Rischio ferie per i lavoratori migranti della lombardia. dichiarazione di giorgio roversi della cgil lombardia


CGIL LOMBARDIA
UFFICIO STAMPA



COMUNICATO STAMPA


RISCHIO FERIE PER I LAVORATORI MIGRANTI DELLA LOMBARDIA. DICHIARAZIONE DI GIORGIO ROVERSI DELLA CGIL LOMBARDIA.


Da una stima fatta dagli Uffici Stranieri della CGIL, oltre 200.000 lavoratori immigrati nella nostra regione non riusciranno ad avere il permesso di soggiorno rinnovato entro la fine del mese di luglio, data di chiusura di molte attività lavorative.

La responsabilità risiede, ancora una volta, nei lunghi tempi d’attesa.

E Milano, ancora una volta, è in testa fra le province lombarde per i ritardi nella consegna dei permessi di soggiorno. Ad oggi i tempi si aggirano intorno ai 10 mesi e, pertanto, chi ha inoltrato richiesta di rinnovo tra ottobre e novembre del 2004, non riuscirà a tornare a casa.

E’ un fatto inaccettabile che nega il diritto alla libera circolazione a chi è in regola con le normative di legge e nega la possibilità di ricongiungimento con la famiglia e i propri cari.

Riaffermando ancora una volta la necessità di modificare radicalmente le procedure per il rinnovo del permesso di soggiorno, assegnandone la competenza ai comuni e sottolineando che è necessario allungare la durata dei permessi di soggiorno, chiediamo l’intervento del Governo affinché sia garantita la possibilità alle lavoratrici e ai lavoratori migranti in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno, di poter uscire dal nostro paese.



Sesto San Giovanni, 29 giugno 2005



www.cgil.lombardia.it/welfare/immigrazione/home.htm

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