Messaggio di susanna camusso al dibattito sulla legge gasparri
"Dalla parte della libertà di stampa, contro ogni forma di prevaricazione e di censura".
Nell’impossibilità di partecipare alla vostra interessante iniziativa a causa di altri impegni che mi portano fuori Milano, intendo comunque esprimervi tutta la solidarietà e l’apprezzamento mio e della Cgil Lombardia per l’impegno con il quale state conducendo la vostra coraggiosa battaglia per la libertà di espressione e di stampa, contro ogni forma di prevaricazione, di censura e di autocensura che un uso distorto del potere mediatico da parte del Presidente del Consiglio e del Governo sta producendo nel nostro Paese.
La piena riuscita dello sciopero dei giornalisti della carta stampata e delle agenzie del 10 giugno e lo sciopero dell’emittenza del 18, che ci auguriamo veda lo stesso successo, ne sono testimonianza.
La legge Gasparri è emblematica dell’esercizio arrogante di tale potere, che ripropone, come sempre, un attacco alle forme organizzate di rappresentanza e di associazione-i cosiddetti corpi intermedi, che costituiscono invece la ricchezza del tessuto democratico-così come sono emblematiche la vicenda del Corriere della Sera e quella delle esclusioni, dal sistema radiotelevisivo pubblico, di personalità di rilievo sul piano giornalistico e culturale.
Questa pericolosa tendenza alla restrizione del diritto, individuale e collettivo all’informazione e alla libertà di pensiero, favorisce la pura trasformazione in prodotto commerciale di tutto il nostro sistema informativo pubblico e privato e determina un appiattimento culturale e uno scadimento della qualità tali da far suonare un campanello d’allarme per tutto lo schieramento democratico.
E’ importante perciò che si senta la vostra come la nostra voce e che, insieme, si tenga alto l’impegno in difesa dei valori costituzionali che sono a fondamento della coesione sociale e della democrazia del nostro paese.
Susanna Camusso, segretario generale CGIL Lombardia
Sesto San Giovanni 17 giugno 2003