www.ilgiorno.it , 6 gennaio 2013

L'Inps minaccia di sospendere le pensioni

A Monza due casi "limite"Commenti
Centoventi anziani si rivolgono agli sportelli per paura di perdere la pensione: solo due dovevano mandare i moduli Red

Monza, 6 gennaio 2012 - «Solo una minima parte delle richieste dell’Inps sono motivate. Ne abbiamo avuto esperienza diretta nei giorni scorsi a Monza dove su 120 anziani che si sono rivolti ai nostri sportelli, solo due dovevano effettivamente inviare i moduli Red. In tutti gli altri casi o la comunicazione era già stata fatta a suo tempo, ma era stata smarrita dall’Inps oppure semplicemente non era dovuta». Potevano tranquillamente rimanere nel cassetto, secondo Mauro Paris, responsabile dei patronati Inca-Cgil della Lombardia ed esperto di questioni fiscali e pensionistiche le oltre 100mila missive spedite in questi giorni dall’ente di previdenza nazionale.

«Fino a un paio di anni fa per questo tipo di pensionati era obbligatorio produrre il Red, poi sostituito dal 730 - prosegue Paris -. In teoria l’Inps ha già accesso a questi numeri grazie alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate. La richiesta del Red andrebbe limitata a situazioni residuali, ovvero persone con redditi talmente bassi da essere esonerati dal 730 oppure limitatamente ai redditi del coniuge. Tutto ciò minaccia di tradursi in un superlavoro per i patronati, neppure riconosciuto dall’Inps».

IL PROLOGO - C’è una lettera che sta avvelenando le feste di Natale a centomila pensionati lombardi, persone in là con l’età alle quali l’Inps minaccia di revocare la reversibilità o l’integrativo se non invieranno al più presto comunicazione sul dettaglio dei propri redditi.




Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies