Il 28 settembre manifestazione nazionale a Roma
SCIOPERO GENERALE DEI SERVIZI PUBBLICI
Venerdì 28 settembre è sciopero generale del pubblico impiego indetto da FP CGIL e UIL PA per protestare contro gli effetti che i tagli della “spending review” porteranno nei Ministeri, negli Enti previdenziali, nelle Agenzie Fiscali e dunque sui lavoratori e sui cittadini. Anche in Lombardia, anziché colpire evasori, corruttori e malaffare, anziché ridurre i costi della politica e della cattiva spesa pubblica, si interviene attraverso la soppressione e la riduzione di Tribunali, Prefetture, Questure, presso gli uffici dell’Inps e dell’Inail, attraverso la soppressione e gli accorpamenti delle Agenzie Fiscali, si interviene nella gestione dei Beni Culturali (si pensi, solo per Milano, alla privatizzazione della Pinacoteca di Brera), e con la privatizzazione della Croce Rossa. Ancora una volta a pagare saranno i lavoratori dipendenti e i loro diritti, e di conseguenza i diritti di tutti i cittadini che si troveranno senza servizi o con servizi di minore qualità.
A rischio sono i lavoratori precari, il cui contratto scade a fine anno e che per via della riduzione delle piante organiche saranno i primi a perdere il posto; lavoratori che da anni, con professionalità, svolgono funzioni preziose per il Paese, come agli sportelli per la regolarizzazione dei cittadini stranieri.
Lavoratori i cui contratti (scaduti da tre anni) sono bloccati fino al 2015, che sono esclusi dalla contrattazione e che oltre al taglio degli organici, subiscono il blocco del turn over, e sono i soli a dover subire tagli alla retribuzione se malati.
Questa non è una razionalizzazione e tanto meno un ammodernamento della Pubblica Amministrazione: questo è un taglio ai servizi pubblici, una mannaia per i diritti di cittadinanza in Lombardia e nel Paese, e un attacco al sistema di protezione sociale.
Queste sono, tra le altre più generali, le ragioni dello sciopero generale dei servizi pubblici del 28 settembre e della manifestazione nazionale a Roma.