Prima conferenza nazionale sull’alcol. le schede del ministero della salute.

fonte: Da “Asi” n. 43, del 23 ottobre 2008


Ogni anno in Europa l’alcol è responsabile della morte di 195.000 persone, per diverse patologie e cause: incidenti, omicidi, cirrosi epatica, suicidi, patologie neuropsichiatriche e depressione, cancro. In particolare è attribuibile all’alcol il 25% della mortalità giovanile tra i maschi ed il 10% tra le femmine. Su 26 fattori di rischio per la salute l’alcol occupa il terzo posto, secondo solo a tabacco e ipertensione. In Italia l’età del primo contatto è la più bassa d’Europa, con dati preoccupanti nella fascia d’età tra gli 11 ed i 15 anni; l’età del primo contatto è di 12,2 anni, contro i 14,5 della media europea. Tra i maschi delle classi d’età medie ed anziane vi è un’alta percentuale di consumatori giornalieri (31%), con un’alta incidenza di consumatori giornalieri eccedentari (16% della classe di età 65-74 anni). Il Ssn ha preso in carico, nel 2006, 61.656 soggetti acoldipendenti, con un aumento del 9,6% rispetto al 2005, il 75% riguarda persone tra i 30 ed i 59 anni, il 15% giovani con meno di 30 anni; vi è stato inoltre un aumento del 4,6% delle diagnosi di cirrosi epatica fra il 2000 ed il 2004. I dati più preoccupanti riguardano la popolazione giovanile, fra cui il consumo è in aumento, in particolare tra le giovani donne tra i 18 e 24 anni. Tra i giovani è molto diffuso il consumo di bevande alcoliche al di fuori dei pasti, che è un importante indicatore di esposizione al rischio alcolcorrelato; in particolare si diffondono tra i giovani i comportamenti di ubriacatura, spesso collegata alla frequentazione delle discoteche.

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies