Economia

La crisi morde e i sindacati dei pensionati alzano la voce


Anche i pensionati, in tempi di crisi, fanno sentire la loro voce puntando il dito sulla necessità di arrivare a livello locale a un “patto su rette e tariffe” e, più in generale, ad un maggiore sostegno per gli anziani non autosufficienti, ma anche a soluzioni che restituiscano potere di acquisto alle pensioni. E nel cassetto vi è anche l’idea di compiere un monitoraggio che restituisca una fotografia di quanto si fa e si spende nei singoli comuni del territorio in fatto di anziani. L’appello è arrivato durante un incontro unitario voluto da Spi (sindacato pensionati italiano) Cgil, Fnp (federazione pensionati italiani) Cisl e Uil pensionati. “La nostra azione – spiega Carmela Tascone, segretario generale della Cisl varesina – si pone su due livelli: una è rivolta a intervenire nell’ambito dei piani di zona dei singoli distretti socio sanitari e l’altra a tenere rapporti con le amministrazioni comunali”. Sotto il primo profilo 11 sono stati gli incontri ottenuti, su 12 distretti presenti nel Varesotto. “Insistiamo sul fatto – dice la Tascone – che occorre attivare fondi ad hoc per il sostegno delle persone non autosufficienti, ma anche riuscire ad avere una accessibilità omogenea ai servizi nell’ambito dei diversi distretti”. Con i Comuni, invece si parla di tasse locali e tariffe, ma anche di servizi di assistenza domiciliare e centri diurni integrati aperti agli anziani. “Nel 2009 – dice Roberto Bianchi della segreteria Fnp Cisl – grazie alla azione unitaria svolta abbiamo incontrato 44 amministrazioni comunali e sottoscritto 28 protocolli. Ora dovremo lavorare ancora su questo fronte ragionando sui bilanci dei Comuni e sulle reali spese in fatto di assistenza sociale”. Presto verrà avviata un’indagine conoscitiva volta a fare una mappa di quanto viene realizzato sul territorio in fatto di assistenza domiciliare e sostegno agli anziani. A ciò si affiancano le richieste portate avanti a livello regionale e nazionale. “La crisi ha colpito duramente le fasce più deboli – dice Giovanni Tevisio, segretario regionale dei pensionati della Uil – e l’obiettivo per noi è recuperare potere d’acquisto per le pensioni”. A Varese le stime parlano di assegni medi di 1050 euro contro una media nazionale di 800 euro, ma anche di circa 100mila pensionati (su 280mila) in difficoltà. “Alla Regione Lombardia – fa eco Florindo Riatti segretario generale Spi Cgil Varese – chiediamo di adottare una sua legge sulla non autosufficienza, ma anche di intervenire nel sostegno alle famiglie o agli anziani che sono ricoverati nelle case di cura sostenendo costi alti che, in tempo di crisi, incidono sui bilanci familiari”.


12 ottobre 2009 Paola Provenzano p.provenzano@varesereport.it
 

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