Susanna camusso sull'incontro tra oo.ss e associazioni artigiane del 18 dicembre

COMUNICATO STAMPA

SUSANNA CAMUSSO SULL’INCONTRO TRA OOSS E ASSOCIAZIONI ARTIGIANE DEL 18 DICEMBRE

A proposito del confronto tra OOSS e Associazioni artigiane sulla contrattazione, Susanna Camusso, Segretario generale della Cgil Lombardia ha detto:
“Le Associazioni artigiane che da quasi tre anni rifiutano il confronto sul rinnovo dei contratti di categoria, hanno mostrato il loro vero volto con la proposta di nuovo modello contrattuale.
Infatti, tale proposta rappresenta una seria diminuzione delle prospettive di recupero e di crescita salariale dei lavoratori artigiani.
Il modello attuale è basato, come per tutti i lavoratori, sull’inflazione programmata e il recupero nel quadriennio, avendo invece la contrattazione regionale il compito di incrementare i salari, adeguandoli alle specificità territoriali e aziendali e alla produttività del settore.
Il modello controproposto prevede, a livello nazionale, solo il recupero dell’inflazione programmata e attribuisce invece al livello regionale il recupero dello scarto tra l’inflazione reale e quella programmata, oltre a demandare alla contrattazione decentrata altre materie, che non hanno specificità territoriali, ma destrutturano il CCNL.
La Cgil non può firmare accordi di questo tipo che indeboliscono il contratto nazionale e l’unità dei lavoratori.
Inoltre le aziende mantengono un ampio margine di ambiguità per quanto riguarda la previdenza integrativa- a fronte di una debolezza oggettiva di questi lavoratori-dopo aver boicottato per anni la soluzione di questo aspetto.
Si tratta di un’ulteriore ragione che contribuisce a farci considerare la proposta che verrà ripresentata il 18 dicembre come uno scambio improprio.
Infine stupisce che sfugga a Cisl e Uil come si continui ad inseguire un malinteso federalismo che si traduce in un indebolimento dei lavoratori e come, con l’introduzione dei salari differenziati non solo si penalizzino le realtà più deboli, ma si affermi, di fatto, il principio delle gabbie salariali”.

Sesto San Giovanni 15 dicembre 2003