PARTE IN LOMBARDIA LA SPERIMENTAZIONE DEL 112, IL NUMERO UNICO DI EMERGENZA EUROPEO (NUE 112). 

SARANNO IMPIEGATI I LAVORATORI IN MOBILITA’ E IN CIGS PER CESSAZIONE DI ATTIVITA’, CHE DIVENTERANNO “LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI (LSU)”. 


FIRMATO L’ACCORDO TRA LA REGIONE LOMBARDIA E CGIL CISL UIL REGIONALI. 

DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA.

“Nei giorni scorsi la nostra Organizzazione, insieme a Cisl e Uil, ha firmato un Accordo sindacale con la Regione Lombardia - Assessorato al lavoro - per l’utilizzo di lavoratori e lavoratrici in mobilità o in cassa integrazione straordinaria (Cigs) per cessazione di attività ai sensi della Legge n.22371991 che , su base volontaria, si dichiareranno disponibili a lavorare in qualità di operatori telefonici all’interno dei Call Center Laici (CCL) che verranno istituiti a Varese, Milano e Brescia per la sperimentazione del Numero unico di Emergenza Europeo 112 (NUE 112)”.

Ad illustrare i contenuti dell’accordo è Fulvia Colombini, della Segreteria della Cgil Lombardia, che sottolinea: “il NUE 112 è un servizio a favore del cittadino che il nostro Paese deve istituire sulla base delle disposizioni europee. Attraverso questo servizio i cittadini avranno a disposizione un solo numero per le emergenze di ogni tipo: sanitarie, ordine pubblico, incendio ecc e sarà cura del servizio pubblico smistare le telefonate all’autorità preposta all’intervento: Pronto soccorso, Ospedali, Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco. E' stato deciso, a livello nazionale, che la Lombardia sarà la prima regione a sperimentare il NUE112, che poi verrà esteso, a fine sperimentazione, a tutto il territorio nazionale. La sperimentazione inizierà, nei tre territori sopraindicati, entro il 31 dicembre 2012 e si concluderà il 31dicembre 2013.

I lavoratori e le lavoratrici in mobilità e in Cigs verranno selezionati nelle prossime settimane da parte dei Centri per l'Impiego, basandosi sugli elenchi Inps delle province di Varese, Milano e Brescia; una volta superata la selezione le persone dovranno seguire un percorso formativo della durata di un mese e verrà loro corrisposta, oltre all'indennità percepita da Inps, un importo integrativo stante l'impegno settimanale previsto in eccedenza a 20 ore e l'indennità per il lavoro su turni in riferimento al CCNL Pubblici dipendenti - Comparto Sanità.

I lavoratori e le lavoratrici selezionati che supereranno l'esame di idoneità alla fine del percorso formativo, potranno prestare attività lavorativa per 6 mesi, rinnovabili per altri 6, e saranno denominati Lavoratori Socialmente Utili (LSU)

la Regione e le OOSS monitoreranno trimestralmente l'attuazione della sperimentazione e al 30 novembre 2013 è prevista una fase di verifica rispetto all'andamento complessivo del progetto, alla sua estensione su tutto il territorio lombardo e alle prospettive occupazionali per i lavoratori interessati.

Nel primo periodo saranno selezionati circa 60 lavoratori/lavoratrici, ma il fabbisogno per la fase sperimentale è stimato in 230 unità.

Riteniamo - conclude Fulvia Colombini - che l'accordo apra prospettive positive per coloro che sono disoccupati o che perderanno a breve il lavoro, nel rispetto dei contratti nazionali e dei diritti individuali. L'accordo risulta tanto più positivo visto il periodo di grave crisi economica e occupazionale che stiamo vivendo, che ci deve spingere a ricercare ogni possibile soluzione per la ricollocazione delle persone”.

Sesto San Giovanni, 6 agosto 2012

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