Block Notes n. 6, febbraio 2015
Dipartimento
Welfare e nuovi diritti della Cgil Lombardia
A cura di M.
Oliviero, E. Naldi, G. Roversi e M. Vespa
In questo numero:
Dalle
agenzie di stampa nazionali:
ü Liberalizzazioni. Ecco le “lenzuolate” di
Guidi. Norme “shock” per le farmacie
ü Tutti i documenti dei “nuovi Lea”. Costo
finale: 414 milioni
ü Nuovi Lea. Cgil: “Si rischia di approvare un
buon provvedimento ma velleitario”
ü Dossier. La crisi dei Pronto Soccorso
ü L’Italia agli ultimi posti in Europa per
numero di posti letto ospedalieri
ü La “strage” dei posti letto: dal 2000
tagliati 71.000 letti. E presto ne salteranno altri 3.000
ü Gli accessi al Pronto soccorso calano ma
resta il caos
ü Personale in calo: quasi 24.000 in meno
negli ultimi 4 anni
ü Corte dei conti: “Sanità particolarmente
esposta a illeciti”
ü Aifa. Spesa farmaceutica territoriale
rispetta il tetto ma l’ospedaliera lo sfora del 23%
ü 118. Il personale incide dal 75 all’89% dei
costi. E la colpa è del blocco del turn over
ü Istat. Nascite, nel 2014 solo 509.000. Calo
sia per italiane che straniere
ü Ospedali, si cambia. Presto in Gazzetta il Regolamento
con i nuovi standard
ü Riforma Costituzione. Allo Stato esclusività
su politiche salute e sociali
ü Morire di disoccupazione. Nel mondo 200mila
suicidi
ü Liberalizzazioni. Aifa: quelle già in vigore
hanno fallito, italiani hanno speso più di prima
ü Delega lavoro. Le Regioni rilanciano “il
doppio binario” per l’accesso dei medici al Ssn
ü Report 2014su donazioni e trapianti..
Sistema sempre più efficiente. È record di donazioni
ü Istat. Sanità italiana: spendiamo sempre
meno sia nel pubblico che nel privato
ü Maternità in Italia. Tre Punti nascita su
dieci fuori standard
ü Nascite. Le mamme scelgono l’ospedale
pubblico. Ancora troppi cesarei: sono il 36,7%
ü Morte Nicole. Sip: ennesima prova delle
diseguaglianze del sistema sanitario
ü Lorenzin: ticket al pronto soccorso. Fallito
federalismo sanitario
ü Stabilità. Intesa Stato Regioni: per la
sanità sforbiciata da 2,637 mld.
ü La Cgil boccia l’Intesa Stato Regioni: Renzi
e Lorenzin ipocriti, pochezza delle Regioni
ü Malattie Rare. Ogni anno 19mila nuovi casi.
E il 20% sono bambini
ü Dossier Agenas sulla spesa sanitaria. Dal 2010
al 2013 giù di 1 miliardo
ü Precari Ssn. Lorenzin firma Decreto per la
stabilizzazione
ü Comma
566. Nuove competenze per gli infermieri, anche il Parlamento si schiera
Dalle
agenzie di stampa nazionali
Ø Da “Quotidiano
Sanità”:
www.quotidianosanita.it
Dalla Newsletter del 4 febbraio 2015.
Il jogging allunga la vita. Ma solo “a piccole dosi”.
Uno studio pubblicato sul
giornale dei cardiologi americani consiglia le ‘dosi’ ideali dell’attività
fisica. Bene il jogging, ma non più di tre volte a settimana, per un totale di
1-2,4 ore totali e a passo lento-moderato. Chi fa di più, finisce col farsi del
male.
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Dalla Newsletter del 5 febbraio 2015.
Patto Salute. Botti: “Tempi attuazione dilatati. Ma con
Regioni ci siamo dati priorità”.
Sull’assistenza ospedaliera
è ora “di analizzare i costi in proporzione ai servizi offerti ai cittadini”.
Mentre sul Patto per la Salute: “Tempi molto stringenti ma con Regioni ci siamo
dati priorità come i Lea”. Questi alcuni punti toccati dal Dg della
programmazione del Ministero della Salute in un’intervista sull’ultimo numero
di Monitor, la rivista dell’Agenas.
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Dalla Newsletter del 6 febbraio 2015.
