Ordine del giorno votato al Comitato Direttivo della CGIL Lombardia del 30 maggio 2014

Donne: in tutto il mondo sempre più nel mirino della violenza maschile 

Il diritto ad una vita libera non può e non deve avere confini

Sulla base di questa profonda convinzione la Cgil Lombardia si sente parte della battaglia in corso in tutto il mondo contro la violenza maschile sulle donne, che in questi giorni ha fatto ancora molte vittime tra le quali le due bambine indiane barbaramente violentate e assassinate da un branco di sei uomini, due dei quali poliziotti. La Cgil Lombardia, nel condannare con forza questo nuovo terribile crimine che è solo l’ultimo di una lunga serie, ribadisce la propria ferma avversione ad ogni forma di violenza e il proprio sostegno a tutte le battaglie che abbiano al centro l’affermazione della libertà delle donne e il pieno rispetto dei loro corpi e delle loro intelligenze.
Anche per questa ragione auspichiamo la liberazione delle studentesse nigeriane rapite dal gruppo terrorista Boko Haram. La notizia, giunta martedì scorso, che le forze militari avrebbero localizzato le studentesse non può che farci sperare in un esito positivo di questa vicenda.
Quanto accaduto alle ragazze nigeriane, così come alla giovane attivista pakistana Malala Yousafazi, ferita gravemente alla testa nel 2012 mentre tornava a casa da scuola poiché impegnata nell’affermare il diritto delle giovani all’istruzione, sono una testimonianza in più di come, in ogni luogo del mondo ed epoca, le donne che intraprendono un cammino di emancipazione, di crescita, di autonomia trovino sempre enormi ostacoli da superare e in taluni casi siano costrette a pagare con la propria vita una scelta di libertà.
Il fondamentalismo islamico dei Boko Haram, il cui nome liberamente tradotto dalla lingua hausa significa ‘l’educazione occidentale è vietata’ in quanto corruttrice dell’Islam, così come quello dei talebani, che definirono Malala “simbolo degli infedeli e dell’oscenità”, sono la manifestazione più eclatante di chi comunque vuole tenere sotto controllo non solo le donne ma intere comunità, non a caso in Nigeria i Boko Haram hanno dato fuoco a diverse scuole. Anche per questo saremo sempre accanto a chi si batte per il diritto all’istruzione e a chi vuole e vorrà dare vita a iniziative che diffondano una più ampia riflessione nella società e nel nostro territorio.
Quanto accaduto in Nigeria, in Pakistan, in India e quanto accade ogni giorno in ogni paese del mondo, testimonia quanta strada occorra ancora fare per affermare la piena dignità e libertà delle donne.

Cgil Lombardia 

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