Cgil lombardia: fallimento della legge tremonti sull’emersione del lavoro irregolare nella nostra regione. definire subito nuove norme per difendere i lavoratori in nero
Dopo molte incertezze e con ritardo, Il Ministero del Lavoro ha comunicato i dati ufficiali sull’ applicazione della Legge Tremonti per l’emersione del lavoro nero ed irregolare.
Le domande presentate in Lombardia riguardano 55 aziende e 86 lavoratori.
E’ probabile che una parte di tali domande non possa essere accolta.
E’ noto che il Censis stima l’irregolarità in Lombardia a circa 500.000 lavoratrici e lavoratori.
Contemporaneamente, la Direzione Regionale del Lavoro ha comunicato i risultati delle ispezioni effettuate nel 2002 nelle aziende lombarde.
Su 38.594 aziende ispezionate, oltre il 52% manifesta varie irregolarità.
Più di 39.000 lavoratori non vedono rispettati i loro diritti totalmente o parzialmente.
La quantità dei minori che lavorano in nero è aumentata del 65% rispetto all’anno precedente.
Aumentano i casi di mancato rispetto delle tutele anche per le lavoratrici in gravidanza.
Per tali ragioni la CGIL Lombardia chiede la definizione di nuove norme per tutelare le lavoratrici ed i lavoratori in nero, attraverso il riconoscimento dei loro diritti contrattuali e previdenziali, con il necessario sostegno da parte della contrattazione aziendale.
Bisogna, inoltre, potenziare gli strumenti della vigilanza rafforzando il coordinamento ed il ruolo delle istituzioni e delle parti sociali nel territorio.