ASSOCIAZIONE CULTURALE SECONDO MAGGIO
ATELIER MUSICALE XVI Stagione

SABATO 5 Dicembre 2009 Ore 17.30
PALAZZINA LIBERTY
Largo Marinai d’Italia

ALTRE MUSICHE, ALTRI STRUMENTI
Tra l’arpa e l’ondes martenot

Programma

A. Jolivet
da: Trois Poèmes
1. Ondes
(1935)

O. Messiaen
Vocalise Etude
Lent avec charme
(1935)

Feuillets inédits
(1a esecuzione 2001 – postumo)

N’Guyen – Thien Dao
Bai Tap
(1974)

T. Bloch
Formule
(1996)

T. Murail
Tigres de verre
(1974)

BRUNO PERRAULT ondes martenot
MATTEO RAMON AREVALOS pianoforte

H. Cowell
The Tides of Manaunaun

P.Glass
Metamorphosis 1-3
(Moderate, Flowing, Moderately, Fast)

L. Harrison
Jahla, Avalokiteshvara

A. Part
Pari intervallo

N. Campogrande
Tilladodin
(2008)

M. Nyman
Candlefire, The Morrow, Jack

FLORALEDA SACCHI arpa

Conduce Maurizio Franco

Una serata di assoluta originalità, con un’arpista di eccezionale livello, ai vertici internazionali, e due musicisti di grande valore specializzati in programmi rari che pongono al centro il progenitore dell’idea elettronica nella musica: l’ ondes Martenot.

Due aspetti del ‘900 proposti in un incontro dialettico, che da una parte esplora soprattutto il minimalismo, senza dimenticare due protagonisti della musica americana più ritmicamente definita (Harrison e Cowell), dall’altra propone le pagine per ondes Martenot che hanno al centro Messiaen e i suoi allievi, oltre a Jolivet.
Le trascrizioni per arpa offrono invece un’immagine diversa dello strumento, lo proiettano nella contemporaneità, ampliandone il repertorio e in questo senso il lavoro di Floraleda Sacchi è encomiabile.
La parte per ondes Martenot testimonia della storia e dell’attualità dell’invenzione del francese Maurice Martenot, che dal 1923 cominciò a mettere a punto uno strumento che si può considerare l’antenato del sintetizzatore in quanto si basa su una tastiera standard di 88 tasti con cui controllare l’altezza dei suoni prodotti, e si basa sullo sfruttamento delle differenze di frequenza emesse da due generatori. Può produrre intervalli inferiori al semitono, glissati e vari timbri (viene usato anche in colonne sonore e, nel pop, dal gruppo Radiohead).

Con questo concerto, l’Atelier apre una nuova finestra sul ‘900 e la contemporaneità musicale.