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LA STRADA PER LA LEGALITÀ'. IL DIBATTITO CON SUSANNA CAMUSSO CHE HA CONCLUSO LA SECONDA GIORNATA DEGLI STATI GENERALI DELLA CGIL LOMBARDIA
Pollenzo Bra (Cn) 18 ottobre 2012.
Aperto e coordinato da Rinaldo Gianola Vicedirettore de l'Unita, si e' concluso con un intervento di Susanna Camusso, Segretario generale della Cgil, il dibattito finale della seconda giornata degli Stati generali della Cgil Lombardia sulla legalità.
Luigi Taranto, Segretario generale di Confcommercio ha denunciato la pervasività dell'illegalità nell'economia, in una fase recessiva dalla quale e' complesso uscire. Non siamo in presenza di particolari segnali di ottimismo e di ripresa, non si vede la luce alla fine del tunnel. Anche nel 2013 il nostro pil subirà una contrazione dello 0,7%. Rafforzare il capitale sociale significa investimento in regole politiche e strumenti di deterrenza. La questione legalità e' questione di ordine nazionale, ma e' pur vero che e' nel Mezzogiorno che si scarica maggiormente il peso. Va colto il nesso tra crisi, legalità, intensità della sfida della criminalità organizzata e sostanziale fallimento delle politiche di sviluppo del Sud. Mi ritrovo molto, a proposito del documento Cgil sulla legalità', nel brano del Procuratore Scarpinato che sottolinea che il sottosviluppo e' fondamentale per il riprodursi del potere criminale. Occorre piena integrazione tra politiche per la legalità e politiche per lo sviluppo, e una forte capacita' delle imprese di non cedere al ricatto e di resistere alla pressione del potere mafioso. Per questo hanno un grande valore la reputazione dell'impresa e i codici etici delle associazioni imprenditoriali che comportano l'espulsione di chi si piega al ricatto della sfida mafiosa.
Patrizia Impresa, Prefetto di Cuneo, portando il saluto del Ministro Cancellieri, trattenuta a Roma da impegni istituzionali, ha sottolineato che La legalità e' un bene di tutti e per tutti; contro l'illegalità diffusa e per la trasparenza delle istituzioni e' necessario riaffermare l'etica dei comportamenti. Coinvolgimento di tutti i soggetti attraverso i patti per la sicurezza come modello di collaborazione. L'antidoto alla illegalità' e' un'autentica cittadinanza sociale.
Roberto Monta', sindaco di Grugliasco e vicepresidente di "avviso pubblico" ha rilanciato il documento destinato a tutti i candidati alle elezioni, nel quale si ripropone il principio dell'etica della responsabilità' a partire dalla Costituzione, che ricorda il ruolo di chi svolge una funzione pubblica di governo delle istituzioni. Avviso pubblico vuole rappresentare tutti quegli amministratori che credono nella buona politica, per contrastare l'allontanamento dei cittadini dalle istituzioni, e chiede risposte chiare alla politica su alcune proposte concrete, a partire dall'ineleggibilità di chi abbia carichi giudiziari. Sui beni confiscati chiede responsabilità e coerenza da parte delle istituzioni, perché i giovani non pensino che con la mafia si lavora e con lo stato si rimane disoccupati.
Con la carta di Pisa "avviso pubblico" chiede alcune cose semplici per dimostrare che gli eletti possono darsi alcune regole da paese normale. Sono 212 gli atti intimidatori ad amministratori che hanno scelto la causa della legalità'. Bisogna sostenerli nella loro battaglia.
