La CGIL in piazza per rivendicare il rilancio dell'economia e la tutela del reddito
L'Italia che lavora esige risposte concrete

Sabato 14 novembre
Lavoratori a Roma

manifestazione nazionale ore 14,00 da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo

comizio di GUGLIELMO EPIFANI  Segretario Generale della CGIL

 

>> il manifesto

USCIRE DALLA CRISI E GUARDARE AL FUTURO
IL LAVORO ESIGE RISPOSTE

Il peggio della crisi non è affatto alle nostre spalle. Lo sanno bene i lavoratori e le lavoratrici che ne sono colpiti. Interi territori sono interessati da una crisi mai vista. Molti settori stanno perdendo in fatturato e competitività. L’artigianato e le piccole e medie imprese pagano il prezzo più alto. Anche i segnali di ripresa rischiano di affogare dentro una economia che stagna da lungo tempo. Eppure si continua a minimizzare. Il Governo dice bugie per nascondere le proprie responsabilità. Nessuna vera misura è stata presa per contrastare questa situazione. Il Presidente del Consiglio Berlusconi e i ministri fanno a gara per spargere una fiducia che non c’è.

I numeri parlano da soli:

• Da inizio anno ad oggi si sono consumate oltre 670 milioni di ore di Cassa Integrazione per oltre un milione di lavoratori coinvolti
• I lavoratori e le lavoratrici in Cassa Integrazione vivono con meno di 750 euro netti al mese
• Nel 2009 e 2010 i disoccupati aumenteranno di oltre 1 milione in gran parte giovani e donne
• 13 lavoratori su 100 sono a tempo determinato e di questi molti sono precari senza tutele


La ripresa sarà lunga e difficile. Per uscire dalla crisi c’è bisogno dunque di interventi adeguati. Per questo la Cgil chiede al Governo:

1. di assumere tempestivamente misure per garantire la prosecuzione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori che rischiano altrimenti di perdere definitivamente il lavoro
2. di aumentare l’assegno mensile di Cassa Integrazione per far fronte al costo della vita
3. di allungare i periodi di disoccupazione per i lavoratori senza sussidi
4. di riconoscere una copertura reale del reddito ai precari che hanno perso il lavoro

La CGIL chiede che si esca dalla crisi guardando il futuro!

L’Italia non può permettersi un ulteriore restringimento della sua base produttiva e dei servizi ad essa collegati. La vera ricchezza del nostro Paese deve rimanere il lavoro industriale. Una industria capace di competere con il resto del mondo. Una industria che si misuri con le nuove frontiere dell’innovazione, della ricerca, fondata sulle competenze, sulla sostenibilità ambientale, sulla sicurezza dentro e fuori i luoghi di lavoro, sull’occupazione stabile.

La CGIL in piazza per rivendicare
il rilancio dell’economia e la tutela del reddito
 

 

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