Indagine istat. cure odontoiatriche d’élite.

fonte: Da “Il Sole 24 ore Sanità” n. 49, del 16-22 dicembre 2008


Le cure dentarie in Italia si caratterizzano come assistenza d’élite, con un accesso condizionato dallo status sociale e dal titolo di studio, con la maggioranza dei cittadini costretta a pagare di tasca propria e a rivolgersi al dentista privato ed il Sud decisamente in posizione arretrata. E’ questo il dato che emerge dal rapporto breve dell’Istat su “Ricorso alle cure odontoiatriche e salute dei denti in Italia”, realizzato nell’ambito dell’Indagine multiscopo “Condizione di salute e accesso ai servizi sanitari”, su un campione di 60.000 famiglie. Il rapporto registra le disuguaglianze di accesso all’odontoiatria: il 10,9% della popolazione over 14 dichiara di non avere più in bocca un solo dente naturale, una condizione più diffusa al Nord, per il maggior ricorso a protesi ed impianti, e che interessa soprattutto gli over 44 (il 60% è ultra ottantenni), le donne e gli adulti di status meno elevato (il 29,4%, contro il 2,6% di chi ha titoli di studio più elevati). Nemmeno il 39,7% della popolazione si era rivolto ad un dentista o ad un ortodonzista nel 2004 (il 47% al Nord, il 40,4% al centro e meno del 30% al Sud). L’accesso al servizio pubblico resta una chimera: solo il 12,5% ha usufruito di servizi pubblici o convenzionati, che curano clienti prevalentemente molto giovani o anziani, così come la gratuità delle cure, che riguarda solo i bambini fino a 5 anni e grandi anziani

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