Francesco Greco Procuratore Aggiunto di Milano ha ricordato che ammonta a 490 miliardi di euro il capitale sommerso, e i capitali portati all'estero si calcolano in circa 130 miliardi. Il vangelo secondo Bce, la seconda lettera recapitata al'Italia non parla di corruzione ed evasione fiscale, mentre il sommerso, l'esportazione di capitali, la criminalità organizzata, sono i problemi veri. L'Europa ci avrebbe dovuto dire di combattete proprio questi fenomeni. Questa e' la dimostrazione di come si puo' affrontare un problema serio in maniera scontata, che non risolve nulla. Il Parlamento italiano ci ha messo vent'anni a fare una legge sulla corruzione che non serve a niente, mentre iin questi vent'anni abbiamo fatto molte leggi che impediscono alla magistratura di operare. norma Modica quantità' di condanna sostenibile, mettiamo un lite di due anni. Ma se un operaio ruba inuma fabbrica che dice, fino a due anni non mi potete licenziare. Norma assurda, legittimiamo un base minima di condanna. Vuol dire che c'e un parlamento che ritiene possibile che persone condannate possano continuare a fare il parlamentare. Chiedevano da tanto una legge, ma non vorrei che questa storia ci distolga l'attenzione dalla cosa pi' importante, l'elaborazione della delega fiscale, perché sono convinto che il problema più grande evasione fiscale. Sono preoccupato, ha detto, da anni l'Ocse ritiene che la criminalità' economica debba intendersi come un tutt'uno: evasione, riciclaggio, criminalità. Lo sport nazionale e' quello di trasformare da tempo in soldi puliti i soldi sporchi. Dall'osservatorio della Procura della Repubblica abbiamo visto che da almeno vent'anni c'è un flusso ininterrotto di capitali che viene imboscato e portato all'estero. C'e' da chiedersi fino a quando i poveri riusciranno a finanziare i ricchi. Bisogna andare a prendere i soldi da chi li ha imboscati in questi anni, e la politica deve farlo seriamente. La giustizia e' un'infrastruttura immateriale che va cambiata per favorire lo sviluppo di questo Paese.
Susanna Camusso, concludendo l'incontro ha detto che la vicenda lombarda di questo periodo e' uno spunto utile da cui partire dal momento che l'accelerazione della crisi della giunta regionale e' stata causata dall'arresto di un assessore per voto di scambio. A differenza del Lazio la crisi in Lombardia e' legata al rapporto tra un sistema economico potente e il Presidente della giunta regionale. Questo potere e' fatto di due grandi capitoli, la sanita' e il sistema degli appalti. Il potere politico non amministra nelle regole della trasparenza ma in ragione di quali sono i soggetti che si vogliono arricchire.
La formazione professionale e' un esempio di uso politico di collocazione delle risorse. Probabilmente tutto questo non e' nemmeno illegale perche' non c'è una tangente, ma da' il senso dell'opacità di come si amministra il potere in questo Paese. Il dibattito politico ha una grande paura di affrontare questi argomenti e in questo senso il Parlamento sulla legge sulla corruzione ha partorito un topolino. Il governo Monti ci ha messo 15 giorni percambiare il destino previdenziale di tutti gli italiani, e oltre undici mesi per far passare una legge anti corruzione, quando invece era in grado di chiedere qualunque cosa. La qualità dei provvedimenti sull'evasione non e' all'altezza delle intenzioni dichiarate. Sui cumuli dei carichi dei dirigenti della pubblica amministrazione abbiamo colto un primo segno che non c'e coerenza nei confronti dei comportamenti e che le modalità' moltiplicatorie della tassazione, anche se colpiscono solo i poveri, favoriscono e giustificano moralmente l'evasione. Se si vuole davvero fare una grande semplificazione fiscale, bisogna decidere un modo di pagare le tasse che e' comprensibile per tutti. Ciò ' toglierebbe l'alibi della complessita' dei meccanismi. Questo si accompagna alla mostruosa proliferazione giuridica nel nostro Paese su qualsiasi questione. Per noi tutta la tematica sugli appalti ad esempio, e' una moltiplicazione contraddittoria di norme che danno il via libera alla maggior parte dei comportamenti illegali. Invece nel Decreto di Semplificazione si tolgono tutti gli oneri di adempimenti sulla tutela della sicurezza sul lavoro. Dobbiamo recuperare l'utilità della lotta contro la criminalità' come abbiamo fatto con la nostra campagna sulla legalita'. L'idea che ci muove sui beni confiscati intanto e' che non deperiscano, ma il problema e' di farli vivere come cosa utile a tutta la comunità', affidandoli ai giovani delle cooperative, restituendo loro una possibilità' di lavoro e di sviluppo. L'infiltrazione della criminalità' organizzata nell'economia e' cresciuta: lo stato taglia, il credito riduce, le necessita' portate dalla crisi si traducono in bisogno di liquidità', che comporta l'appropriazione da parte di capitali illegali di pezzi di tessuto produttivo attraverso i prestiti. Il sistema bancario ha fatto il suo mestiere? In questi quattro anni si e' piuttosto concentrato sull'acquisto di titoli di stato. Una politica economica che non risponde a un modello di equità, di distribuzione del reddito e di investimento e ' una politica che favorisce il crescere di forme di criminalità. Allora si potrebbe sostenere che per un Paese come il nostro, la stagione della centralizzazione voluta da Berlusconi, e quella dell'unicità dei tagli voluta dal governo Monti ha portato a una triplicazione delle forme di illegalità'. se non interviene lo stato subentra qualcun altro
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