I LICENZIAMENTI IN LOMBARDIA NEI PRIMI DUE MESI DELL’ANNO SONO 5.486, E SEGNANO UN AUMENTO DEL 61%

Per il Dipartimento Politiche Contrattuali della CGIL Lombardia, questo inizio anno non mostra i segnali sperati di un inizio di uscita dalla crisi.
I dati sui licenziamenti preoccupano anche perché evidenziano un fenomeno nuovo: molte aziende sopra i 15 dipendenti, dopo aver ultimato il ricorso agli ammortizzatori sociali, o aver deciso di non ricorrere ancora alla cassa ordinaria e straordinaria, decidono di fare ricorso alla mobilità, interrompendo il rapporto di lavoro con i propri dipendenti.
Segno di un cambiamento di fase, di una preoccupante difficoltà a resistere dopo anni di contrazione della domanda interna, degli ordini e dei fatturati. E anche, forse soprattutto, della poca fiducia rispetto alla possibile e auspicata ripresa, in considerazione di quanto prevedono alcuni autorevoli istituti per l’Italia in merito alla futura crescita, che per il 2014 dovrebbe attestarsi intorno ad un poco influente 0,7%, dopo anni di sprofondamento.
I licenziamenti dei mesi gennaio-febbraio 2014, cioè il ricorso all’indennità di mobilità attraverso la legge 223/91, segnano un aumento del 61,88% rispetto allo stesso periodo del 2013. Sono 5.846 i licenziati nei primi due mesi del 2014, dei quali 3.298 solo nel mese di febbraio.
In quasi tutti i territori, esclusi quelli di Cremona, Monza-Brianza e Sondrio, si registrano aumenti. Gli incrementi più corposi di questi licenziamenti riguardano Mantova (+693%), Como (+160%), Pavia (+145%), Milano (+67%), Varese (+64%), Lecco (+61%), (vedi tabelle).
A questi numeri vanno aggiunti quelli relativi alle indennità di disoccupazione, ex legge 236/93, che riguardano le aziende sotto i 15 dipendenti, essendo questi inglobati dall’ASPI. Rimarchiamo che la linea generale in Lombardia è quella di un aumento della disoccupazione in ragione della costante e prolungata perdita di posti di lavoro, e di un aumento della precarietà e del lavoro a tempo determinato.
Possiamo solo ribadire che la ricchezza del Paese è il frutto del suo sistema produttivo e della sua economia reale e che, per la CGIL e le sue categorie, il lavoro e la politica industriale rimangono al centro delle proposte e dell’azione rivendicativa nei confronti del Governo e della Regione.

Sesto San Giovanni 3/3/2014 

Login
Webmaster CGIL Lombardia: Via Palmanova 22 - 20132 Milano | e-mail: cgil_lombardia@cgil.lombardia.it | telefono 39 02 262541 | fax 39 02 2480944 | CGIL LOMBARDIA Codice Fiscale : 94554190150 Web Privacy Policy e Cookies