono bambini

ü  Dossier Agenas sulla spesa sanitaria. Dal 2010 al 2013 giù di 1 miliardo

ü  Precari Ssn. Lorenzin firma Decreto per la stabilizzazione

ü  Comma 566. Nuove competenze per gli infermieri, anche il Parlamento si schiera

 

Dalle agenzie di stampa nazionali

Ø  Da “Quotidiano Sanità”: www.quotidianosanita.it

Dalla Newsletter del 4 febbraio 2015.

Il jogging allunga la vita. Ma solo “a piccole dosi”.

Uno studio pubblicato sul giornale dei cardiologi americani consiglia le ‘dosi’ ideali dell’attività fisica. Bene il jogging, ma non più di tre volte a settimana, per un totale di 1-2,4 ore totali e a passo lento-moderato. Chi fa di più, finisce col farsi del male.

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Dalla Newsletter del 5 febbraio 2015.

Patto Salute. Botti: “Tempi attuazione dilatati. Ma con Regioni ci siamo dati priorità”.

Sull’assistenza ospedaliera è ora “di analizzare i costi in proporzione ai servizi offerti ai cittadini”. Mentre sul Patto per la Salute: “Tempi molto stringenti ma con Regioni ci siamo dati priorità come i Lea”. Questi alcuni punti toccati dal Dg della programmazione del Ministero della Salute in un’intervista sull’ultimo numero di Monitor, la rivista dell’Agenas.

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Dalla Newsletter del 6 febbraio 2015.

Liberalizzazioni. Ecco le “lenzuolate” di Guidi. Norme “shock” per le farmacie. Se ne potranno aprire altre 20 mila. E i farmaci di fascia C con ricetta in libera vendita.

Ma non solo. Si accelera la rimborsabilità a carico del Ssn per i “nuovi” farmaci equivalenti. Sarà più facile aprire strutture e servizi sanitari privati non convenzionati. Ogni due anni verifica accreditamenti per eventuali nuovi ingressi del privato. Si abbassa la soglia della differenza di prezzo per la rinegoziazione dei contratti di fornitura di beni e servizi. E per le farmacie salta anche il limite delle 4 licenze per le società di farmacisti.

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Dalla Newsletter dell’8 febbraio 2015.

Tutti i documenti dei “nuovi Lea”. La proposta di Lorenzin per riformare il “paniere” del Ssn fermo al 2001. Costo finale: 414 milioni.

Prestazioni in più, ma anche tagli alle “vecchie” e ticket per 8,7 milioni. Esentate altre 6 malattie croniche e oltre 110 nuove malattie rare. Entrano epidurale, eterologa, ludopatia e screening neonatale per la sordità. Sei nuovi vaccini gratuiti. Ci sarà una “soglia” per il cesareo. E poi entrano nuovi ausili protesici compresi quelli per la comunicazione dei malati di Sla. (Tutti i documenti in allegato.) Vai all’articolo

 

Dalla Newsletter del 9 febbraio 2015.

Nuovi Lea. Cgil: “Si rischia di approvare un buon provvedimento ma velleitario”.

“Bisogna cambiare metodo: se si vogliono rendere effettivi ed esigibili i Lea ai cittadini, Governo e Regioni devono aprirsi al confronto”. Il sindacato dà una prima valutazione sulla proposta di aggiornamento e sottolinea il rischio principale: “I tagli rendono dubbia la copertura finanziaria”. Vai all’articolo

Il focus Cgil sui nuovi Lea

 

Dalla Newsletter del 10 febbraio 2015.

Dossier. La crisi dei Pronto Soccorso.

I perché di un’emergenza “annunciata”: dal 2000 ad oggi tagliati oltre 71mila posti letto e l’alternativa sul territorio non decolla. Personale senza ricambio. E l’influenza non c’entra niente. È in questo “tridente” la ragione della crisi ormai cronica dei nostri pronto soccorso. Al di là dei problemi logistici e di organizzazione il problema principale è che i pazienti da ricoverare non hanno un posto letto ad aspettarli nei reparti ormai ridotti all’osso. E sul territorio l’alternativa ancora arranca. Nessun dato, invece, a confermare che tra le cause vi sia anche l’influenza stagionale. Vai all’articolo

 

L’Italia agli ultimi posti in Europa per numero di posti letto ospedalieri

La riduzione dei posti letto ospedalieri è stata attuata anche negli altri Paesi dell’UE, ma non in misura così pesante come in Italia, che rimane costantemente sotto la media EU 28. La differenza del nostro Paese che secondo Eurostat possiede 3,6 letti ogni 1000 abitanti con i nostri diretti competitor europei come Francia e Germania è elevata, rispettivamente nel 2011 segnano una media di 6,37 e 8,22 posti letto per acuti ogni 1000 abitanti. Ma ci sono anche alcuni Stati, che hanno invece meno posti letto: Svezia con 2,70, il Regno Unito con 2,89 e la Spagna con 3,1.

