IL TEMPO STRINGE !!!

APPELLO DELLA CGIL A REGIONE E PARTI SOCIALI: ASSUMIAMOCI LA RESPONSABILITÀ DI RINNOVARE L'ACCORDO QUADRO LOMBARDO SUGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA .

DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI DELLA CGIL LOMBARDIA

"Il prossimo 30 giugno scadrà l'Accordo lombardo sugli Ammortizzatori in deroga e le aziende si stanno già chiedendo cosa fare se questo strumento, tra pochi giorni verrà a mancare; la conseguenza più probabile sarà una valanga di licenziamenti, stimati tra i 30 e i 40.000. A dirlo e' Fulvia Colombini della CGIL Lombardia.
Da parte del Governo arriva un "silenzio assordante", aggiunge, dopo che il Ministro Poletti aveva affermato, nei mesi scorsi, che avrebbe provveduto ad emanare per tempo i nuovi criteri nazionali per l'accesso, la durata e la platea degli aventi diritto agli ammortizzatori in deroga.
Le Regioni, nel frattempo, avrebbero dovuto attenersi a questi criteri, in attesa che la legge delega del Governo sulla riforma del mercato del lavoro venga approvata dal Parlamento, ridefinendo complessivamente il sistema delle tutele di sostegno al reddito. Nulla di tutto questo e' avvenuto!
Oggi rischiamo una brusca cesura: non poter continuare con gli accordi regionali che dal 2009 hanno regolato gli ammortizzatori in deroga e hanno svolto un'utile funzione nel sostenere lavoratori e imprese in crisi, e non avere indicazioni per il futuro.
Sul fronte del finanziamento - ha proseguito la sindacalista - la situazione e' altrettanto drammatica; allo stato attuale con le risorse stanziate la Regione potrà forse completare la decretazione delle domande presentate nel 2013.
Per il 2014, primo semestre, ad oggi non sono arrivate risorse, condannando i lavoratori ad attendere un tempo infinito prima di ricevere l'assegno dall'Inps, con tutte le difficoltà che possiamo ben immaginare.
Queste attese potranno essere mitigate dall'avvio "dell'anticipazione sociale", attraverso la quale si potranno ottenere 5 mesi di anticipo sulle spettanze, sulla base di un accordo firmato in Lombardia tra le Parti Sociali, la Regione, l'Abi, Finlombarda.
A questo punto la situazione richiede una decisione e un'assunzione di responsabilità collettiva, pertanto chiediamo a Regione Lombardia e a tutte le Parti interessate, che si incontreranno lunedì sera, di prorogare di nuovo, per la terza volta, il nostro accordo regionale perché non possiamo lasciare un vuoto e scaricare tutte le responsabilità della situazione economica, che permane difficile, su imprese e lavoratori, sapendo che creare in questo momento nuova disoccupazione, con un mercato che non e' in grado di assorbirla, e' un'operazione irresponsabile non degna di un paese civile.
Le situazioni vanno gestite, conclude Fulvia Colombini, e se non vogliamo mettere a repentaglio la coesione sociale, dobbiamo uscire dalla riunione della Sottocommissione regionale con questa decisione assunta collegialmente, e chiedere con forza che anche il Governo si assuma le proprie responsabilità per non lasciare vuoti normativi ed economici sul tema delle tutele del lavoro".

Milano 20 giugno 2014

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