Servizio regionale di emergenza-urgenza


CGIL CISL UIL
Lombardia


CGIL CISL UIL SULL'INCONTRO IN REGIONE SUL SERVIZIO REGIONALE DI EMERGENZA-URGENZA



Mercoledì 29 maggio, si è tenuta una riunione delle Segreterie di CGIL, CISL, UIL Lombardia e delle loro categorie della Sanità con l’Assessore regionale alla Sanità, dott. Bresciani, e il direttore generale dell’Assessorato dott. Lucchina sul tema della riorganizzazione della rete di emergenza urgenza (il cosi detto “118”).

L’incontro è avvenuto su richiesta sindacale, il primo con il nuovo assessore per verificarne le intenzioni su una questione di grande rilevanza, tanto dirompente da produrre le dimissioni del precedente assessore Cè e molte iniziative di protesta anche sindacali.

E’ evidente che sarebbe inaccettabile per il sindacato e contrario al buon senso l’idea, che pure è stata largamente riportata dagli organi di stampa, anche a seguito di dichiarazioni equivoche di parte regionale, di utilizzare la pur utile riorganizzazione di un servizio vitale come il 118 per trasferirne a maggioranza o in parte il controllo a soggetti guidati non dall’interesse pubblico ma dal bisogno di produrre utili per interessi privati.

L’Assessore, a fronte di questa nostra posizione, ha illustrato come la Giunta regionale intenda dare corso al Piano Socio Sanitario Regionale in materia di riorganizzazione dell’attuale servizio di 118, conferendo le competenze e le risorse relative a questo servizio, ora distribuite nelle diverse ASL, ad una unica Azienda Regionale, la cui natura giuridica non è ancora definita, che potrà utilizzare di risorse aggiuntive provenienti dall’esterno ed in particolare da finanziatori no profit, ed il cui controllo e gestione rimarrà interamente in mano pubblica.

Una tale forma organizzativa, i cui dettagli sono attualmente allo studio, non sarà operativa prima del prossimo gennaio ed è pensata per dare maggiore uniformità al servizio in materia di formazione del personale, di uso dei mezzi, di requisiti dei soggetti che operano il servizio di soccorso, di ricovero appropriato delle persone soccorse, di risposta adeguata alle possibili emergenze, di migliore programmazione e di maggiori investimenti a miglioramento del servizio, di sua possibile integrazione anche con servizi di continuità assistenziale.

Queste le dichiarazioni di cui le organizzazioni sindacali hanno preso atto e che hanno chiesto di verificare in modo più approfondito alla luce del progetto in preparazione.

L’Assessore si impegnato per questo ad un nuovo incontro, da tenersi nel prossimo mese di settembre; nel frattempo nulla muterà nel funzionamento del servizio de emergenza urgenza.

Le Segreterie confederali e di categoria di CGIL CISL UIL
ricordando come i temi della Sanità erano fra quelli al centro della grande iniziativa di mobilitazione e protesta sindacale dello scorso 12 aprile, hanno espresso l’intenzione e sono impegnate ad incalzare l’assessorato alla Sanità per una puntuale verifica delle tappe di sviluppo del progetto illustrato e dei suoi contenuti, perché si giunga ad un esito che veda il miglioramento delle capacità operative del servizio di emergenza urgenza su base regionale e confermate le sue finalità ed il suo governo pubblico.


Sesto San Giovanni, 31 maggio ’07

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