VareseNews 20 giugno 2014

La Cgil riparte dal cambiamento
Susanna Camusso apre alla Schiranna la festa regionale del sindacato più importante d'Italia. La provincia di Varese è stata scelta perché emblema di un mondo del lavoro in difficoltà

 Cambiamento, attenzione alle parti più deboli tra i lavoratori e chiarezza sugli appalti. La Cgil di Susanna Camusso riparte da questi temi con l’apertura della festa regionale del sindacato più importante d’Italia alla Schiranna di Varese. Un luogo scelto, ahinoi, perché questa è la provincia emblema di un sistema produttivo che sta cambiando e perdendo tantissimi posti di lavoro.
Ultima, caldissima, vertenza esplosa sul tavolo del sindacato riguarda infatti il sistema aeroportuale di Malpensa con la vicenda Sea Handling, in un luogo, l’aeroporto, che già era stato scelto come simbolo per le manifestazioni del primo maggio.
Dal palco della Schiranna, pur nella consapevolezza di aprire un momento di festa, i rappresentanti intervenuti hanno lanciato quindi più di un allarme ponendo al centro la necessità di un cambiamento che riguarda le aziende, lo stato e, non ultimo, il sindacato stesso: «dobbiamo essere più attenti al lavoro che cambia e riuscire a rappresentare anche quei lavoratori che sono al di fuori di ogni tutela».

Ad aprire il dibattito i “padroni di casa” Umberto Colombo e Nino Baseotto, segretari provinciali e regionali della Cgil, che, come anticipato negli scorsi giorni, hanno colto l’occasione per puntare i riflettori sulle emergenze regionali e provinciali: sia quelle di carattere strutturale, «deve essere imperativo rilanciare una politica industriale per questa provincia» ha ribadito Umberto Colombo, sia i casi più eclatanti scoppiati negli ultimi mesi: «Malpensa, i ritardi e le infiltrazioni in expo e un sistema lombardo uscito fuori controllo negli ultimi vent’anni sono le emergenze che oggi vanno affrontate».

Proprio la dolorosa vicenda di Sea rappresenta per la Cgil regionale un momento che farà riflettere sulla rappresentanza e sulla rappresentatività in luoghi di lavoro sempre più complessi e difficili da gestire: «Le fasi che hanno preceduto la bocciatura del referendum sull’accordo trovato dai sindacati - hanno spiegato dalla Rsu di Sea Handling Linate - si sono svolte in un clima avvelenato in cui la rabbia per la politica e un generalizzato odio verso sindacati e ogni forma di organizzazione ha fatto andare alla deriva il nostro lavoro. Ma da qui deve ripartire la nostra riflessione».

L’intervento di Susanna Camusso, che ha chiuso la prima mattinata della Schiranna, ha toccato i tanti fronti sui quali è impegnata l’attività sindacale in questo momento. A partire proprio dall’Europa, «quell’Europa - ha spiegato il segretario - che continua a discutere di politiche di austerità che manderanno in frantumi ogni illusione di ripresa». E che, tuttavia, ci vede in una buona posizione, spiega Camusso: «oggi l’Italia si presenta come il paese che durante il voto europeo non si è abbandonato a derive populiste o xenofobo, non abbiamo fatto vincere gli euroscettici e questo ci deve dare una maggiore responsabilità - ha spiegato dal palco -. Noi vogliamo introdurre la possibilità di discutere laicamente delle cose. Perché adesso sembriamo il paese dei tifosi dove non ci sono le capacità di discutere e confrontarsi ma solo quello di schierarsi. La nostra risposta è la contrattazione, una contrattazione che in sette anni di crisi ha cambiato completamente volto e che dobbiamo essere in grado di ricreare e aggiornare».

Camusso: “C’è un lavoro povero che va ascoltato e difeso”

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies