ASSOCIAZIONE CULTURALE SECONDO MAGGIO www.secondomaggio.alice.it 
ATELIER MUSICALE XVI STAGIONE
(Richiami)

SABATO 10 Aprile 2010 ore 17,30
AUDITORIUM DI VITTORIO CAMERA DEL LAVORO
Corso di Porta Vittoria 43 Milano

CLARINET SUMMIT
Progetto originale dell’Atelier


Paolo Tomelleri, Alfredo Ferrario e Mauro Negri clarinetti
Mario Rusca pianoforte
Lucio Terzano contrabbasso
Tony Arco batteria

Programma

B. Plater
Jersey Bounce

W.Hirsch/ F.Rose
Deed I Do

G. Shearing
Local 802 Blues

B. Goodman
Lullaby In Rhythm

J. Blackburn/ K. Suessdorf
Moonlight In Vermont

R. Rodgers/ L. Hart
My Heart Stood Still

J. Greer/ R. Klages
Just You, Just Me

J. Mance
Jubilation

Conduce Maurizio Franco


Si chiude la sedicesima edizione dell’Atelier Musicale, nella quale si è registrato il maggior successo di pubblico dall’inizio di una manifestazione che, in sedici anni, è diventata un appuntamento fisso per gli amanti della musica di Milano e della sua provincia. E la chiusura è nel segno dell’incontro tra alcune grandi figure di clarinettisti italiani: Paolo Tomelleri, Alfredo Ferrario e Mauro Negri, tre musicisti diversi tra loro per linguaggio e poetica, ma uniti dall’amore per il jazz e da un eloquio diretto e coinvolgente pur nelle differenti linee stilistiche.
Tomelleri, classe 1938, è un assoluto maestro dello stile Swing, ma anche un conoscitore del linguaggio del bebop, che vanta una carriera lunga e articolata nella quale ha partecipato, come avveniva di frequente tra i jazzisti della sua generazione, anche a incisioni storiche nell’ambito della musica leggera italiana con cantanti quali Enzo Jannacci, Ornella Vanoni, Giorgio Gaber e Luigi Tenco. Il suo fraseggio sciolto e dinamico, dalla sonorità chiara e dall’impeccabile senso del ritmo, rivela la memoria di Benny Goodman quale principale nume ispiratore.
Oltre che strumentista, è arrangiatore e direttore di un’orchestra di successo, con la quale esegue pagine storiche delle principali big band degli anni ’30 e ’40, spaziando da Benny Goodman a Glenn Miller, da Count Basie a Woody Herman e Stan Kenton, senza dimenticare il primo Ellington. Alfredo Ferrario, nato nel 1964, ha affinato le proprie qualità espressive, legate al jazz classico, proprio sotto la guida di Tomelleri, articolando poi la propria carriera all’internodi contesti diversificati. In primo luogo nell’ambito di un contemporaneo Swing, ma anche del Dixieland e del mainstream,

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