RINVIATO IL PRESIDIO PREVISTO PER IL 13 DICEMBRE A ROMA SOTTO IL PARLAMENTO: SI SVOLGERA’ LUNEDI’ 17 E SARA’ DI CARATTERE NAZIONALE.

Slitterà a lunedì 17 dicembre il presidio organizzato dalla CGIL che avrebbe dovuto svolgersi giovedì 13 dicembre con le lavoratori e i lavoratori delle aziende in crisi di Friuli, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Toscana, Trentino, Val D’Aosta e Veneto per chiedere più risorse per gli Ammortizzatori in deroga, per rilanciare il lavoro, sostenere la crescita e lo sviluppo produttivo.
A comunicarlo è stata la CGIL nazionale che in una nota ha sottolineato la necessità, “in ragione della precipitazione dell'approvazione della legge di stabilità martedì prossimo, di presidiare la discussione d'aula il giorno prima, lunedì 17 dicembre per segnalare l'insufficienza e l'inadeguatezza delle risorse ad oggi destinate per gli ammortizzatori in deroga.
A tal fine, prosegue la nota, abbiamo chiesto alle Regioni che avevano già programmato un presidio per il 13 di posticipare l'iniziativa, chiedendo a tutte le altre strutture della CGIL di convergere sul presidio nazionale che si terrà sotto il palazzo del Senato.
Ad oggi, si dice ancora nella nota della CGIL nazionale, vi è un solo emendamento alla legge di stabilità che individua risorse aggiuntive per appena 422 milioni di euro al fondo per gli ammortizzatori in deroga e che prevede uno spostamento di competenze dal bilancio dell'INPS a valere sui fondi 845/78 (temporaneo utilizzo per il periodo luglio/dicembre 2013 delle risorse del fondo per la formazione interprofessionale) al bilancio dello Stato.
Questo spostamento di risorse produrrebbe una riduzione delle risorse per la formazione continua, non risolverebbe il problema della mancata copertura della deroga e riproporrebbe una commistione impropria tra finanziamento delle politiche attive ed erogazione di misure di politica passiva.
A fronte di ciò la segreteria della CGIL ha proposto di rintracciare le risorse necessarie alla copertura dell'intero fabbisogno nei proventi derivanti da una parte delle risorse prodotte dal riordino degli incentivi alle imprese, stimato in circa 10 miliardi di euro, e di non ridurre il finanziamento alla formazione continua, strumento essenziale nella crisi per il sostegno alla riorganizzazione e riqualificazione dei lavoratori”.
Per queste ragioni la CGIL Lombardia si sta attivando in queste ore per garantire la partecipazione più ampia possibile di lavoratrici e lavoratori lombardi al presidio nazionale di lunedì.

Sesto San Giovanni 12 dicembre 2012


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