Una ricognizione sul valore e il senso del lavoro oggi in Italia. 


La seconda edizione del festival «Prosa et labora» porta in scena i dubbi, il malessere e le tante domande che assillano chi vive con tormento il mondo del lavoro, chi in quel mondo non riesce ad entrare o vi entra come lavoratore atipico. 

Domenica 16, per tutta la giornata, tra lo spazio M.I.L. e il Carroponte, nell’ex area industriale di Sesto San Giovanni, sette compagnie teatrali declinano e raccontano, sul filo dell’ironia, i tanti modi in cui oggi il lavoro modifica le vite delle persone, non di rado mettendone in crisi identità e dignità. Il dibattito «Artista si, ma via di qui», alle 11.30, apre la giornata, che continua alle 14.30 con la performance ironico-melanconica «Servizio di pulizia o corpo sociale» della compagnia torinese «Associazione 15Febbraio»: due attori impegnati nelle pulizie, spolverando sedie e pulendo vetri, raccontano il senso e le prospettive della professione dell’artista, il precario per antonomasia. Ancora l’attore, in una divertente carrellata di generi teatrali, è il protagonista del monologo «Senza niente, l’attore» del mantovano Teatro Magro con Alessandro Pezzali, alle 16. Dalla precarietà dell’artista, alle ansie della vita di una giovane coppia alle prese con il montaggio di una libreria Billy: 7 assi, 54 viti e 2 brugole sono la metafora del quotidiano raccontato dalla compagnia milanese Proxima Res in scena con «Brugole» alle 17.30. Le tante storie di precariato si riassumono nello spettacolo del Teatro I «Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese» dal libro di Aldo Nove, con Federica Fracassi e musica dal vivo di Guido Baldoni, alle 19.30. A due performance il compito di evocare il lavoro e i suoi ritmi: «Trench» della compagnia «Into the Aquarius» dalle 14 e «InfactoryAgain», del Teatro dei Gatti, che rivisita la pièce «L’Usine» di Etienne Decroux, alle 15.30. Chiude il festival Ascanio Celestini con il racconto teatrale in forma di lettera «Fabbrica», alle 21.30 sul palco del Carroponte. Nel corso della giornata, un momento particolare sarà dedicato a Franca Rame, con un frammento, interpretato da Federica Fracassi, del celebre spettacolo «Tutta casa, letto e chiesa».

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