ASSOCIAZIONE CULTURALE SECONDO MAGGIO
Atelier Musicale XVI Stagione
(Richiami)
IL MANDOLINO CLASSICO TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
24 Ottobre 2009 ORE 17,30
Auditorium Di Vittorio Camera del Lavoro di Milano
Corso di Porta Vittoria 43
I Solisti dell’Orchestra Sinfonica di Savona
Carlo Aonzo mandolino
Maurizio Cadossi violino
Claudio Gilio viola
Claudio Merlo violoncello
Programma
Giovanni Francesco Giuliani (1760-post 1818)
Quartetto in Mi bemolle Maggiore
(Amoroso / Allegro Spirituoso)
Quartetto in La Maggiore
(Allegro / Rondò (moderato))
Giovanni Hoffman (1770-1814)
Quartetto in Fa Maggiore
(Allegro molto / Adagio / Menuett / Rondò (Allegro))
Quartetto in Sol Maggiore
(Allegro moderato / Adagio / Menuett / Rondò (Allegro))
Alfred Uhl Spielmusik (1909-1992)
Capriccio
(Vivacissimo con brio)
Suedliche Landschaft (Allegretto giocoso)
Zahnraeder (Con moto)
Frohe Wanderung am Morgen (Allegretto giocoso)
Conduce Paolo Repetto
Il primo incontro della sedicesima edizione dell’Atelier dedicato alla musica eurocolta presenta un programma di assoluta originalità, che pone al centro della musica uno strumento insolito come il mandolino. Si tratta di un progetto che propone pagine rarissime del primo ottocento o del tardo settecento e del ‘900 musicale, con autori quasi mai rappresentati nelle sale da concerto e interpretati da un quartetto di alto livello artistico,
nato in seno all’Orchestra Sinfonica di Savona, di cui i componenti sono tutti prime parti e solisti.
Il mandolino, ben conosciuto nella tradizione popolare e popolaresca, visse in realtà un periodo di grande fama tra la metà del ‘700 e il primo trentennio del secolo successivo; un interesse che scemò in buona parte prima della metà dell’800, ma ebbe una cauta ripresa nel secolo scorso.
Per questo strumento hanno scritto autori come Vivaldi, Beethoven, Mozart, Paisiello, Verdi e, nel ‘900, esso è presente in opere di Mahler, Schoenberg, Webern, Stravinskji, De Falla; eppure, gli autori importanti nella letteratura mandolinistica sono oggi poco conosciuti, quando non addirittura dimenticati. E’ il caso di Giuliani e Hoffman, di cui vengono presentati quei quartetti in cui invece di due violini si trovano il primo violino e il mandolino, con funzione centrale e solistica. Il primo, livornese ma artisticamente legato a Firenze (e anche apprezzato all’estero) guardava al mondo di Haydn, mentre il secondo, viennese, fu un autentico virtuoso del mandolino. Interessante anche la composizione novecentesca di un altro autore austriaco che fu eminente e popolare in patria, famoso per le sue composizioni dedicate al clarinetto e stilisticamente legato a un mix tra neoclassicismo, espressionismo e serialismo.
Conduce il musicologo Paolo Repetto, ben noto e apprezzato protagonista di tanti avvenimenti importanti dell’Atelier.