Rassegna.it 14 marzo 2014

Il valore del lavoro: sabato convegno in memoria di Giuseppe Granelli

Antonio Pizzinato lo ricorda ai microfoni di RadioArticolo1

“Ho conosciuto Giuseppe Granelli quando ero segretario della Fiom della zona di Sesto San Giovanni e lui era componente della commissione interna dello stabilimento Unione della Falck. Lui giovanissimo partecipò agli scioperi del marzo del 1943-1944, fu arrestato dai nazisti che entrarono in fabbrica, lo deportarono in campo di concentramento in Germania, a Mauthausen, ritornato ha ripreso l'attività sindacale e il suo impegno eletto in commissione interna, ha lavorato e ha segnato la storia, in particolare di questa città.” Così Antonio Pizzinato, presidente onorario dell'Anpi Lombardia ed ex segretario generale della Cgil, ricorda la figura di Giuseppe Granelli, morto a novant’anni lo scorso dicembre 2013, protagonista di una vita operaia e sindacale alle acciaierie Falck di Sesto San Giovanni.

Granelli “ha proseguito la sua attività nel momento in cui è andato in pensione – ricorda Pizzinato ai microfoni di RadioArticolo1 - collaborando con l'Archivio storico del lavoro promosso dalla Fiom, dalla Cdl di Milano, presso il quale sono le 487 interviste che lui ha fatto a delegati, a dirigenti sindacali e che sono un patrimonio storico.

Il convegno
"Il valore del lavoro nelle trasformazioni sociali. Ricordo di Giuseppe Granelli": questo il titolo del convegno che si terra' sabato 15 marzo alle 17,30 presso lo SPAZIO MIL (Carroponte) di Via Granelli 1, promosso da Cgil Lombardia, Comune di Sesto San Giovanni, Fondazione Di Vittorio e Anpi per ricordare la figura di Giuseppe Granelli a tre mesi dalla sua scomparsa.

Da giovane operaio della Falck Unione, Granelli partecipa alle lotte e agli scioperi del 1943 e viene arrestato e deportato nei campi di concentramento nazisti.

Rientrato in Italia, riprende il lavoro nella sua fabbrica e partecipa attivamente alla costruzione del sindacato unitario CGIL; eletto in Commissione Interna e nel Comitato provinciale della FIOM, entra poi nel Comitato Centrale. E’ protagonista delle lotte per la conquista dei diritti dei lavoratori nella costruzione dei Consigli di fabbrica, nella ricostituzione dell’unità sindacale e della FLM.

Organizza e dirige le lotte per l’attuazione delle 40 ore e la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ lui il protagonista del libro di Giorgio Manzini “Una vita operaia”. Una volta in pensione, prosegue il suo impegno sociale per far vivere la memoria delle lotte del lavoro, realizzando centinaia e centinaia di interviste e testimonianze dei protagonisti delle lotte di Liberazione, per i diritti del lavoro, per la libertà. Una figura importante per il movimento operaio lombardo, che ha saputo capire ed interpretare le trasformazioni sociali, ponendo sempre al centro il valore del lavoro.

Al convegno, che sara' presieduto dal Sindaco della città Monica Chittò, dopo la relazione di Carlo Ghezzi, della Fondazione Di Vittorio, interverranno:

Giovanni Bianchi, politico, Presidente Ancp ed ex Presidente nazionale Acli
  
Myriam Bergamaschi, Fondazione ISEC

Edoardo Cella, ex lavoratore Breda Aeronautica (classe 1912)

Danilo De Biasio, docente scuola di giornalismo “Walter Tobagi”

Dario Di Vico, giornalista del Corriere della sera

Angela Gandolfi, già responsabile dell’Archivio storico Fiom Lombardia

Antonio Pizzinato, Presidente Onorario Anpi Lombardia

Ida Regalia, docente Università Statale Milano

Conclude Susanna Camusso, Segretario generale CGIL

 Alle 20,30 la rappresentazione “Buon lavoro” della compagnia Farneto Teatro.

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