Liberalizzazioni. Ecco le “lenzuolate” di Guidi. Norme “shock”
per le farmacie. Se ne potranno aprire altre 20 mila. E i farmaci di fascia C
con ricetta in libera vendita.
Ma non solo. Si accelera la
rimborsabilità a carico del Ssn per i “nuovi” farmaci equivalenti. Sarà più
facile aprire strutture e servizi sanitari privati non convenzionati. Ogni due
anni verifica accreditamenti per eventuali nuovi ingressi del privato. Si
abbassa la soglia della differenza di prezzo per la rinegoziazione dei
contratti di fornitura di beni e servizi. E per le farmacie salta anche il
limite delle 4 licenze per le società di farmacisti.
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Dalla Newsletter dell’8 febbraio 2015.
Tutti i documenti dei “nuovi Lea”. La proposta di Lorenzin
per riformare il “paniere” del Ssn fermo al 2001. Costo finale: 414 milioni.
Prestazioni in più, ma
anche tagli alle “vecchie” e ticket per 8,7 milioni. Esentate altre 6 malattie
croniche e oltre 110 nuove malattie rare. Entrano epidurale, eterologa,
ludopatia e screening neonatale per la sordità. Sei nuovi vaccini gratuiti. Ci
sarà una “soglia” per il cesareo. E poi entrano nuovi ausili protesici compresi
quelli per la comunicazione dei malati di Sla. (Tutti i documenti in
allegato.) Vai
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Dalla Newsletter del 9 febbraio 2015.
Nuovi Lea. Cgil: “Si rischia di approvare un buon provvedimento
ma velleitario”.
“Bisogna cambiare metodo:
se si vogliono rendere effettivi ed esigibili i Lea ai cittadini, Governo e
Regioni devono aprirsi al confronto”. Il sindacato dà una prima valutazione
sulla proposta di aggiornamento e sottolinea il rischio principale: “I tagli
rendono dubbia la copertura finanziaria”. Vai
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Il
focus Cgil sui nuovi Lea
Dalla Newsletter del 10 febbraio 2015.
Dossier. La crisi dei Pronto Soccorso.
I perché di un’emergenza “annunciata”:
dal 2000 ad oggi tagliati oltre 71mila posti letto e l’alternativa sul
territorio non decolla. Personale senza ricambio. E l’influenza non c’entra
niente. È in questo “tridente” la ragione della crisi ormai cronica dei nostri
pronto soccorso. Al di là dei problemi logistici e di organizzazione il
problema principale è che i pazienti da ricoverare non hanno un posto letto ad
aspettarli nei reparti ormai ridotti all’osso. E sul territorio l’alternativa
ancora arranca. Nessun dato, invece, a confermare che tra le cause vi sia anche
l’influenza stagionale. Vai
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L’Italia agli ultimi posti in Europa per numero di posti
letto ospedalieri
La riduzione dei posti
letto ospedalieri è stata attuata anche negli altri Paesi dell’UE, ma non in
misura così pesante come in Italia, che rimane costantemente sotto la media EU
28. La differenza del nostro Paese che secondo Eurostat possiede 3,6 letti ogni
1000 abitanti con i nostri diretti competitor europei come Francia e Germania è
elevata, rispettivamente nel 2011 segnano una media di 6,37 e 8,22 posti letto
per acuti ogni 1000 abitanti. Ma ci sono anche alcuni Stati, che hanno invece
meno posti letto: Svezia con 2,70, il Regno Unito con 2,89 e la Spagna con 3,1.
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La “strage” dei posti letto: dal 2000 tagliati 71mila letti.
E presto ne salteranno altri 3.000.
Analizzando il dato dei
posti letto si registra a livello nazionale dal 2000 al 2013 una diminuzione
del 24% pari a meno 71.233 letti. Ma non basta dai nuovi standard ospedalieri
approvati l’anno scorso dalla Sato Regioni si aspetta un’ulteriore riduzione di
circa 3.000 letti nei prossimi anni. Una dieta che ha portato il Ssn a disporre
nel 2013 di 224.576 letti per acuti e lungodegenza con un rapporto di 3,8 letti
per 1000 abitanti (un target molto vicino al limite imposto dai nuovi Standard
ospedalieri di 3,7 letti ogni 1000 abitanti. Ma l’analisi dei numeri evidenzia
come tra le Regioni vi siano in ogni caso differenze marcate: alcune hanno meno
letti rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale, mentre altre
sforano i limiti fissati dagli standard. Vai
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Gli accessi al Pronto soccorso calano ma resta il caos.
