Corriere della Sera, 24 dicembre 2009
Il bilancio La Cgil: con l' anno nuovo una politica industriale per il rilancio
Occupazione, Natale di crisi «Senza lavoro in 300 mila»
In aumento cassintegrati e licenziamenti. I casi critici di Agile e Nokia Cassa integrazione Nel mese di novembre la cassa integrazione straordinaria ha superato quella ordinaria
Auguri, oroscopi, riti propiziatori e benedizioni. Chi cerca lavoro (o vuole tenersi quello che ha) a sentire la Cgil questo fine d' anno non dovrebbe escludere nulla. Ieri il sindacato rosso ha fatto il punto della situazione sull' occupazione in Lombardia. Risultato: in regione ci sono poco meno di 300 mila persone che non stanno lavorando tra cassintegrati (in deroga e non) e licenziati. A questi vanno poi aggiunti coloro che - impiegati a tempo determinato - sono rimasti a casa alla scadenza del contratto. O i giovani che non hanno mai firmato una lettera d' assunzione. Nel mese di novembre la cassa integrazione straordinaria (destinata alle crisi strutturali) ha superato quella ordinaria. Nonostante tutto, arrivano anche notizie positive. Come quella della Yamaha di Lesmo. Ieri le quattro tute blu che hanno passato gli ultimi giorni sul tetto dell' azienda hanno ottenuto per sè e per i 62 dipendenti dello stabilimento la possibilità della cassa integrazione (l' azienda voleva licenziare tutti subito). Piccolo sollievo anche per i lavoratori della Agile (ex Eutelia) di Pregnana milanese. Il tribunale di Roma ieri ha disposto il sequestro dei beni aziendali e la nomina di tre custodi che gestiranno l' ordinaria amministrazione. Il provvedimento era stato chiesto nei mesi scorsi dagli stessi lavoratori. I dipendenti Agile sono duemila in tutta Italia di cui 243 a Pregnana milanese. Intanto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha presentato un emendamento al decreto «milleproroghe» in cui si chiede l' istituzione di un fondo di garanzia che anticipi i crediti di lavoro. Un provvedimento ispirato proprio dalle vicende dei dipendenti Omega-Eutelia, senza stipendio da sei mesi e, nello stesso tempo, senza cassa. Mentre i lavoratori di Yamaha e Agile prendono fiato, tra quelli del call center Omnia di via Breda la tensione cresce. Ieri assemblea permanente e oggi bis. In sostanza gli 800 operatori non sono pagati da alcuni mesi. Interpellati con un referendum, hanno deciso di smettere di lavorare. «Il paradosso è che le commesse ci sarebbero. E da parte di grandi gruppi come Mediaset e Wind», racconta Paolo Puglisi, il segretario della Slc-Cgil milanese che segue la trattativa. L' altroieri i dipendenti del call center si sono appellati al prefetto. «Gli abbiamo chiesto di intervenire perché, con il management giusto, questa attività avrebbe le carte in regola per essere rilanciata», assicura Puglisi. In provincia di Milano critiche anche le situazioni della Nokia Siemens di Cassina dè Pecchi e Cinisello, e della Maflow di Trezzano sul Naviglio: 350 posti a rischio in ciascuna azienda. Mentre alla Mangiarotti Nuclear è stata chiesta la cassintegrazione a zero ore per tutti i 136 dipendenti da gennaio. Sempre a rischio, per finire, Lares e Metalli Preziosi di Paderno Dugnano. «Con 141 mila lombardi in cassa integrazione ordinaria e straordinaria, 85 mila in cassa in deroga e 52 mila che hanno perso il posto, questo 2009 è stato un anno nero per l' occupazione», sintetizza Giacinto Botti della segreteria Cgil regionale. È da questo quadro che il sindacato parte per lanciare un appello. «Serve un tavolo in regione per discutere di politica industriale, innovazione e infrastrutture - chiede il segretario generale della Cgil in Lombardia, Nino Baseotto -. Altrimenti nel 2010 la nostra regione potrebbe svegliarsi con meno record e più problemi». Rita Querzé RIPRODUZIONE RISERVATA 141 Le migliaia di dipendenti in cassa integrazione in Lombardia 11.411 Le imprese che in Regione hanno chiesto la cassa in deroga
Rita Querze'