CGIL LOMBARDIA - CGIL EMILIA ROMAGNA - CGIL VENETO
TERREMOTO IN EMILIA ROMAGNA
Vogliamo tornare a vivere: un territorio che produce il 2% del pil nazionale, che dal giorno dopo il terribile sisma del 20-29 Maggio si è rimboccato le maniche per tornare alla vita normale, non può essere lasciato solo. Nelle nostre terre tutti (istituzioni locali e regionali, parti sociali) hanno fatto e stanno facendo la loro parte, il governo deve trattarci da cittadini italiani. Siamo a Roma davanti alla Camera dei deputati per pretendere pari dignità con il resto del paese
Chiediamo: - la sospensione delle trattenute fiscali e previdenziali sulle buste paga delle lavoratrici, dei lavoratori e sulle pensioni delle pensionate e pensionati CHE HANNO SUBITO DANNI DAL SISMA sino al termine dello stato di emergenza a Giugno 2013; - la rateizzazione delle quote non pagate con modalità pari a quelle avvenute in occasione di altri eventi catastrofici; - la sospensione dei tributi PER CHI HA SUBITO DANNI DAL SISMA sino al termine dello stato di emergenza; - la proroga degli ammortizzatori per evento sismico per tutto lo stato di emergenza e la promulgazione del decreto attuativo del ministero del lavoro: ancora oggi 12.000 lavoratori e lavoratrici sono senza lavoro a causa del crollo degli stabilimenti; - l'erogazione immediata delle risorse necessarie a sostenere la ricostruzione.
PER QUESTE RAGIONI CI MOBILITEREMO CON UN PRESIDIO DAVANTI AL PARLAMENTO IL GIORNO 27 NOVEMBRE 2012 Stiamo affrontando la ricostruzione con le nostre forze in aree territoriali che, come le altre del nostro paese, sono profondamente segnate dalla crisi: - 78 milioni di ore di Cassa integrazione da Gennaio a Ottobre 2012 - 16.000 lavoratori in mobilità - il terremoto ha ucciso 18 lavoratori, ha fermato 2.500 aziende, ha reso inagibili 40.000 abitazioni Oggi a un lavoratore, un pensionato, che deve rifarsi la casa, ricostruirsi la vita, non vengono sospesi i tributi fiscali: NON LO ACCETTIAMO! VOGLIAMO PAGARE, MA FATECI RESPIRARE NEL MOMENTO IN CUI STIAMO PER RIPARTIRE, ALTRIMENTI NON CE LA FACCIAMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!