I numeri sugli accessi e i
ricoveri al Pronto soccorso evidenziano un calo degli accessi tra il 2000 e il
2011 del 6,9%, ma soprattutto, una diminuzione in percentuale delle persone che
vengono ricoverate successivamente (-7,8%). Insomma, rispetto al 2000 si sono
ridotti lievemente gli accessi, ma allora un paziente su 4 che accedeva al
Pronto soccorso veniva ricoverato (il 22,7%), mentre nel 2011 le persone ricoverate
sono state solo il 14,9%. In ogni caso si evidenzia come le Regioni del centro
sud siano quelle dove si accede e si ricovera di più. Vai
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Personale in calo: quasi 24.000 in meno negli ultimi 4 anni.
In questo contesto negli
ultimi anni si è assistito anche ad un calo del personale del Ssn, spesso
causato dal blocco del turnover nelle Regioni in Piano di rientro. Dal 2009,
con la crisi, al 2013 gli occupati nel Servizio sanitario nazionale sono
diminuiti di 23.476 unità. Nel Servizio sanitario nazionale, nel 2013,
risultano impiegate 670.240 unità di personale, di cui 616.214 a tempo pieno e
54.026 part time. Gli uomini sono 232.187 e le donne 438.053. Rispetto al 2012
si registra un calo di 3.175 unità (- 0,5%) e di 23476 (- 4,4%) negli ultimi
anni. Per il 2014 le previsioni non sono rosee: dovrebbe proseguire il trend
negativo con un ulteriore calo dello 0,59%. La maggior parte degli operatori ha
un contratto a tempo pieno (92%). Mentre a rapporto determinato ci sono 27.327
persone.
Corte dei conti: “Sanità particolarmente esposta a illeciti”.
Danni erariali contesati per 183mln. Ma “danni possibili” arrivano a 555mln.
Dalle consulenze illegittime,
all’acquisizione illecita di beni e servizi passando per gli abusi su
intramoenia ed extramoenia fino agli appalti irregolari. I giudici contabili in
occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario evidenziano come il comparto
“conferma la sua tendenza ad essere un ambito particolarmente esposto a fatti
illeciti di varia natura”. Vai
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alla relazione
Dalla Newsletter del’11 febbraio 2015.
Spesa farmaceutica. La territoriale rispetta il tetto ma l’ospedaliera
lo sfora del 23%. Il report Aifa.
Per la territoriale a
livello nazionale si sta all’11,15% (tetto 11,35%). Per l’ospedaliera siamo
invece al 4,52% (tetto 3,5%). Solo tre regioni sotto il tetto per i farmaci
ospedalieri. Mentre otto superano comunque (anche se di poco) quello
territoriale. Aumenta del 4,3% la quota a carico dei cittadini (ticket e
compartecipazione su prezzo di riferimento) che si attesta a 1,249 mld. Vai
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al Rapporto
Dalla Newsletter del 12 febbraio 2015.
Servizio “118”. Il personale incide dal 75 all’89% dei
costi. E la colpa è del blocco del turn over.
Il mancato ricambio incide
infatti su anzianità media di servizio, straordinari e turni aggiuntivi facendo
lievitare i costi per stipendi e indennità. Mentre i risparmi possono provenire
da centrali di acquisto e bandi di gara unici. Lo studio condotto da Fiaso con
l’Università di Trento per l’individuazione di costi standard ottimali.
Analizzati i servizi di quattro regioni italiane (Basilicata, Emilia Romagna,
Lombardia e Umbria). Vai
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Nascite. Nel 2014 solo 509.000. Mai così poche dai tempi
dell’Unità d’Italia. Il calo sia per italiane che straniere. Al Sud sempre meno
figli.
Pubblicati gli ultimi dati
Istat. I nuovi nati sono in costante diminuzione: 5.000 in meno rispetto all’anno
scorso. Calano anche i morti. In tutto 597mila, quattromila in meno rispetto al
2013. In media ogni donna ha 1,39 figli e l’età media delle mamme è di 31,5
anni. Più figli al nord. Crolla il mito del sud “bacino riproduttivo” del Paese.
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al Rapporto
Dalla Newsletter del 14 febbraio 2015.
