(AGIELLE) 13 dicembre 2013

MILANO - E' in corso, davanti alla sede dell'Expo a Milano, la manifestazione per lo sciopero generale indetto da Feneal Uil - Filca Cisl - Fillea Cgil, dopo la rottura del tavolo per il rinnovo del Ccnl edilizia con Ance e Coop il 21 novembre.

Dopo 11 mesi di confronto, in quell'ultimo incontro le controparti imprenditoriali hanno avanzato una proposta giudicata dai sindacati di categoria "inaccettabile e provocatoria", dichiarando che non c'è disponibilità a definire alcun aumento contrattuale. Nessuna crisi, hanno detto immediatamente le organizzazioni sindacali, può giustificare l'azzeramento del ruolo del contratto nazionale di lavoro, né tanto meno può essere usata per scaricare il costo sui lavoratori. Inoltre, Ance e Coop, sconfessando gli affidamenti raggiunti in precedenti confronti, hanno avanzato una proposta che di fatto "elimina" l'anzianità professionale edile (A! pe), provocando un calo delle retribuzioni di tutti i lavoratori, a cominciare da quelli con più anzianità. Sulla bilateralità è stata riproposta una logica che, anziché favorire interventi volti al rilancio, alla riqualificazione e alla riunificazione del sistema, per garantire un servizio più efficace ed efficiente, punta solo a generare risparmi per le imprese, con tagli lineari ai costi contrattuali. I sindacati continuano affermando che la parte più conservatrice del padronato vuole uscire dalla crisi ridimensionando il ruolo del Ccnl, della contrattazione di secondo livello, della bilateralità, dei diritti dei lavoratori e delle regole necessarie ad una rigorosa competizione. Alla manifestazione interregionale sono presenti: la Valle D'Aosta, l'Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, il Trentino Alto Adige e il Veneto. Sono intervenuti: Enrico Vizza segre! tario generale Feneal Milano, Nino Baseotto segretario general! e Cgil Lombardia, Domenico Pesenti segretario generale Filca nazionale. Baseotto, nel suo intervento, dopo aver portato la solidarietà di Cgil, Cisl e Uil e aver ricordato la manifestazione di domani in piazzaan Babila per cambiare la legge di stabilità, ha detto, fra l'altro: "È una lotta giusta perché il diritto a un contratto dignitoso è un diritto che non si può negoziare. Le proposte avanzate da Ance e Coop non solo sono indecenti e inaccettabili, non solo sono una vera e propria provocazione, ma sono anche e soprattutto il segno di una visione sbagliata della crisi e di come uscirne. Quando si pensa ad un rinnovo di contratto senza alcun aumento delle retribuzioni e, per di più, si pretende di eliminarel.anzianità e tagliare la bilateralità, vuol dire che si pensa di poter affrontare la crisi umiliando il lavoro". "Non è solo questione di soldi _ Continua Baseotto _ ! ; Avete ragione a dire no alla pretesa di Ance e Coop che vorrebbero l'eliminazione della responsabilità in solido delle imprese. In un settore come quello dell'edilizia, dove evasione contributiva e fiscale e irregolarità del rapporto di lavoro sono una costante, questo vorrebbe dire favorire l'illegalità e il malaffare. Fillea, Filca e Feneal sono da sempre al fianco di Cgil, Cisl e Uil nella lotta per la legalità e contro le infiltrazioni mafiose. Oggi, non a caso, avete scelto di manifestare davanti all'ingresso del cantiere Expo 2015. Tutti sanno le nostre battaglie perché l'Expo sia davvero un'opportunità di sviluppo per l'intero Paese, perché siano superati i ritardi nei lavori nel rispetto delle leggi, della sicurezza e dei diritti di chi lavora, perché siano assicurate le risorse necessarie per la realizzazione dell'Expo, così come delle grandi infrastrutture ut! ili a rilanciare lo sviluppo economico, come Brebemi, Pedemontana e Tem! . Questo si può fare scommettendo sul lavoro, sulle professionalità, sulla fatica di chi lavora e smettendola di prendere a pretesto l'Expo per cercare deroghe ai contratti, per cancellare lo strumento fondamentale del contratto nazionale". Il sindacalista, dopo aver rivolto un appello al Governo e alle Regioni, ricordando che "Il rilancio  dell'edilizia passa anche attraverso tre cose che si possono e si devono fare subito, nell'interesse del Paese: la messa a norma del nostro patrimonio immobiliare, anche per produrre un grande risparmio energetico; il rilancio dell'edilizia pubblica e convenzionata; la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio scolastico", conclude: "Ma anche il dopo Expo è un.opportunità da costruire. Quest'area deve essere sottratta alla piaga della speculazione e destinata ad housing sociale, alla nuova sede della Rai o ad altri progetti di interesse comune e di! utilità sociale. Davvero l'edilizia può essere uno dei volani per l'uscita dalla crisi". - (agiellenews.it )

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