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La “strage” dei posti letto: dal 2000 tagliati 71mila letti. E presto ne salteranno altri 3.000.

Analizzando il dato dei posti letto si registra a livello nazionale dal 2000 al 2013 una diminuzione del 24% pari a meno 71.233 letti. Ma non basta dai nuovi standard ospedalieri approvati l’anno scorso dalla Sato Regioni si aspetta un’ulteriore riduzione di circa 3.000 letti nei prossimi anni. Una dieta che ha portato il Ssn a disporre nel 2013 di 224.576 letti per acuti e lungodegenza con un rapporto di 3,8 letti per 1000 abitanti (un target molto vicino al limite imposto dai nuovi Standard ospedalieri di 3,7 letti ogni 1000 abitanti. Ma l’analisi dei numeri evidenzia come tra le Regioni vi siano in ogni caso differenze marcate: alcune hanno meno letti rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale, mentre altre sforano i limiti fissati dagli standard. Vai all’articolo

 

Gli accessi al Pronto soccorso calano ma resta il caos.

I numeri sugli accessi e i ricoveri al Pronto soccorso evidenziano un calo degli accessi tra il 2000 e il 2011 del 6,9%, ma soprattutto, una diminuzione in percentuale delle persone che vengono ricoverate successivamente (-7,8%). Insomma, rispetto al 2000 si sono ridotti lievemente gli accessi, ma allora un paziente su 4 che accedeva al Pronto soccorso veniva ricoverato (il 22,7%), mentre nel 2011 le persone ricoverate sono state solo il 14,9%. In ogni caso si evidenzia come le Regioni del centro sud siano quelle dove si accede e si ricovera di più. Vai all’articolo

 

Personale in calo: quasi 24.000 in meno negli ultimi 4 anni.

In questo contesto negli ultimi anni si è assistito anche ad un calo del personale del Ssn, spesso causato dal blocco del turnover nelle Regioni in Piano di rientro. Dal 2009, con la crisi, al 2013 gli occupati nel Servizio sanitario nazionale sono diminuiti di 23.476 unità. Nel Servizio sanitario nazionale, nel 2013, risultano impiegate 670.240 unità di personale, di cui 616.214 a tempo pieno e 54.026 part time. Gli uomini sono 232.187 e le donne 438.053. Rispetto al 2012 si registra un calo di 3.175 unità (- 0,5%) e di 23476 (- 4,4%) negli ultimi anni. Per il 2014 le previsioni non sono rosee: dovrebbe proseguire il trend negativo con un ulteriore calo dello 0,59%. La maggior parte degli operatori ha un contratto a tempo pieno (92%). Mentre a rapporto determinato ci sono 27.327 persone.

 

Corte dei conti: “Sanità particolarmente esposta a illeciti”. Danni erariali contesati per 183mln. Ma “danni possibili” arrivano a 555mln.

Dalle consulenze illegittime, all’acquisizione illecita di beni e servizi passando per gli abusi su intramoenia ed extramoenia fino agli appalti irregolari. I giudici contabili in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario evidenziano come il comparto “conferma la sua tendenza ad essere un ambito particolarmente esposto a fatti illeciti di varia natura”. Vai all’articolo

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Dalla Newsletter del’11 febbraio 2015.

Spesa farmaceutica. La territoriale rispetta il tetto ma l’ospedaliera lo sfora del 23%. Il report Aifa.

Per la territoriale a livello nazionale si sta all’11,15% (tetto 11,35%). Per l’ospedaliera siamo invece al 4,52% (tetto 3,5%). Solo tre regioni sotto il tetto per i farmaci ospedalieri. Mentre otto superano comunque (anche se di poco) quello territoriale. Aumenta del 4,3% la quota a carico dei cittadini (ticket e compartecipazione su prezzo di riferimento) che si attesta a 1,249 mld. Vai all’articolo

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Dalla Newsletter del 12 febbraio 2015.

Servizio “118”. Il personale incide dal 75 all’89% dei costi. E la colpa è del blocco del turn over.

