CGIL LOMBARDIA
E’ ora...
LAVORO, CITTADINANZA e DIRITTO di VOTO alle ELEZIONI AMMINISTRATIVE per i NUOVI CITTADINI
venerdì 12 febbraio 2010
ore 10.00 / 13.30
PALAZZO GIURECONSULTI
Piazza Mercanti 2 - Milano
Apertura dei lavori
FULVIA COLOMBINI Segreteria CGIL Lombardia
Criteri per la cittadinanza e diritto di voto per gli stranieri in Italia
VALERIO ONIDA Docente di Giustizia Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano e Presidente emerito della Corte Costituzionale
Cittadinanza senza cittadinanza
EUGENIO TORRESE Direttore dell’Agenzia per l’integrazione di Bergamo
Il punto sul dibattito parlamentare
ANDREA SARUBBI Deputato PD presentatore delle “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza"
Sono stati invitati Roberto Formigoni e Filippo Penati candidati alle prossime elezioni regionali
Dibattito
Considerazioni conclusive
NINO BASEOTTO Segretario Generale CGIL Lombardia
Le condizioni di discriminazione che sono costretti a vivere i migranti sul territorio e nel lavoro sono purtroppo una emergenza ormai quotidiana.
Coccaglio e Rosarno ne sono gli episodi più eclatanti, ma sappiamo essere soltanto la punte di un iceberg ben più esteso.
Questi avvenimenti sono possibili perché la popolazione immigrata non riesce, tra le altre cose, ad essere politicamente attiva.
Il voto per le amministrative ai nuovi cittadini pensiamo possa da un lato modificare l’agenda delle forze politiche e dall’altro dare rappresentanza a chi oggi non ha spazi democratici dove esprimere le proprie esigenze.
Le istituzioni, a partire da quelle locali, devono essere lo strumento rappresentativo di tutta la comunità, il luogo dove si definiscono insieme politiche di integrazione e convivenza.
Per queste ragioni, unitamente al tema della cittadinanza, abbiamo organizzato per il 12 febbraio 2010 un convegno per approfondire questa tematica. Abbiamo invitato anche i due principali candidati alle prossimi elezioni regionali.
Ovviamente l’iniziativa vuole essere un punto di partenza e uno degli obiettivi da portare avanti nel corso del mese di marzo, in quella che si preannuncia essere la “primavera antirazzista”.