Lettera di susanna camusso, segretario generale cgil della lombardia alla comunita' ebraica milanese
L’appello che dalle pagine de l’Unità Gad Lerner e Stefano Levi Della Torre hanno rivolto a tutti, credenti e non, a non lasciare soli gli ebrei nella loro paura, a condividere con loro il rito del sabato mattina in sinagoga, non ci lascia indifferenti.
Sentiamo, molto forte, il rischio che delle intricate vicende internazionali che riguardano i conflitti tra gli stati possano fare le spese, qui, come ad Istanbul o a Nassirya, ancora degli innocenti e questo ci riempie di sdegno e di preoccupazione.
Così come crediamo che la memoria dell’olocausto vada mantenuta ed alimentata perché ciò che è accaduto non possa mai più ripetersi.
La Cgil, fortemente impegnata nella lotta per la pace, contro il terrorismo e la violenza che continua ad insanguinare tanta parte del mondo e in particolar modo il medio oriente, vede anche in questo semplice gesto uno spiraglio di solidarietà, di speranza e di concordia che può contribuire alla soluzione pacifica dei conflitti e al rispetto del diritto di ogni popolo alla libertà e alla propria sovranità nazionale.
Continueremo a dare il nostro contributo per testimoniare che gli ebrei non sono soli e che, nel nostro paese, in Europa e nel mondo, nessuno dovrebbe più essere messo nella condizione di avere paura.
Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL Lombardia