Ospedali, si cambia. Presto in Gazzetta il Regolamento con i
nuovi standard.
Arrivano gli “ospedali di
comunità” gestiti dagli infermieri e le grandi reti per patologia. Stop ai
privati con meno di 60 letti. Ecco il testo finale del regolamento dopo i
rilievi del Consiglio di Stato. Trasmesso alla GU il testo, rivisto e corretto,
del regolamento sugli standard ospedalieri già approvato in Stato Regioni il 5
agosto scorso ma poi “stoppato” dal Consiglio di Stato. Fissato il nuovo
standard p/l abitante e riclassificati gli ospedali. Soglie minime per volumi
ed esiti. Stop al convenzionamento per le case di cura private con meno di 60
letti. Dai nuovi standard attesi 3mila pl in meno. Vai
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al Regolamento
Riforma Costituzione. Camera conclude esame emendamenti.
Allo Stato esclusività su politiche salute e sociali. A Regioni organizzazione
e programmazione dei servizi.
Alla fine la Camera ha
concluso l’esame del ddl di riforma della Costituzione che, oltre all’abolizione
del Senato elettivo e legislativo, cambia anche il titolo V con una netta
separazione delle competenze in materia sanitaria tra lo Stato e le Regioni.
Per il PD, “con il nuovo art. 117 si pone fine alla disomogeneità dei sistemi
sanitari”.
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Dalla Newsletter del 16 febbraio 2015.
Morire di disoccupazione. Nel mondo 200mila suicidi dopo
aver perso il lavoro o per la paura di perderlo o di non trovarlo.
Uno studio svizzero
pubblicato su Lancet Psychiatry quantifica l’entità del problema: un caso di
suicidio su cinque sarebbe infatti legato alla disoccupazione. E ogni anno sono
quasi un milione i suicidi nel mondo. L’impennata di quelli legati alla
disoccupazione si è registrata in questi ultimi anni di crisi economica
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Dalla Newsletter del 17 febbraio 2015.
Liberalizzazioni. Aifa: “Quelle già in vigore hanno fallito.
Italiani hanno speso più di prima per i farmaci di fascia C: +200 milioni dal
2006”.
La causa è l’effetto
intrinseco di spinta al consumo. Lo rileva l’Agenzia del farmaco che ha
analizzato il mercato dal 2006 ad oggi per i farmaci C (Sop e da banco). “Se l’obiettivo
della liberalizzazione era quello di rappresentare un vantaggio per i pazienti,
con una riduzione dei prezzi tramite una vera concorrenza e un complessivo
risparmio a loro vantaggio, i dati obiettivi e certificati evidenziano il
completo fallimento di tale presupposto”.
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Dalla Newsletter del 18 febbraio 2015.
Delega lavoro (ex art 22 Patto Salute). Le Regioni
rilanciano “il doppio binario” per l’accesso dei medici al Ssn.
Si può entrare anche senza
specializzazione, ma niente dirigenza. Ecco il testo definitivo che andrà al
Governo. Continua il ping pong di ipotesi sul ddl delega che dovrebbe rivedere
i criteri di accesso e i contratti di specializzazione per i medici del Ssn. Le
Regioni hanno definito la loro nuova proposta da inviare al Governo che prevede
nuovamente l’accesso diretto al Ssn con la sola laurea e abilitazione ma con
inquadramento non dirigenziale. E dalla proposta regionale “spariscono” i
riferimenti alle altre figure non mediche. Vai
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La
proposta delle Regioni
Dalla Newsletter del 19 febbraio 2015.
Donazioni e Trapianti. I dati del Report 2014. Sistema
sempre più efficente. È record di donazioni.
L’attività di trapianto
aumenta. Stabili le liste di attesa. Cresce dal 2012 la sopravvivenza di chi
aspetta per la maggiore qualità di terapie farmacologiche e sostitutive ai
pazienti in attesa. È quanto emerge dal Report effettuato dal Centro nazionale
trapianti presentato oggi al ministero della Salute. Vai
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Foto Istat della sanità italiana: “Spendiamo sempre meno sia
nel pubblico che nel privato”.
L’istantanea nel rapporto “Noi
Italia” 2015. Spendiamo in media 2.500 dollari procapite contro i 3.000 di
Francia e Germania. In calo progressivo i letti ospedalieri con un indice del
3,4 per mille che ci colloca al 23° posto nella classifica UE. Malattie
cardiovascolari e tumori prime cause di morte. Vai
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Dalla Newsletter del 20 febbraio 2015.
