SEMINARIO INTERNAZIONALE CGIL-CUT / UN INCONTRO SU GLOBALIZZAZIONE E FUTURO DEL SINDACATO

21 nov. – “Come agiamo sindacalmente in una società e in un mercato frammentati, e in un contesto in cui i diritti dei lavoratori sono messi in discussione?”. ...

21 nov. – “Come agiamo sindacalmente in una società e in un mercato frammentati, e in un contesto in cui i diritti dei lavoratori sono messi in discussione?”. Ai quesiti di Fabio Ghelfi, Cgil Lombardia, hanno provato a rispondere Adi Dos Santos Lima, presidente CUT/SP (il sindacato brasiliano ospite in questi giorni della Cgil Lombardia), Graziano Gorla, Cgil Milano, e Sergio Bassoli, Cgil nazionale. La discussione tra i 4 ha riguardato la globalizzazione e il futuro del sindacato. “Il futuro è oggi – ha esordito Lima -. La globalizzazione si espande ogni giorno, ma i lavoratori non sono chiamati a partecipare, ne subiscono solo le conseguenze. Ben vengano seminari internazionali come questo, dove possiamo discuterne e confrontare i rispettivi contesti. In Italia ci sono diritti che in Brasile mancano. Ad esempio, noi non abbiamo spazi di contrattazione per alcune categorie: è di questa globalizzazione che vogliamo parlare. E dobbiamo rivolgerci a tutti i luoghi di lavoro, che oggi non sono solo le fabbriche e gli uffici. Scoprire nuove forme di rappresentatività è la vera sfida per il movimento sindacale globale”. Criticando lo strapotere dei mercati finanziari, Gorla ha sostenuto che “le imprese delocalizzano, e i diritti diminuiscono: dobbiamo subito rimetterli al centro, o rischiamo che le destre d’Europa ci facciano chiudere. Costruiamo un sindacato mondiale che ragioni di interscambio. Prendiamo esempio dalla Toyota, che ha i suoi delegati sparsi nelle sedi di tutto il mondo”. “Il ruolo che gioca la Cgil in Europa incontra nella CUT il partner ideale – ha detto Bassoli -. Il modello latino ha radici nella cooperazione e nella solidarietà. Il modello nordico aziendale non è quello che vogliamo espandere in Europa: per noi globalizzazione è universalità dei diritti”. (Angela Amarante)
redazione | 21 novembre 2014, 16:10