MANOVRA: CGIL; SPESA PUBBLICA -14%, BLOCCO FONDI PER IMPRESE
(ANSA) - MILANO, 22 GIU - Con la manovra in Lombardia i tagli alla spesa pubblica saranno in totale del 14% rispetto alla situazione attuale, con il trasporto pubblico locale che subirà decurtazioni di budget del 23%. Lo afferma la Cgil, che ha presentato le modalità dello sciopero generale di venerdì prossimo nella regione.
Secondo la Cgil "con buona pace di Confindustria e delle altre associazioni che plaudono alla manovra, gli interventi di sostegno alle imprese verranno ridotti del 66%, le risorse per l'ambiente del 63% e quelle per l'edilizia pubblica del 95%".
"Noi abbiamo indetto da soli questo sciopero - ha spiegato il segretario generale della Cgil Lombardia, Nino Baseotto - per protestare contro la manovra varata dal governo perché non sostiene l'occupazione e lo sviluppo e carica i costi sulle lavoratrici e i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, sulle Regioni, sugli Enti Locali, che dovranno aumentare le tasse e tagliare i servizi e che stanno già protestando unitariamente, sui redditi da pensione, sui giovani e sui cittadini più esposti, sottraendo risorse allo sviluppo".
Secondo il sindacato, i dati di fonte Inps relativi ai primi cinque mesi del 2010, comparati con quelli dei primi cinque mesi del 2009 quando già la crisi era in stato avanzato, vedono la cassa integrazione nel suo complesso aumentata del 110%.
"Considerando che l'ordinaria cresce solo del 12% - aggiunge Baseotto - è evidente che a subire un incremento maggiore sono la straordinaria (+318%) e quella in deroga (+612%), con circa 30mila domande che interessano 200mila lavoratrici e lavoratori.
I licenziamenti, sempre nei primi cinque mesi dell'anno rispetto agli stessi dell'anno precedente, aumentano del 15%, per un totale di 26.378 lavoratrici e lavoratori interessati".
"Molte aziende sono ormai alla frutta - aggiunge la Cgil - e se si considera che la cassa in deroga è uno strumento pensato per imprese di piccole dimensioni che invece sta per essere utilizzato ampiamente anche da quelle medio grandi,
si ha ragione per temere che si rischi un esaurimento delle risorse disponibili". "A Formigoni e alla Regione Lombardia - dice Baseotto - chiediamo tre cose: che la Lombardia continui a fare la sua parte all'interno della Conferenza delle Regioni per chiedere che la manovra cambi; che venga assunto un impegno, una sorta di patto con la cittadinanza e le forze sociali, perché non vengano tagliati i servizi sociali e di pubblica utilità a sostegno delle fasce più deboli; che si dica chiaramente dove si intende produrre risparmi, fermo restando che non si taglieranno i servizi, per rispondere alle esigenze di questa manovra".
Alla Regione Baseotto nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Cgil regionale a Sesto San Giovanni ha indicato alcune linee di intervento alla Regione: tagliare sulle spese di rappresentanza in Italia e all'estero, sulle consulenze, su eventuali sprechi e ridondanze di spesa dei vari assessorati e della stessa presidenza della Giunta, "sui costi della politica e sugli appannaggi dei consiglieri regionali".
"Per tutte le province della Lombardia - aggiunge Graziano Gorla, della segreteria della Camera del Lavoro di Milano - l'appuntamento è a Milano la mattina del 25 giugno alle 9,30 ai Bastioni di Porta Venezia, da dove partirà un corteo che raggiungerà piazza del Duomo, dove parleranno, oltre alle delegate e ai delegati delle aziende maggiormente colpite dalla crisi, i segretari generali della Cgil regionale e milanese, Nino Baseotto e Onorio Rosati, e il segretario nazionale Enrico Panini". Lo sciopero sarà per tutti di otto ore tranne che per i trasporti: l'Atm si fermerà dalle 18 alle 22 e le ferrovie dalle 14 alle 18". (ANSA).