La cgil: in lombardia circa 500 vertenze occupazionali aperte, oltre 66.000 posti di lavoro a rischio.


COMUNICATO STAMPA

LA CGIL: IN LOMBARDIA CIRCA 500 VERTENZE OCCUPAZIONALI APERTE, OLTRE 66.000 POSTI DI LAVORO A RISCHIO.

Il Dipartimento Politiche Contrattuali della CGIL Lombardia ha elaborato un quadro delle vertenze occupazionali dal quale emerge una realtà preoccupante: circa 500 imprese con vertenze occupazionali aperte, oltre 66.000 posti di lavoro a rischio, circa 25.000 lavoratori già coinvolti in procedure di mobilità, licenziamenti collettivi, Cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
Questo è la situazione della crisi occupazionale che sta investendo la Lombardia, che colpisce in particolare i settori del Sistema Moda, Tessile, Abbigliamento, Calzature, il Metalmeccanico, in particolare il comparto dell’Elettrodomestico, le Telecomunicazioni.
Questo dato che emerge dalle vertenze occupazionali in corso nelle province della Lombardia, è confermato dai dati relativi all’ultimo trimestre 2004 sulla produzione industriale, sull’occupazione e sul ricorso alla mobilità e alla Cassa integrazione.

Produzione industriale
Dopo un 2003 interamente all’insegna del segno negativo, -2,5 sull’anno precedente, il 2004 si era aperto con un incremento dell’1,3 sullo stesso trimestre del 2003, per poi registrare un costante rallentamento nei trimestri successivi: 0,9 nel 3° trimestre e 0,5 nel 4° trimestre rispetto agli stessi periodi del 2003.
I cali produttivi più sensibili si registrano nel Tessile (-4,5), nell’ Abbigliamento (-2,3), nelle Calzature e Pelli (-1,8).

Occupazione
Nel corso del 2004 gli addetti sono stati costantemente in flessione rispetto al 2003, che aveva registrato a sua volta un calo rispetto al 2002.
In particolare in tutti i quattro trimestri del 2004 si è registrato il segno negativo sullo stesso trimestre dell’anno precedente, con rispettivamente -0,4, -0,2, -1,7, -0,7.
I settori industriali dove si registra il calo più significativo del numero di addetti sono gli stessi in cui si sta assistendo alla flessione dei volumi di produzione, cioè Tessile, Abbigliamento e Calzature, che anche nel 4° trimestre del 2004 hanno perso addetti sull’anno precedente, rispettivamente di -2,5, -1,0, -0,2.
Ma il numero degli addetti è in flessione in tutti i settori industriali, compresi quelli che registrano andamenti di produzione positivi, come nel caso dell’Alimentare, dove gli addetti sono calati ( -2,5), nonostante la produzione sia aumentata del 2,2.

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