Il mancato ricambio incide infatti su anzianità media di servizio, straordinari e turni aggiuntivi facendo lievitare i costi per stipendi e indennità. Mentre i risparmi possono provenire da centrali di acquisto e bandi di gara unici. Lo studio condotto da Fiaso con l’Università di Trento per l’individuazione di costi standard ottimali. Analizzati i servizi di quattro regioni italiane (Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia e Umbria). Vai all’articolo

 

Nascite. Nel 2014 solo 509.000. Mai così poche dai tempi dell’Unità d’Italia. Il calo sia per italiane che straniere. Al Sud sempre meno figli.

Pubblicati gli ultimi dati Istat. I nuovi nati sono in costante diminuzione: 5.000 in meno rispetto all’anno scorso. Calano anche i morti. In tutto 597mila, quattromila in meno rispetto al 2013. In media ogni donna ha 1,39 figli e l’età media delle mamme è di 31,5 anni. Più figli al nord. Crolla il mito del sud “bacino riproduttivo” del Paese. Vai all’articolo

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Dalla Newsletter del 14 febbraio 2015.

Ospedali, si cambia. Presto in Gazzetta il Regolamento con i nuovi standard.

Arrivano gli “ospedali di comunità” gestiti dagli infermieri e le grandi reti per patologia. Stop ai privati con meno di 60 letti. Ecco il testo finale del regolamento dopo i rilievi del Consiglio di Stato. Trasmesso alla GU il testo, rivisto e corretto, del regolamento sugli standard ospedalieri già approvato in Stato Regioni il 5 agosto scorso ma poi “stoppato” dal Consiglio di Stato. Fissato il nuovo standard p/l abitante e riclassificati gli ospedali. Soglie minime per volumi ed esiti. Stop al convenzionamento per le case di cura private con meno di 60 letti. Dai nuovi standard attesi 3mila pl in meno. Vai all’articolo

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Riforma Costituzione. Camera conclude esame emendamenti. Allo Stato esclusività su politiche salute e sociali. A Regioni organizzazione e programmazione dei servizi.

Alla fine la Camera ha concluso l’esame del ddl di riforma della Costituzione che, oltre all’abolizione del Senato elettivo e legislativo, cambia anche il titolo V con una netta separazione delle competenze in materia sanitaria tra lo Stato e le Regioni. Per il PD, “con il nuovo art. 117 si pone fine alla disomogeneità dei sistemi sanitari”.

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Dalla Newsletter del 16 febbraio 2015.

Morire di disoccupazione. Nel mondo 200mila suicidi dopo aver perso il lavoro o per la paura di perderlo o di non trovarlo.

Uno studio svizzero pubblicato su Lancet Psychiatry quantifica l’entità del problema: un caso di suicidio su cinque sarebbe infatti legato alla disoccupazione. E ogni anno sono quasi un milione i suicidi nel mondo. L’impennata di quelli legati alla disoccupazione si è registrata in questi ultimi anni di crisi economica

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Dalla Newsletter del 17 febbraio 2015.

Liberalizzazioni. Aifa: “Quelle già in vigore hanno fallito. Italiani hanno speso più di prima per i farmaci di fascia C: +200 milioni dal 2006”.

La causa è l’effetto intrinseco di spinta al consumo. Lo rileva l’Agenzia del farmaco che ha analizzato il mercato dal 2006 ad oggi per i farmaci C (Sop e da banco). “Se l’obiettivo della liberalizzazione era quello di rappresentare un vantaggio per i pazienti, con una riduzione dei prezzi tramite una vera concorrenza e un complessivo risparmio a loro vantaggio, i dati obiettivi e certificati evidenziano il completo fallimento di tale presupposto”.

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Dalla Newsletter del 18 febbraio 2015.

Delega lavoro (ex art 22 Patto Salute). Le Regioni rilanciano “il doppio binario” per l’accesso dei medici al Ssn.

Si può entrare anche senza specializzazione, ma niente dirigenza. Ecco il testo definitivo che andrà al Governo. Continua il ping pong di ipotesi sul ddl delega che dovrebbe rivedere i criteri di accesso e i contratti di specializzazione per i medici del Ssn. Le Regioni hanno definito la loro nuova proposta da inviare al Governo che prevede nuovamente l’accesso diretto al Ssn con la sola laurea e abilitazione ma con inquadramento non dirigenziale. E dalla proposta regionale “spariscono” i riferimenti alle altre figure non mediche. Vai all’articolo

La proposta delle Regioni

 

Dalla Newsletter del 19 febbraio 2015.

Donazioni e Trapianti. I dati del Report 2014. Sistema sempre più efficente. È record di donazioni.