Maternità in Italia. Save the Children. Tre Punti nascita su
dieci fuori standard. La mortalità infantile al Sud: +30%
In Campania, Sicilia, Lazio
e Sardegna i Punti nascita più “fragili”.
I maggiori picchi di mortalità in Sicilia, 4,8 bambini che perdono la vita
entro il primo anno, su mille nati vivi, Campania (4,1), Lazio (3,9) e Liguria
(3,8). Questi i dati del nuovo rapporto di Save the Children “Mamme in arrivo”.
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Dalla Newsletter del 21 febbraio 2015.
Nascite. Le mamme scelgono l’ospedale pubblico: lo
preferiscono quasi 9 su 10. Ancora troppi cesarei: sono il 36,7% del totale. E
l’1,4% delle donne ricorre alla Pma.
Pubblicato il 10° rapporto
Cedap del ministero della Salute. Fotografate le attività di 567 punti nascita
in tutta Italia per un totale di 541.206 eventi nascita (pari al 99% del totale
dei nati registrati in anagrafe nel 2011). Il 19% delle mamme non è italiana
con un’età media di 29,4 anni. Più “vecchie” le mamme tricolori con una età
media vicina ai 33 anni. Vai
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Dalla Newsletter del 23 febbraio 2015.
Morte Nicole. Sip: “Ennesima prova delle diseguaglianze del
sistema sanitario”.
Per il Comitato per la
bioetica della Società di Pediatria, l’ennesima “task force” non risolverà il
problema di un sistema che non riesce a garantire livelli appropriati di
assistenza su tutto il territorio nazionale. “E’ una sfida organizzativa, ma
anche di regole”.
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Dalla Newsletter del 24 febbraio 2015.
Lorenzin: “Ticket per chi va al pronto soccorso quando non
serve”. E alle Regioni: “Non possono auto tagliarsi il Fondo. Federalismo
sanitario ha fallito”.
“C’è un abuso nell’utilizzo
del Ps. Un’abitudine del cittadino. E non sarei contraria a far pagare gli
accessi impropri. Ci dovrebbe essere un ticket e con la tessera sanitaria tutti
i dati sono noti”. Così ieri sera a Piazza Pulita su la 7 in una lunga
intervista che ha toccato tutti i temi “caldi” della sanità. A partire dalla
tragedia di Catania fino al braccio di ferro con le Regioni sui tagli della
stabilità
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Come funziona il ticket sul pronto soccorso. Le
regole regione per regione
Studio Agenas sui Ticket: il
Rapporto
Dalla Newsletter del 25 febbraio 2015.
Ricerca shock australiana: “Due fumatori su tre moriranno
per colpa delle sigarette. E vivranno 10 anni di meno di chi non fuma”.
È il primo studio a
determinare l’impatto effettivo del fumo sulla mortalità. Sotto osservazione
più di 200mila persone. Il rischio di morte prematura è triplicato rispetto a
chi non ha mai fumato. Anche fumare appena dieci sigarette al giorno raddoppia
il rischio di mortalità, mentre consumarne un pacchetto al giorno fa aumentare
questo rischio di 4-5 volte.
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Dalla Newsletter del 26 febbraio 2015.
Stabilità. Via libera all’Intesa Stato Regioni. Per la
sanità sforbiciata da 2,637 mld. Ma spese da tagliare saranno decise entro
marzo.
Per la sanità 2 miliardi in
meno per le Regioni ordinarie e 352 milioni per quelle a statuto speciale. In
più scendono di 285 milioni i finanziamenti per l’edilizia ospedaliera. Al
momento non è stata individuata alcuna area specifica di risparmio. Sarà una
nuova intesa da siglare entro il 31 marzo a decidere dove e quanto tagliare.
Chiamparino: “Tagli in sanità valgano solo per il 2015”.
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Stabilità. Via libera all’Intesa Stato Regioni. Per la
sanità sforbiciata da 2,637 mld. Ma spese da tagliare saranno decise entro
marzo.
La Cgil boccia l'Intesa Stato Regioni. “Renzi e Lorenzin
ipocriti. Le Regioni hanno dimostrato pochezza”.
