Cgil: dichiarazione camusso sul ruolo degli enti locali


COMUNICATO STAMPA

PER LA CGIL LOMBARDIA FORMIGONI, CON LA SCUSA DI SEMPLIFICARE LE LEGGI, UMILIA IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI, LIBERALIZZA COMPLETAMENTE LE ATTIVITA’ ECONOMICHE E CANCELLA SOGGETTI E DIRITTI.

DICHIARAZIONE DI SUSANNA CAMUSSO SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL LOMBARDIA


La Cgil Lombardia, in merito alla legge di semplificazione approvata oggi al consiglio regionale, attraverso una dichiarazione del suo Segretario Generale Susanna Camusso, fa le seguenti osservazioni:

“Nell’insieme le scelte che sottendono a questa legge confermano un’idea della giunta lombarda di gerarchizzazione tra gli enti locali, che non risponde né alle regole costituzionali, né all’idea di una Regione che intende favorire uno sviluppo equilibrato del territorio.
Appare inoltre sempre più evidente che mentre si proclama il federalismo, si procede a centralizzare poteri fino ad attribuirli direttamente al Presidente della giunta”.

Infatti, l’art. 3 è in palese violazione dell’art. 41 della Costituzione, che sancendo come libera l’iniziativa economica privata, ne vincola tuttavia la pratica all’utilità sociale e la nega se arreca danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. Non a caso nell’ultimo comma recita :”la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica o privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.
Ne consegue che il comma 2 dell’art. 3 della legge regionale, pur richiamandosi all’art. 41 della Costituzione, ne sovverte il senso perché abolisce la programmazione.
Recita infatti :
“l’avvio, lo svolgimento, la trasformazione e la cessazione dell’attività d’impresa non sono soggetti a provvedimenti di autorizzazione, di licenza o di assenso comunque denominati”.

La stessa legislazione regionale perderebbe ogni carattere programmatorio e in più questa scelta verrebbe gerarchicamente imposta anche agli altri enti locali (comma 5) che “devono”, secondo il testo, adeguare i loro regolamenti, rinunciando anche loro alla possibilità di regolamentare tali attività.

Chissà cosa ne pensano i rappresentanti di Comuni e Province!

La Regione Lombardia è una delle poche che non è ancora riuscita a varare il suo Statuto, nonostante le numerose sollecitazioni anche da parte delle forze sociali.

Per rispondere alla dialettica consigliare, aveva in passato adottato regolamenti di Giunta che la Presidenza del Consiglio aveva impugnato presso la Corte Costituzionale perché in contrasto col vecchio statuto.
La delegificazione, con trasferimento degli stessi contenuti ad un provvedimento di Giunta (comma 3),

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