L’attività di trapianto aumenta. Stabili le liste di attesa. Cresce dal 2012 la sopravvivenza di chi aspetta per la maggiore qualità di terapie farmacologiche e sostitutive ai pazienti in attesa. È quanto emerge dal Report effettuato dal Centro nazionale trapianti presentato oggi al ministero della Salute. Vai all’articolo

 

Foto Istat della sanità italiana: “Spendiamo sempre meno sia nel pubblico che nel privato”.

L’istantanea nel rapporto “Noi Italia” 2015. Spendiamo in media 2.500 dollari procapite contro i 3.000 di Francia e Germania. In calo progressivo i letti ospedalieri con un indice del 3,4 per mille che ci colloca al 23° posto nella classifica UE. Malattie cardiovascolari e tumori prime cause di morte. Vai all’articolo

 

Dalla Newsletter del 20 febbraio 2015.

Maternità in Italia. Save the Children. Tre Punti nascita su dieci fuori standard. La mortalità infantile al Sud: +30%

In Campania, Sicilia, Lazio e  Sardegna i Punti nascita più “fragili”. I maggiori picchi di mortalità in Sicilia, 4,8 bambini che perdono la vita entro il primo anno, su mille nati vivi, Campania (4,1), Lazio (3,9) e Liguria (3,8). Questi i dati del nuovo rapporto di Save the Children “Mamme in arrivo”. Vai all’articolo

 

Dalla Newsletter del 21 febbraio 2015.

Nascite. Le mamme scelgono l’ospedale pubblico: lo preferiscono quasi 9 su 10. Ancora troppi cesarei: sono il 36,7% del totale. E l’1,4% delle donne ricorre alla Pma.

Pubblicato il 10° rapporto Cedap del ministero della Salute. Fotografate le attività di 567 punti nascita in tutta Italia per un totale di 541.206 eventi nascita (pari al 99% del totale dei nati registrati in anagrafe nel 2011). Il 19% delle mamme non è italiana con un’età media di 29,4 anni. Più “vecchie” le mamme tricolori con una età media vicina ai 33 anni. Vai all’articolo

 

Dalla Newsletter del 23 febbraio 2015.

Morte Nicole. Sip: “Ennesima prova delle diseguaglianze del sistema sanitario”.

Per il Comitato per la bioetica della Società di Pediatria, l’ennesima “task force” non risolverà il problema di un sistema che non riesce a garantire livelli appropriati di assistenza su tutto il territorio nazionale. “E’ una sfida organizzativa, ma anche di regole”.

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Dalla Newsletter del 24 febbraio 2015.

Lorenzin: “Ticket per chi va al pronto soccorso quando non serve”. E alle Regioni: “Non possono auto tagliarsi il Fondo. Federalismo sanitario ha fallito”.

“C’è un abuso nell’utilizzo del Ps. Un’abitudine del cittadino. E non sarei contraria a far pagare gli accessi impropri. Ci dovrebbe essere un ticket e con la tessera sanitaria tutti i dati sono noti”. Così ieri sera a Piazza Pulita su la 7 in una lunga intervista che ha toccato tutti i temi “caldi” della sanità. A partire dalla tragedia di Catania fino al braccio di ferro con le Regioni sui tagli della stabilità

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Come funziona il ticket sul pronto soccorso. Le regole regione per regione

Studio Agenas sui Ticket: il Rapporto

 

Dalla Newsletter del 25 febbraio 2015.

Ricerca shock australiana: “Due fumatori su tre moriranno per colpa delle sigarette. E vivranno 10 anni di meno di chi non fuma”.

È il primo studio a determinare l’impatto effettivo del fumo sulla mortalità. Sotto osservazione più di 200mila persone. Il rischio di morte prematura è triplicato rispetto a chi non ha mai fumato. Anche fumare appena dieci sigarette al giorno raddoppia il rischio di mortalità, mentre consumarne un pacchetto al giorno fa aumentare questo rischio di 4-5 volte.

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Dalla Newsletter del 26 febbraio 2015.

Stabilità. Via libera all’Intesa Stato Regioni. Per la sanità sforbiciata da 2,637 mld. Ma spese da tagliare saranno decise entro marzo.

Per la sanità 2 miliardi in meno per le Regioni ordinarie e 352 milioni per quelle a statuto speciale. In più scendono di 285 milioni i finanziamenti per l’edilizia ospedaliera. Al momento non è stata individuata alcuna area specifica di risparmio. Sarà una nuova intesa da siglare entro il 31 marzo a decidere dove e quanto tagliare. Chiamparino: “Tagli in sanità valgano solo per il 2015”.