Speciale Giornata Malattie Rare. Ogni anno 19mila nuovi
casi. E il 20% sono bambini.
Dossier Agenas sulla spesa sanitaria. Dal 2010 al 2013 giù
di 1 miliardo. Ma 8 regioni hanno ancora i conti in “rosso”. Lazio in testa.
Precari Ssn. Lorenzin firma Decreto per la stabilizzazione.
“È l'inizio di un percorso”.
Comma 566. Anche il
Parlamento si schiera. Ecco cosa pensano maggioranza e opposizione sulla
“battaglia” per le nuove competenze per gli infermieri e gli altri operatori
sanitari e tecnici.
- Dalle agenzie di stampa nazionali
http://www.cgil.lombardia.it/Root/AreeTematiche/WelfareeSanità/Blocknotessanità/2015/N5Febbraio/tabid/13380/Default.aspxil
testo dell’Intesa
La Cgil boccia l’Intesa Stato Regioni. “Renzi e Lorenzin
ipocriti. Le Regioni hanno dimostrato pochezza”.
Durissima la reazione della
segretaria confederale Vera Lamonica.”Si svela l’ipocrisia dell’esecutivo di
Renzi e Lorenzin, secondo cui il settore non sarebbe stato toccato. E si
evidenzia ancor di più la debolezza di una Conferenza delle Regioni, che prima
ha subito i tagli della manovra e poi non ha avuto il coraggio di sfidare il
governo a indicare chiaramente i risparm possibili per aggredire sprechi e
inefficienze”. Vai
all’articolo
Dalla Newsletter del 27 febbraio 2015.
Speciale Giornata Malattie Rare. Ogni anno 19mila nuovi
casi. E il 20% sono bambini.
Cadrà il prossimo 28
febbraio ma si è celebrata oggi all’Istituto superiore di sanità. Un evento
articolato su cinque parole chiave: Ascolto, Formazione, Servizi, Inclusione,
Solidarietà. In Italia si stimano 20 malati rari ogni 10mila abitanti. Il 45%
dei bambini colpiti soffre di malformazioni congenite. Negli adulti più diffuse
le malattie del sistema nervoso centrale. Vai
all’articolo
Dalla Newsletter del 1° marzo 2015.
Dossier Agenas sulla spesa sanitaria. Dal 2010 al 2013 giù
di 1 miliardo. Ma 8 regioni hanno ancora i conti in “rosso”. Lazio in testa.
Il 70% delle Regioni ha
ridotto le spese. Aumentano invece i costi a Bolzano, Trento e Lombardia. Quest’ultima
ha avuto un incremento di 600 milioni. Migliorano i conti delle Regioni in
piano di rientro. Ma nel 2013 resta un disavanzo prima delle coperture di quasi
900 milioni, di cui 669 addebitabili al Lazio. Male anche i conti di Liguria
(-78 milioni e Molise (-54,5 milioni).
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all’articolo Lo
studio Agenas
Dalla Newsletter del 3 marzo 2015.
Precari Ssn. Lorenzin firma Decreto per la stabilizzazione. “È
l’inizio di un percorso”.
Possibilità avvio concorsi
riservati al personale precario degli enti del Ssn per coprire sino al 50% dei
posti disponibili. Potranno accedere alla stabilizzazione i precari del SSN che
abbiano prestato un servizio effettivo non inferiore ai tre anni nell’ambito
del quinquennio precedente. Disciplinate anche procedure di reclutamento per
lavoratori socialmente utili.
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all’articolo
Dalla Newsletter del 4 marzo 2015.
Comma 566. Anche il
Parlamento si schiera. Ecco cosa pensano maggioranza e opposizione sulla “battaglia”
per le nuove competenze per gli infermieri e gli altri operatori sanitari e
tecnici.
Domani
il congresso nazionale dell’Ipasvi con al centro proprio il comma 566 e le
nuove competenze. L’11 marzo la convocazione di Lorenzin dei sindacati medici
sullo stesso tema. Ma i partiti cosa ne pensano? Ecco cosa ci hanno detto:
Calabrò (NCD), Fucci (FI), Gelli (PD), Grillo (M5S), Nicchi (SEL), Rondini
(Lega) e Vargiu (SC). E anche loro si spaccano.
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all’articolo
Per suggerimenti, notizie, ecc… scriveteci. Il nostro
indirizzo è: blocknotes@lomb.cgil.it