CGIL VARESE - CGIL LOMBARDIA

PIU' EUROPA PER TUTELARE I DIRITTI DEI LAVORATORI
Questo il messaggio che arriva dall’incontro con la delegazione del sindacato polacco FZMM 

Una delegazione di 19 lavoratori del sindacato polacco FZZM (Federacja Zwiazkow Zawodowych Metalowcy) è stata oggi ospite della Camera del Lavoro di Varese nell'ambito del progetto cofinanziato dalla Commissione Europea 'European dimension of social dialogue'.
La FZZM, una federazione che in Polonia riunisce diversi sindacati del settore metallurgico e, a livello europeo, è affiliata alla CES (Confederazione europea dei sindacati) dal 2013 promuove infatti tale progetto, che si propone il confronto e lo scambio di buone prassi sindacali tra le organizzazioni partner.
"Siamo molto onorati di ospitare la delegazione FZZM e di contribuire in questo progetto di Dialogo sociale europeo al confronto e allo scambio trai i sindacati europei’, ha affermato Umberto Colombo, segretario generale della Cgil di Varese, accogliendo i lavoratori polacchi.
La delegazione, guidata da Fabio Ghelfi, responsabile del Dipartimento Internazionale di Cgil Lombardia, e da Alberto Villa, segretario organizzativo della Camera del Lavoro di Varese, ha visitato due fabbriche meccaniche della provincia ed è quindi stata accolta in Camera del Lavoro a Varese, dove si è svolto un incontro con la segreteria della Cgil di Varese.
'Durante la visita - spiega Umberto Colombo - faremo loro conoscere la Cgil, la nostra organizzazione che racchiude al proprio interno categorie provenienti da tutto il mondo del lavoro, oltra ai pensionati. Nel confronto verranno approfonditi i contributi che le diverse categorie possono dare attraverso i Comitati aziendali europei (CAE) in un dialogo continuativo all'interno della CES. Da parte della Cgil di Varese è chiaro che il dialogo sociale deve portare ad una 'globalizzazione dei diritti' per tutti i lavoratori. I nostri due sindacati, quello italiano e quello polacco, sono accomunati nella conquista e nella difesa dei diritti contrattuali e sociali dei lavoratori, soprattutto in questa critica fase economica. La salvaguardia dei posti di lavoro e dell'occupazione in Italia passa anche attraverso una più alta tutela dei diritti negli altri Paesi europei, per evitare e contrastare il dumping salariale. Per questo è fondamentale l'impegno anche dei sindacati europei sul terreno di un miglioramento delle condizioni di lavoro e dei salari'.

Durante l’incontro con la stampa, Fabio Ghelfi ha illustrato meglio gli obiettivi del Dipartimento internazionale della Cgil Lombardia:’ Da parecchio tempo – ha spiegato - la Cgil sviluppa relazioni con le organizzazioni sindacali straniere. Costruire relazioni più strette significa infatti aiutare le nostre organizzazioni a essere più unite sul lungo termine. Nelle aziende visitate oggi ad esempio abbiamo scoperto di condividere due CAE (i comitati aziendali europei), che rappresentano nel concreto forme di rappresentanza transnazionale. Sempre oggi abbiamo anche ascoltato i delegati che accennavano al lavoro in vista della realizzazione di un contratto aziendale europeo per tutti i siti.
Nelle multinazionali, inoltre – prosegue Ghelfi - le ristrutturazioni sono ormai prassi aziendale, una prassi che come sindacati dobbiamo imparare a contrastare e gestire attraverso specifiche modalità d’intervento: l’integrazione nei bilanci di parametri sociali oltre a quelli contabili, una normativa europea che gestisca i processi di ristrutturazione sulla base della responsabilità sociale, e in questo senso un progetto di legge è bloccato al Parlamento europeo, un processo di armonizzazione fiscale che contrasti il dumping salariale e infine l’apertura e il consolidamento di uno spazio di negoziazione collettiva a livello europeo’.

Varese, 15 aprile 2014 

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