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Stabilità. Via libera all’Intesa Stato Regioni. Per la sanità sforbiciata da 2,637 mld. Ma spese da tagliare saranno decise entro marzo.

La Cgil boccia l'Intesa Stato Regioni. “Renzi e Lorenzin ipocriti. Le Regioni hanno dimostrato pochezza”.

Speciale Giornata Malattie Rare. Ogni anno 19mila nuovi casi. E il 20% sono bambini.

Dossier Agenas sulla spesa sanitaria. Dal 2010 al 2013 giù di 1 miliardo. Ma 8 regioni hanno ancora i conti in “rosso”. Lazio in testa.

Precari Ssn. Lorenzin firma Decreto per la stabilizzazione. “È l'inizio di un percorso”.

Comma 566. Anche il Parlamento si schiera. Ecco cosa pensano maggioranza e opposizione sulla “battaglia” per le nuove competenze per gli infermieri e gli altri operatori sanitari e tecnici.

  1. Dalle agenzie di stampa nazionali

http://www.cgil.lombardia.it/Root/AreeTematiche/WelfareeSanità/Blocknotessanità/2015/N5Febbraio/tabid/13380/Default.aspxil testo dell’Intesa

 

La Cgil boccia l’Intesa Stato Regioni. “Renzi e Lorenzin ipocriti. Le Regioni hanno dimostrato pochezza”.

Durissima la reazione della segretaria confederale Vera Lamonica.”Si svela l’ipocrisia dell’esecutivo di Renzi e Lorenzin, secondo cui il settore non sarebbe stato toccato. E si evidenzia ancor di più la debolezza di una Conferenza delle Regioni, che prima ha subito i tagli della manovra e poi non ha avuto il coraggio di sfidare il governo a indicare chiaramente i risparm possibili per aggredire sprechi e inefficienze”. Vai all’articolo

 

Dalla Newsletter del 27 febbraio 2015.

Speciale Giornata Malattie Rare. Ogni anno 19mila nuovi casi. E il 20% sono bambini.

Cadrà il prossimo 28 febbraio ma si è celebrata oggi all’Istituto superiore di sanità. Un evento articolato su cinque parole chiave: Ascolto, Formazione, Servizi, Inclusione, Solidarietà. In Italia si stimano 20 malati rari ogni 10mila abitanti. Il 45% dei bambini colpiti soffre di malformazioni congenite. Negli adulti più diffuse le malattie del sistema nervoso centrale. Vai all’articolo

 

Dalla Newsletter del 1° marzo 2015.

Dossier Agenas sulla spesa sanitaria. Dal 2010 al 2013 giù di 1 miliardo. Ma 8 regioni hanno ancora i conti in “rosso”. Lazio in testa.

Il 70% delle Regioni ha ridotto le spese. Aumentano invece i costi a Bolzano, Trento e Lombardia. Quest’ultima ha avuto un incremento di 600 milioni. Migliorano i conti delle Regioni in piano di rientro. Ma nel 2013 resta un disavanzo prima delle coperture di quasi 900 milioni, di cui 669 addebitabili al Lazio. Male anche i conti di Liguria (-78 milioni e Molise (-54,5 milioni).

Vai all’articolo Lo studio Agenas

 

Dalla Newsletter del 3 marzo 2015.

Precari Ssn. Lorenzin firma Decreto per la stabilizzazione. “È l’inizio di un percorso”.

Possibilità avvio concorsi riservati al personale precario degli enti del Ssn per coprire sino al 50% dei posti disponibili. Potranno accedere alla stabilizzazione i precari del SSN che abbiano prestato un servizio effettivo non inferiore ai tre anni nell’ambito del quinquennio precedente. Disciplinate anche procedure di reclutamento per lavoratori socialmente utili.

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Dalla Newsletter del 4 marzo 2015.

Comma 566. Anche il Parlamento si schiera. Ecco cosa pensano maggioranza e opposizione sulla “battaglia” per le nuove competenze per gli infermieri e gli altri operatori sanitari e tecnici.

Domani il congresso nazionale dell’Ipasvi con al centro proprio il comma 566 e le nuove competenze. L’11 marzo la convocazione di Lorenzin dei sindacati medici sullo stesso tema. Ma i partiti cosa ne pensano? Ecco cosa ci hanno detto: Calabrò (NCD), Fucci (FI), Gelli (PD), Grillo (M5S), Nicchi (SEL), Rondini (Lega) e Vargiu (SC). E anche loro si spaccano.

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