La Repubblica, 8 marzo 2013

Allarme fondi ai cassintegrati Cgil: Situazione esplosiva

RISORSE per gli ammortizzatori sociali in deroga esaurite nelle casse del Pirellone e migliaia di lavoratori lombardi in mobilità o in cassa integrazione a rischio di rimanere senza sostegno già dal prossimo mese.

È l' allarme lanciato dai sindacati, dopo una riunione con l' assessorato al Lavoro del Pirellone, con la richiesta al nuovo presidente della Regione di un intervento immediato sul governo per risolvere in tempi brevissimi una «situazione diventata esplosiva» per la Cgil. L' appello dei sindacati a Roberto Maroniè di iniziarea fare pressing subito sul ministro Fornero, ancora prima della nomina ufficiale a presidente, perché ripartisca le risorse mancanti già stanziate dalla Finanziaria per il primo semestre dell' anno. Secondo i dati della Cgil, alla Lombardia spetterebbero 137milioni di euro, 87 dei quali arrivati in Regione la scorsa settimana. «Avevamo già denunciato da mesi l' inadeguatezza delle risorse - spiegano Nino Baseotto e Fulvia Colombini, di Cgil Lombardia - ma oggi siamo sull' orlo del precipizio ancora prima della data prevista, e se non trovano una soluzione la coesione sociale è a rischio». Al futuro governo, se e quando arriverà, si chiede di considerare prioritario il reperimento di nuovi fondi per «mettere in sicurezza imprese e lavoratori», salvando più posti di lavoro possibili, in un momento in cui la crisi si sta allargando. «Solo nel settore dell' artigianato- fa sapere Cgil Lombardia - oltre il 60 per cento delle domande arrivano da aziende che non avevano mai fatto ricorso ad ammortizzatori sociali». «Gli 87 milioni arrivati dal ministero non solo non permettono di arrivare a coprire il primo semestre del 2013, come era nelle intenzioni - denuncia Gigi Petteni, segretario lombardo Cisl - ma non coprono nemmeno le circa 6mila domande di aziende che in questi primi mesi dell' anno stanno arrivando negli uffici delle Province e della Regione». Il messaggio ai consiglieri regionali uscenti perché diano un «segnale di decenza in una situazione drammatica»: rinuncino alle loro «ricche liquidazioni» per sostenere la cassa integrazione di chi è senza lavoro.TIZIANA DE GIORGIO

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