Inquinamento atmosferico: non bastano i provvedimenti della regione


COMUNICATO STAMPA

CGIL LOMBARDIA: NON BASTANO I PROVVEDIMENTI DELLA REGIONE CONTRO L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO.

Il livello di inquinamento delle città lombarde è ormai insostenibile, ma purtroppo è ancora fortemente inadeguato il livello di intervento delle istituzioni.
I provvedimenti di emergenza, le domeniche a piedi, i blocchi parziali, le targhe alterne sono strumenti inefficaci se non supportati da politiche strutturali incisive.
Purtroppo scontiamo dei ritardi molto forti da parte della Regione Lombardia, che non ha ancora approntato un Piano di risanamento dell’aria.

L’inquinamento atmosferico nelle aree urbane causa malattie respiratorie, cardiovascolari ed allergiche e la sua riduzione è una priorità inserita nel Sesto programma comunitario d’Azione in materia d’ambiente, adottato dall’Unione Europea.

Il prossimo 16 febbraio ricorrerà la data dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto per la riduzione di gas serra, ma in Lombardia le emissioni totali di CO2 sono aumentate rispetto alla percentuale di riduzione prevista nel 1990 (circa + 5,6% dal 1990 al 2001), a causa di maggiori consumi energetici, in particolare elettrici e di combustibile da trasporti.

Misure decisive per il miglioramento della qualità dell’aria devono partire da politiche della mobilità urbana ed extraurbana decisamente mirate alla riconversione della mobilità dal trasporto privato su gomma al trasporto pubblico su rotaia, sia merci che persone.
Importante è incentivare, nei centri urbani, l’utilizzo di mezzi pubblici e quindi rendere più efficienti il servizio e la rete dei collegamenti.
Purtroppo la Regione Lombardia è in ritardo anche nell’assegnazione dei fondi governativi per il rinnovo di un parco macchine che è molto vecchio e viaggia con motori Euro 0, quelli più inquinanti.

Mancano un regolamento edilizio che garantisca l’efficienza energetica degli edifici ed una politica di sviluppo delle fonti rinnovabili (solare termico), tutti provvedimenti adottati ormai da parecchi paesi europei con notevoli risultati.

C’è urgenza quindi di un piano che preveda forti azioni strutturali e, per quanto riguarda i momenti di emergenza, dell’impegno a garantire sostanziali agevolazioni per i cittadini (come i biglietti gratuiti sugli autobus) e il contenimento delle deroghe.


Sesto San Giovanni 24 gennaio 2005
CGIL Lombardia

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