Sanità: comunicato sulla decisione della giunta regionale in merito all'asl provincia milano 3
COMUNICATO STAMPA
LA CGIL LOMBARDIA, DI MILANO, DELLA BRIANZA E LA FUNZIONE PUBBLICA CGIL HANNO APPRESO LA DECISIONE DELLA GIUNTA REGIONALE CHE, CON DECRETO, HA DETERMINATO LA DECADENZA DEL DOTT. PALMIRO BONI DA DIRETTORE GENERALE DELL’ ASL PROVINCIA DI MILANO 3.
Le motivazioni addotte, contestate pubblicamente dallo stesso Dr. Boni, sono sorprendenti e inaccettabili.
Si imputa al Direttore generale di non aver raggiunto gli obiettivi del programma aziendale e di non aver rispettato il tetto di spesa fissato per il 2003, quando all’ASL 3, come è stato comunicato più volte durante i normali incontri sindacali con la RSU e le Categorie, sono stati sottratti dalla Regione 8 milioni di euro risparmiati sulla spesa farmaceutica.
La CGIL Lombardia, Milano, Brianza e la Funzione Pubblica, anche partendo da questa incredibile vicenda, riconfermano la loro forte critica ad un modello di organizzazione e gestione della sanità della Regione, che oltre a causare disagi ai cittadini, con l’introduzione dei tickets sulle diverse prestazioni, accumula disavanzi di bilancio sempre più crescenti, esclude dalla programmazione degli interventi nei diversi campi, a partire dalla prevenzione, le Organizzazioni Sindacali, gli Enti Locali e l’insieme delle Associazioni che operano nel territorio.
Questa decisione mortifica altresì i già ridotti spazi della dirigenza delle aziende sanitarie nell’espletamento delle sue funzioni e rappresenta un ulteriore duro colpo alla possibilità di instaurare una proficua dialettica tra dipendenti e dirigenza,
finalizzata alla ricerca non solo di nuovi interventi (con l’Asl si stava discutendo di un progetto per la prossima estate riguardante la prevenzione per la popolazione dei grandi anziani ), ma anche delle proposte per rendere sempre più efficienti ed efficaci i servizi resi.
Con questo immotivato intervento la Giunta Regionale non lascia spazio ad equivoci: in Lombardia si deve fare solo quel che essa, anche se ingiustificatamente, comanda, le comunità locali sono solo un ostacolo, i cittadini sono solo clienti consumatori ed i dirigenti, se non sono accondiscendenti, vanno “dimessi”.
Al Dr. Palmiro Boni, che abbiamo conosciuto nello svolgimento delle nostre prerogative, che abbiamo in alcune circostanze anche apertamente criticato, va ora la nostra solidarietà, perché riteniamo che non c’è futuro per la sanità pubblica in Lombardia in assenza di una reale autonomia delle aziende e della partecipazione dei cittadini.
I legali di fiducia della CGIL sono ovviamente a Sua disposizione, come per tutti i lavoratori, per valutare il provvedimento e le possibilità di difesa, anche in sede giudiziaria, dei suoi diritti e interessi.
Monza, 17 dicembre 200
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