COMUNICATO CONGIUNTO Piano Nazionale Amianto

Domenica 27 e lunedì 28 aprile scorsi abbiamo prodotto un’importante iniziativa per allertare la Giunta regionale sul rischio amianto presente in tutto il territorio della Lombardia. L’iniziativa era collocata all’interno della giornata mondiale delle vittime sul lavoro. La mobilitazione è stata condivisa con CISL e UIL regionali oltre che con un certo numero di associazioni locali e nazionali .
L’incontro con l’assessore Terzi (Ambiente), a nome della Giunta Maroni, ha dato esito positivo, in quanto sono state assunte le preoccupazioni e gran parte delle proposte avanzate. Ora bisognerà, così come promesso dall’assessore, attendere che dalle parole si passi ai fatti.

Cari saluti a tutti.
P. Il Dipartimento
Nando Di Lauro Giacinto Botti

COMUNICATO CONGIUNTO ASSESSORE ALL’AMBIENTE REGIONE LOMBARDIA, ASSOCIAZIONI ESPOSTI AMIANTO ED EX ESPOSTI E ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL-CISL-UIL LOMBARDIA

Nella mattinata del 28 aprile una delegazione composta dalle Associazioni esposti amianto aderenti al Coordinamento nazionale amianto (CNA) e dalle Organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL è stata ricevuta dall’assessore all’ambiente Claudia Maria Terzi. L’incontro è scaturito dalla richiesta congiunta delle Associazioni e delle Organizzazioni sindacali in occasione della ricorrenza della giornata mondiale delle vittime sul lavoro, focalizzata nella circostanza sul problema dell’amianto presente nel territorio lombardo. All’assessore sono state illustrate le richieste e le proposte coerenti con la necessità di bonificare il territorio regionale dalla fibra cancerogena che sta costando la vita non solo a molti ex lavoratori esposti all’amianto, ma anche ai loro familiari e a tanti altri cittadini che non hanno avuto apparentemente nessun contatto diretto con la fibra di amianto.
La delegazione ha evidenziato innanzitutto l'opportunità di un intervento di Regione Lombardia nell'ambito della Conferenza delle regioni al fine di sollecitare al Consiglio dei ministri il varo del Piano Nazionale dell'Amianto, esito della Conferenza Nazionale di Venezia del 2012 La delegazione ha dichiarato con nettezza di volersi scostare da qualsivoglia tentativo di creare allarmismo inutile e dannoso, ma allo stesso tempo si è fatto presente che è decisamente prioritario informare la popolazione sul reale rischio a cui sono sottoposti i cittadini, attraverso un piano di informazione, sostenuto anche da un adeguato percorso formativo destinato in primis alla polizia municipale, alle guardie ecologiche, agli operatori delle ASL e ai Comuni tramite l’apertura di sportelli amianto, che possono dare supporto al piano di informazione predisposto ad hoc. Si è fatto presente che occorre colmare il gap di informazione sulla quantità reale di amianto presente sul territorio regionale, in quanto al momento è stato mappato solo il 10% del territorio, con una presenza rilevata di cemento-amianto in coperture pari a circa 2,8 milioni di metri cubi. Si è affrontato l’aspetto relativo al conferimento dei materiali contenenti amianto in discarica, in vecchie cave/miniere abbandonate o nelle gallerie ferroviarie dismesse, così come si è affrontata la necessità
di sviluppare un’adeguata sperimentazione dei sistemi di inertizzazione attraverso l’analisi delle opzioni già esistenti. All’assessore Terzi è stato anche chiesto di farsi portavoce, in Giunta, della urgente necessità di individuare risorse finanziarie da destinare alle politiche di incentivazione per bonifiche verso i proprietari di abitazioni civili e commerciali e all’opportunità di potenziare il sistema di sorveglianza sanitaria regionale con modalità e procedure omogenee su tutto il territorio; senza dimenticare la necessità di implementare i Registri degli esposti ed ex esposti, di potenziare il Registro dei mesoteliomi inserendo anche i tumori a bassa frazione eziologica.
Infine è stato chiesto di organizzare la Conferenza dei sindaci per far emergere lo status quo relativo alla presenza di amianto in Lombardia, al fine di assumere orientamenti comuni atti a promuovere le inderogabili bonifiche degli ambienti di vita e di lavoro, a partire dagli edifici scolastici. Secondo quanto detto dalla delegazione, la programmazione, che dovrebbe avere carattere pluriennale, dovrebbe essere gestita a livello istituzionale in ambito interassessorile, attraverso la costituzione di uno specifico tavolo coordinamento degli Assessorati competenti per un utile coordinamento degli
interventi, ed evitare buchi o zone d’ombra che servirebbero solo a rallentare il processo di bonifica.
Altro aspetto significativo, a sostegno dell’auspicabile programma di bonifiche, può essere rappresentato dal supporto che possono dare le diverse associazioni in termini di testimonianze relative ai passati stoccaggi di vecchi manufatti giacenti nei siti dismessi e suggerimenti circa soluzioni tecniche da adottare.
L'assessore si è dichiarata disponibile a sostenere il principio della prevenzione e ha apprezzato i toni non allarmistici utilizzati dagli interlocutori, comunque sottolineando la gravità dell’esposizione all’amianto, così come si è resa disponibile a sostenere e a farsi promotrice della
conferenza regionale dei sindaci. Ha tenuto anche a precisare l’attribuzione delle competenze in materia di deleghe assessorili, non negando la possibilità di intervenire in modo coordinato, anche costituendo gruppi di lavoro interassessorili con il coinvolgimento delle associazioni e delle organizzazioni sindacali. Ha evidenziato che si stanno già studiando norme per riconoscere incentivi per lo smaltimento di piccole quantità di amianto e per ridurre i costi delle bonifiche attraverso la semplificazione degli iter burocratici. Infine si è dimostrata interessata alla proposta di introdurre nella fase di compravendita degli immobili il certificato di presenza di amianto o di asbesto-free.

CGIL-CISL-UIL Lombardia; CNA Lombardia (Ass. italiana Esposti Amianto-Milano, Turbigo, Paderno
D., Broni, Lacchiarella-Legambiente, ISDE (medici per l’ambiente), Comitato Prevenzione Amianto
Lombardia-CopaL, Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio, Medicina
Democratica, AVANI (Broni), ANMIL.

Sesto San Giovanni 29 aprile 2014

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