ANSA 26 GENNAIO 2010

GIORNO MEMORIA: DA AUSCHWITZ IL VALORE DEL DIVERSO / ANSA
TRENO SINDACATI E SCUOLE RIENTRA IN ITALIA

(dall'inviato Paolo Verdura)
(ANSA) - CRACOVIA, 26 GEN - ''Auschwitz-Birkenau e' un inno alla memoria dei diversi, e' uno stimolo a cercare le nostre  certezze altrove che da noi stessi, a credere fino in fondo nel valore intrinseco dell'altro, del diverso e del distante''. E' il messaggio che il sindacato lancia alle giovani generazioni con l'obiettivo di contrastare la crescita dei ''segnali di un appannamento di quei valori alla base della lotta contro i totalitarismi che generano la Shoah''.

Con queste parole il segretario regionale della Cisl della Lombardia, Osvaldo Domaneschi, si e' rivolto ai 650 tra studenti, lavoratori e pensionati che hanno viaggiato da Milano ad Auschwitz sul treno della memoria per visitare i luoghi dello sterminio e che oggi ripercorreranno a ritroso il viaggio come i pochi superstiti di una tragedia che, nel lager polacco, ha visto distruggere la vita di 1,2 milioni di persone, secondo le stime degli storici.

''Abbiamo visto con i nostri occhi le tracce di una testimonianza - ha spiegato -, gli ultimi segni concreti dei milioni di persone comparsi in questo campo, abbiamo ascoltato con le nostre orecchie i racconti di cio' che avvenne ed il silenzio che rimarra' per sempre, abbiamo sentito nel nostro corpo il freddo e il vento dell'inverno polacco''.
La temperatura durante la visita ai campi ha raggiunto i 20 gradi sotto lo zero e, il 27 gennaio del 1945, quando arrivarono
i russi, trovarono 8 mila superstiti a combattere con i meno 35 gradi vestiti con una sola casacca di cotone in baracche non
riscaldate.
Lo spettacolo desolante di Birkenau, un campo costruito appositamente per contenere fino a 200 mila ebrei, e' la prova tangibile dell'applicazione della fredda razionalita' umana al piu' spietato sentimento di odio verso i diversi.
I 650 pellegrini italiani hanno toccato con mano l'inferno del campo di concentramento con le prove che la Shoah non e'  un'invenzione, ma il risultato di un vero e proprio terrore scientifico che ha raggiunto una dimensione industriale.
Nonostante il tentativo dei nazisti di cancellare i segni di orrore bruciando le baracche di Birkenau ed eliminando molti dei
beni sequestrati agli ebrei, sono ancora visibili matasse di stoffa composta da capelli umani, quintali di scarpe, migliaia
di valigie con il nome e l'indirizzo del proprietario e soprattutto latte vuote dello zyclon B, il gas disinfettante che, nelle dosi sperimentate sui primi prigionieri russi, ha consentito ai nazisti di attuare la cosiddetta ''soluzione finale della questione ebraica''.

Oltre a fotografie, vestiti e incisioni sulle pareti effettuate con le unghie, al campo di Auschwitz e' stata visitata la cella dove padre Massimiliano Kolbe e' morto con un'iniezione letale dopo due settimane senza mangiare. Sotto vetro si e' potuta osservare la razione giornaliera di cibo: mezzo litro di acqua al mattino, mezzo litro di acqua con verdure avariate a mezzogiorno e tre etti di pane che oggi sembrano un blocco di carbone la sera. Chi all'indomani non riusciva a lavorare era destinato alla camera a gas e quindi al forno crematorio. A regime la fabbrica del terrore riusciva a bruciare fino a 10 mila persone al giorno in quei forni che per il comandante del campo erano ''l'uscita finale''.
Un blocchetto di biglietti ferroviari e' la prova poi del triste destino degli ebrei provenienti dalla Grecia germanizzata che, per evitare la deportazione, credettero di acquistare il viaggio verso la terra promessa e invece giunsero ad Auschwitz.
 

Dopo una mattinata di riflessione comune fra studenti delle varie scuole, con il contributo anche dei ragazzi francesi, il treno partira' dalla stazione di Cracovia nel primo pomeriggio alla volta di Milano.(ANSA).

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