ASSOCIAZIONE CULTURALE SECONDO MAGGIO ATELIER MUSICALE XVI Stagione  (Richiami) (www.secondomaggio.alice.it )

Sabato 30 Gennaio 2010 ore 17,30
Palazzina Liberty, Largo Marinai d’Italia Milano

ROSSINIANA
Péchés de Vieillesse
LA CUISINE FANTASQUE

Musiche di GIOACCHINO ROSSINI da Quatre Hors d’Oeuvres e Quatre Mendiants

Elaborazione per ensemble cameristico di Damiano D’Ambrosio
Testi di Nanni Coppola tratti dalle lettere di Rossini

ORCHESTRA DA CAMERA LUCANA
Direttore VINCENZO PERRONE
Voce recitante NANNI COPPOLA

Programma

GioacchinoRossini

(ouverture) Tarantella

Quatre Hors D’Oeuvres (antipasti)
Radis (Ravanelli) / Anchois (acciughe) /
Beurre (burro) / Cornichons (cetriolini) )

Quatre mendiants (frutte secche)
(Les figues sèches (fichi secchi) / Les raisins (uva passa) /
Les noisettes (noccioline) / Les amandes (mandorle)

Conduce Paolo Repetto

Rossini, si sa, era un grande cuoco e deliziava gli ospiti delle cene che offriva nella sua abitazione parigina, le cosiddette Soirées, a cui interveniva buona parte dell’alta società della capitale francese. Questi ricevimenti furono all’origine di composizioni brevi e argute, spesso scritte per pianoforte solo, battezzate dal loro autore con il titolo, un po’ ironico e un poco realistico, di Péchés de Vieillesse.
In questo concerto del tutto particolare, sono state arrangiate per un ensemble cameristico le “portate” previste nel volume quarto di queste composizioni, che il Maestro iniziò a scrivere superati i sessantacinque anni di età e, nel caso del “menù” odierno (di incerta datazione), risalgono sicuramente a dopo il 1860. Così, questa cucina “estrosa”, come recita il titolo proposto dagli interpreti, non ci viene servita nella forma originale, ma trova nuova veste (e “sapori”) nella leggerezza del lavoro di adattamento orchestrale svolto da Damiano D’Ambrosio, compositore e docente del Conservatorio di Firenze.
Dalle sue stesse parole, apprendiamo che i criteri adottati per l’elaborazione di queste pagine sono in primo luogo rivolti a mantenere la freschezza e il brio di quelle originali (dallo stesso Rossini definite semi-comiche) attraverso la scelta di un organico agile. L’impianto formale è stato quindi rispettato, ma ha subito una sorta di espansione motivica, cioè uno sviluppo dei temi grazie alla possibilità di disporre di numerosi colori strumentali. La presenza di una discreta parte di percussioni risponde, come altri elementi di questa riscrittura, alla necessità di rendere evidente ciò che nel loro autore era, fondamentalmente, rimasto latente. Per rendere ancor meglio il carattere di divertissement che in fondo la musica vuole comunicare, lo spettacolo si arricchisce della lettura di brani tratti dalle lettere di Rossini, in cui i riferimenti gastronomici diventano il veicolo con cui illustrare concetti musicali e spiegare giudizi estetici.
Protagonista della scelta e della lettura, l’attore Nanni Coppola, docente di arte scenica in numerosi conservatori italiani e attore che ha lavorato al fianco di registi quali, tra gli altri, Memè Perlini, Giancarlo Sepe, Aldo Trionfo. La parte musicale viene invece eseguita dall’Orchestra Lucana delle province di Matera e Potenza, nata nel 2003 dalla trasformazione in Fondazione dell’orchestra Sinfonica e Filarmonica della Provincia di Matera (costituitasi nel 1987), attualmente presieduta dal suo fondatore, Francesco Lisanti. Si tratta di un’orchestra duttile, attiva sia nel repertorio classico, sia in quello contemporaneo, di cui segnaliamo anche le numerose collaborazioni con compagnie corali, con le quali esegue repertori legati particolarmente all’ambito della musica sacra.

A dirigere questa brillante formazione è il suo responsabile artistico, il clarinettista e direttore d’orchestra Vincenzo Perrone, già primo clarinetto e solista dell’Orchestra Giovanile Italiana, partner di grandi interpreti internazionali, che ha suonato con compagini di tutto il mondo. Valgano, tra tutte, le dichiarazioni di Luciano Berio e di Pietro Farulli su questo brillante musicista; il primo ha definito Perrone “magnifico musicista e strumentista”, mentre il secondo ha sottolineato che si tratta di una “figura di punta del panorama musicale italiano e per questo L’Orchestra Giovanile Italiana ha accettato, in via del tutto eccezionale, di collaborare con lui”.

Anche in questa occasione, che ha come conduttore il musicologo ed esperto d’arte Paolo Repetto, l’Atelier ospita quindi a Milano una compagine da ascoltare e un programma di rara originalità.

Maurizio Franco
 

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