Nelle ultime settimane la giusta esasperazione dei migranti ha avuto il suo drammatico culmine nelle proteste di Brescia e Milano.

I migranti sulla gru di Brescia e sulla ciminiera di via Imbonati a Milano sono la punta di un iceberg di un profondo disagio che coinvolge decine di migliaia di immigrati nel nostro paese.

La sanatoria delle badanti l’avevamo definita una “sanatoria bastarda” che negava a migliaia di lavoratori migranti di regolarizzare la loro posizione lavorativa.

Molti hanno comunque deciso che quella era l’unica strada possibile per uscire, magari dopo molti anni, da una condizione di irregolarità.

Chiedevano essere riconosciuti come lavoratori e cittadini, ma in molti casi sono caduti nella rete di truffatori che ne hanno approfittato ricavandone profitto.

Inoltre la circolare Manganelli, di cui chiediamo l’abrogazione, ha precluso ogni possibilità di regolarizzazione a chi era stato condannato semplicemente per non essersi allontanato dal nostro paese a seguito di un decreto di espulsione.

Infine le politiche del Governo tese a rendere più difficile i percorsi di regolarizzazione dei lavoratori immigrati trovano puntuale conferma nella decisione di licenziare i lavoratori e le lavoratrici con contratto a tempo determinato che operano nella maggior parte presso gli uffici stranieri delle Prefetture e delle Questure.

Contestiamo tale scelta e sosteniamo le iniziative che la FP CGIL sta mettendo in campo.

Ora non possiamo più attendere ed è per questo che la CGIL il 18 novembre lancia un iniziativa nazionale con presìdi davanti a tutte le prefetture.

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