ANCORA UNA PROROGA DELL'ACCORDO QUADRO LOMBARDO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA.

PURTROPPO SI NAVIGA SEMPRE A VISTA. DICHIARAZIONE DI FULVIA COLOMBINI DELLA SEGRETERIA DELLA CGIL LOMBARDIA.


"Per la terza volta nel corso del 2014, dichiara Fulvia Colombini della Segreteria della CGIL Lombardia, e' stato prorogato l'Accordo quadro lombardo con scadenza al 31 agosto 2014.
Le prime due proroghe erano di tre mesi, quest'ultima e'addirittura piu' breve, di due mesi, luglio e agosto.
Abbiamo firmato per senso di responsabilità, aggiunge Colombini, per non lasciare un vuoto normativo, consentendo alle aziende lombarde di utilizzare per ulteriori due mesi gli ammortizzatori sociali in deroga e garantendo ai disoccupati sette mesi di mobilita'.
La situazione degli ammortizzatori sociali in deroga sta diventando sempre piu' precaria, perché in attesa dell'approvazione dell'annunciato " Decreto ministeriale" che introdurrà criteri uniformi su base nazionale, si procede con accordi temporanei, firmati sempre nell'ultimo giorno utile, generando grande incertezza nelle imprese che, vista la situazione,sono tentate di procedere ai licenziamenti.
I contenuti del " Decreto ministeriale" piu' volte annunciato dal Ministro Poletti ma mai ufficializzato, continua Fulvia Colombini, ci preoccupano molto per tre motivi:
si riducono i periodi e le durate degli ammortizzatori sociali in deroga, si riduce la platea dei beneficiari attraverso l'innalzamento dei requisiti individuali di anzianità contributiva, si escludono alcune tipologie di aziende come gli studi professionali e le Onlus.
Chiediamo al Governo, e in particolare al Ministro Poletti, di modificare il Decreto. in questi punti e, se si vuole procedere verso un sistema generale e inclusivo di ammortizzatori sociali, di accompagnare con responsabilità e attenzione la fase transitoria da un sistema regionale verso un sistema nazionale al quale tutte le tipologie di aziende contribuiscano economicamente.
Ci preoccupano anche , conclude la sindacalista, le dichiarazioni odierne del Ministro circa la mancanza di fondi per questi ammortizzatori, e vogliamo ricordargli che purtroppo la crisi economica ha ancora effetti molto negativi sui posti di lavoro.
Pertanto non e' possibile far mancare gli strumenti di tutela sul reddito di lavoratrici e lavoratori".

Milano 30 giugno 2014

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