L'ultima giornata degli stati generali della cgil lombardia. Politica, società ' civile e contrasto all'illegalità

Le conclusioni di Susanna Camusso.

Pollenzo-Bra 19 ottobre 2012.

Con l'intervento del Segretario generale della Cgil Susanna Camusso si e' conclusa a Pollenzo la tre giorni degli Stati generali della Cgil Lombardia.

Prima delle conclusioni si era tenuta una Tavola rotonda coordinata da Stefano Landini, della Segreteria della Cgil Lombardia, con la partecipazione di Claudio Di Berardino, Segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Claudio Giardullo Segretario nazionale Silp, Carlo Leoni, gia' Vicepresidente della Camera dei Deputati, Andrea Olivero, Presidente nazionale Acli, Andrea Orlando della Commissione giustizia della Camera dei Deputati, Vincenzo Scudiere Segretario confederale Cgil, e Gianni Speranza Sindaco di Lamezia Terme.
Aprendo i lavori Landini ha ripercorso i contenuti del dibattito di questi tre giorni di Stati generali, richiamandone i passaggi salienti e sottolineando l'importanza di questo incontro annuale di riflessione della Cgil Lombardia.

Claudio Giardullo ha sollevato un forte allarme per la tenuta democratica del Paese. Sulla legalità' l'Italia si gioca il suo modello di sviluppo, e la risposta che si sta dando in questi giorni e' inadeguata. il risultato e' che 200 processi all'anno verranno chiusi per prescrizione: non e' un bel segnale. Siamo tra gli ultimi in fatto di livelli di percezione dell'illegalità'. Laisser faire, laisser passer, questo ci chiedono i nuovi mercanti, ma nella realtà' attuale e' che ci sono soggetti che detengono grandi risorse di capitale illegale che vogliono dimostrare di essere dei soggetti economici come tutti gli altri. Anche per Giardullo la legge anticorruzione non e' uno strumento efficace ma solo un primo passo. La vicenda del Consiglio comunale di Reggio ci fa dire che quando si vuole si possono combattere efficacemente le infiltrazioni mafiose. Lamenta poi il segretario del Silp la scarsezza di mezzi a disposizione delle forze dell'ordine per svolgere un'adeguata azione di contrasto.

Il tema della crisi fa precipitare la situazione e avvicina i temi del mondo del lavoro a quelli della legalità, dice Claudio Di Berardino. Nel Lazio non siamo più in presenza di infiltrazioni ma di un vero e proprio radicamento che coinvolge anche l'economia pulita. La cosiddetta zona grigia nella capitale e' fortemente presente. L'apertura a livello territoriale degli sportelli antimafia potrebbe essere un modo concreto per presidiare il territorio, così come la contrattazione d'anticipo sperimentata da alcune categorie,

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