FATTORE FAMIGLIA LOMBARDO E COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA: LA CGIL E LO SPI CHIEDONO UNA MODIFICA SOSTANZIALE AL PROGETTO DI LEGGE DELLA GIUNTA.

I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA DEBBONO ESSERE GRATUITI: LETTERA APERTA AGLI 80 CONSIGLIERI REGIONALI. DICHIARAZIONE DI NINO BASEOTTO E ANNA BONANOMI

 

Domani, martedì 14 febbraio, il Consiglio Regionale lombardo sarà chiamato ad esprimersi sul PdL n. 66: il nuovo indicatore (che dovrebbe sostituire l'ISEE) in materia di compartecipazione alla spesa sociale e socio-sanitaria.

Questo PdL é stato oggetto di un lungo e travagliato percorso: da più di un anno le organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati, l'ANCI e l'Assessorato alla Famiglia si sono confrontati alla ricerca di un equilibrio sociale che garantisse, accanto alla misurazione del reddito e del patrimonio delle persone e delle famiglie lombarde, equità nella compartecipazione alla spesa, oltre che omogeneità in tutto il territorio regionale.

Nell'aprile del 2011 gli incontri si sono diradati e domani, dopo un complicato e travagliato iter di discussione in III° commissione, arriva in Aula un progetto di legge che mette in discussione il principio costituzionale del "diritto soggettivo ed universale alla salute".

Infatti, nel testo si afferma che é prevista la compartecipazione dei cittadini e delle famiglie alla spesa sociosanitaria e sanitaria anche per i LEA, calcolata sulla base del reddito e del patrimonio del nucleo famigliare dell'assistito. Siamo di fronte ad un atto che smentisce di fatto quello che il Presidente ha sempre considerato il suo fiore all'occhiello: una sanità eccellente e in equilibrio economico. Infatti se da una parte esistono esenzioni superiori a tutte le altre regioni italiane in materia di ticket, dall'altra, con questo provvedimento, si chiede ai cittadini di pagare quelli che oggi sono considerati livelli essenziali e quindi gratuiti. In una battuta: con una mano si dà, con l'altra si toglie!

Per questa ragione, abbiamo chiesto, con una lettera aperta (che alleghiamo), ai Consiglieri Regionali di rivedere il testo che arriverà in aula domani, e di salvaguardare il principio della gratuità dei LEA in Regione Lombardia.

A questo proposito Nino Baseotto, segretario generale della Cgil Lombardia e Anna Bonanomi, segretaria generale dello Spi-Cgil della Lombardia hanno dichiarato:

"Siamo in presenza di un fatto molto grave che viola non solo un principio costituzionale, ma costituisce anche un insulto al buon senso.

La tanto sbandierata virtuosità della sanità lombarda rischia di svanire con questo provvedimento che non solo mette le mani in tasca ai cittadini, ma chiede di compartecipare alla spesa sui servizi essenziali, prendendo oltretutto a riferimento l'intero nucleo famigliare.

A furia di condire tutto in salsa lombarda il Presidente Formigoni sta guastando i piatti da lui stesso cucinati per anni.

Non capiamo Cisl e Uil lombarde che hanno condotto con noi un lungo confronto negoziale e ora, quando ciò che avevamo concordato viene stravolto, scelgono di andare per conto proprio. Non vorremmo che quella salsa lombarda, oltre che di pessimo gusto, sia anche contagiosa”.

Sesto San Giovanni 13 febbraio 2012

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