PubblicAzione

Docufilm sulla vita del leader sindacale / Pizzinato, viaggio al centro del lavoro 

27 mar. – Proiettato al congresso lombardo della Cgil, “Al centro del lavoro. In viaggio con Antonio Pizzinato”, è il film documentario di Rahel Sereke ... 

Proiettato al congresso lombardo della Cgil, “Al centro del lavoro. In viaggio con Antonio Pizzinato”, è il film documentario di Rahel Sereke con cui la Cgil regionale e di Milano, con la Fondazione Di Vittorio e il patrocinio del Comune di Sesto San Giovanni, rendono omaggio a un dirigente sindacale che, sempre da militante, ha speso una vita perché “il lavoro fosse riconosciuto come valore”.
E di certo ha iniziato una “nuova vita” lasciando a 16 anni il suo Friuli, terra provata dalla lotta di liberazione, per approdare ancora in calzoni corti alla Borletti di Milano. Una fabbrica dove impara, con il lavoro, il valore della conoscenza. E dove lotta anche per le tante lavoratrici presenti, sempre più sensibilizzandosi per i diritti delle donne. Intanto che avvengono grandi trasformazioni, a partire dall’introduzione delle macchine per cucire elettriche. E la catena di montaggio.
Vita e impegno si snodano nel film attraverso anni difficili e lo sguardo stesso di Pizzinato: l’amore per Assunta che lavora al Pci e che sposa nel 1963, dopo un viaggio studi di 4 anni in Russia fatto “senza dirlo”. Una carriera sindacale che ha tante e veloci tappe, tra cui la direzione, a metà degli anni ’60, della Fiom di Milano e quella della Cgil Nazionale: dal 1986 al 1988. Tra Luciano Lama e Bruno Trentin. Tra i suoi chiodi fissi il rinnovamento e l’unità del sindacato. L’etica del lavoro. Con una tenace attenzione alle condizioni dei lavoratori, alla loro salute e sicurezza. Anche lottando contro il terrorismo.
Dimettendosi da segretario generale, nell’88, “per salvaguardare la coesione della Cgil”, sceglie di restare nell’organizzazione “per dedicarmi in particolare agli ultimi”. (ta)
tiziana.altea | 27 marzo 2014