Rassegna Sindacale n.24 / 18-24 giugno 2009
Parla Nino Baseotto,segretario Cgil Lombardia
Lavoratori più poveri
Assistiamo a un processo di selezione darwiniana dell’apparato produttivo
Quale sarà l’impatto della recessione sulla Lombardia, una regione che già negli ultimi 14 anni ha perso terreno (meno 14,8 punti di Pil) rispetto alla media dell’area europea? Ne parliamo con Nino Baseotto, segretario generale della Cgil regionale.
Rassegna Si è detto che questa crisi è diversa, perché si presenta come un fenomeno strutturale, più articolato, esteso e profondo di altre volte. Cosa vuol dire nel contesto locale?
Baseotto Nella regione abbiamo diverse tipologie di imprese, alcune più esposte alla competizione internazionale e altre che operano in una dimensione locale e che probabilmente sono in maggiori difficoltà. Tra le prime, i gruppi che esportano sui mercati dell’Estremo oriente, dove c’è ancora crescita, seppure rallentata, e quelli attivi nell’area dell’euro. In particolare, l’apparato produttivo della regione ha un forte interscambio con l’economia tedesca e i pessimi risultati di questo paese hanno determinato ricadute negative sull’economia lombarda. La crisi colpisce in modo differenziato sia le imprese che le persone, producendo per alcuni anche dei vantaggi. Per questo il presidente del consiglio sparge ottimismo a piene mani, sia per contrastare comportamenti prociclici, sia perché una parte del suo elettorato non ha visto peggiorare le proprie condizioni soggettive.
Rassegna Come cambieranno i rapporti sociali?
Baseotto Credo che una parte dei lavoratori dipendenti, e non solo gli operai, sarà più povera, un’altra parte della popolazione se la caverà meglio di prima. Non so come cambierà il terziario, il quaternario e lo stesso settore manifatturiero alla fine del tunnel. Esiste però un segnale che mostra quanto il governo sia consapevole dei mutamenti che interesseranno l’apparato produttivo e come anzi tenda ad agevolarli. Il decreto anticrisi anticrisi ha defiscalizzato fino alla fine del 2009 gli investimenti effettuati per l’acquisizione e l’incorporazione di aziende da parte di altre imprese
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Si tratta dell’unica risposta che questo governo ha saputo dare alla crisi e che favorisce un processo di selezione darwiniana dell’apparato produttivo, un processo che avrà ripercussioni tanto sulle imprese quanto sui lavoratori.
Rassegna Si è detto che la crisi in atto avrebbe colpito soprattutto le lavoratrici donne, ma se ci si ferma all’industria manifatturiera questo non sembra ancora verificarsi.
Baseotto Occorre prestare maggiore attenzione agli aspetti non solo congiunturali della fase che viviamo.
Quante famiglie non sono più in grado di pagare una badante straniera, con la conseguenza che il suo lavoro ricade sulla famiglia, vale a dire sulle spalle delle donne? Si tratta di un fenomeno temporaneo o duraturo? E se le politiche d’assistenza sono basate sui soldi alle famiglie, anziché sui servizi, come quella varata dalla Regione Lombardia e incentrata sui voucher, quali conseguenze avranno nel favorire l’uscita dell’offerta femminile dal mercato del lavoro regolare?
Abbiamo stimato che in questa regione vi sono attorno ai 250.000 posti di lavoro a rischio, un numero che non si riferisce alle persone, ma agli effetti dei cambiamenti strutturali dell’apparato produttivo. Cosa faranno le persone una volta allontanate dal lavoro, molte delle quali senza neanche una lettera di licenziamento? In che misura cresceranno le attività in nero, anche in conseguenza dell’espulsione dal mercato del lavoro degli stranieri che nei 6 mesi loro concessi non riusciranno a trovare un posto?
Rassegna Che giudizio dai dell’accordo sottoscritto con la Regione il 4 maggio scorso?
Baseotto Si tratta di un buon accordo, per niente scontato in una regione di centro-destra finora propensa a ignorare il ruolo delle parti sociali. Diversi gli impegni assunti dalla Regione, quello d’intervenire sul governo per allargare i diritti degli extracomunitari, quello di rendere più efficiente l’erogazione dei sussidi e soprattutto quello di soddisfare tutte le richieste di cig da qui al 2010, anche impegnando proprie risorse.
A.A.